The Walking Dead: commento all'episodio 4x03, Isolamento

Scritto da Robert Kirkman, l'episodio porta alle naturali conseguenze la tensione già accumulata nel precedente, aprendo prospettive nuove per alcuni dei più importanti personaggi della serie.

Nel carcere-rifugio di Rick e compagni, alla paura del contagio dilagante si somma ora un duplice omicidio, dal responsabile ignoto: nella notte, infatti, qualcuno ha ucciso David e Karen, che avevano contratto il morbo, bruciandone poi i cadaveri. Tyreese, distrutto dal dolore per la morte della ragazza, perde la testa e aggredisce Rick, che da par suo si mostra ancora una volta incapace di controllare le sue reazioni. L'uccisione dei due, nel frattempo, non ha impedito al virus di dilagare: tra i contagiati, Glenn e la giovane Sasha, che vengono chiusi in isolamento con gli ex-residenti del blocco D. Come misura precauzionale, viene decisa la quarantena anche per i soggetti teoricamente più vulnerabili, ovvero bambini e malati: Carl ed Hershel si ritrovano così isolati, fianco a fianco. Vista la situazione sempre più fuori controllo, il gruppo organizza una spedizione in una farmacia veterinaria sita a 50 miglia, in cerca di antibiotici che possano curare l'influenza. Ma il tempo necessario per andare, trovare i farmaci e fare ritorno al carcere, potrebbe non essere sufficiente per evitare il peggio...

Cosa ci è piaciuto di questo episodio
- La tensione accumulata nel precedente episodio, arriva alle sue conseguenze naturali in questo Isolamento, che mantiene da questo punto di vista le promesse: il gruppo è diviso, lacerato, non solo fisicamente. "Tutto ciò che abbiamo provato così duramente a tenere fuori, ha trovato il modo di entrare": le parole di Hershel riassumono bene la nuova situazione, punto di partenza di questa stagione.

- L'assassinio di David e Karen trova, nel cliffhanger finale, il suo responsabile: la sceneggiatura decide così di non mantenere il mistero sull'identità del colpevole, per giocarsi piuttosto la carta, ricorrente in tutta la serie, della moralità di certe scelte. Carol, smascherata nel finale da Rick, ha agito per salvare il gruppo, e su questo non nutriamo alcun dubbio. L'evoluzione finora subita dal personaggio, la sua graduale trasformazione, arriva così a un punto di svolta fondamentale. Forse, i due giovani erano già condannati: ma resta il fatto che l'uccisione, deliberata, di un membro del gruppo, rappresenta per la storia un elemento di novità. Finora, solo Shane aveva agito in modo simile: il prezzo da lui pagato, alla fine, ce lo ricordiamo tutti. Potrà Carol convivere col peso della sua azione, e Rick con la consapevolezza di essa?

  • La scelta di Hershel è quella di un sacrificio dalla forte intensità drammatica. Il discorso con cui il vecchio medico giustifica la sua scelta di entrare nel blocco dei malati, per somministrare loro un rimedio naturale, è emotivamente molto forte. Segno, questo, di un personaggio sempre ben scritto, la cui evoluzione, nel corso delle tre stagioni in cui è stato presente, si è rivelata sempre più convincente.

  • L'isolamento del titolo non è solo quello dei malati, e delle persone a rischio, rispetto ai sani: nei minuti finali, ci accorgiamo che il carcere è concretamente isolato, circondato da colonie di Erranti che rendono arduo il compito di allontanarsene. La spedizione in cerca di medicinali sembra fallita. Quali ne risulteranno le conseguenze?

Cosa non ci è piaciuto di questo episodio
- Di nuovo, più che di difetti dobbiamo parlare di dettagli, rilevanti solo nell'ottica di un'analisi minuziosa dell'episodio. La fuoriuscita di Carol dalla struttura, per riparare la pompa idraulica, ci è sembrata ad esempio un semplice stratagemma narrativo, propedeutico unicamente alla comprensione, da parte di Rick, della sua colpevolezza.

- Qualcuno, tra i vecchi fan della serie, potrebbe ancora una volta non gradire i ridotti quantitativi di azione (e la scarsa presenza fisica di Erranti) tutti concentrati nei minuti finali. Ma, ancora una volta, è la tensione a farla da padrona, e il vero nemico, come sempre più appare evidente in questi primi episodi, è incorporeo ma non meno letale.

Note a margine
Robert Kirkman ha firmato in prima persona la sceneggiatura dell'episodio: stupisce il coinvolgimento sempre più diretto dell'autore del comic (e produttore esecutivo) in una stagione che si sta allontanando in modo deciso dalla storia da lui scritta.

What's next?
Le incognite sono molteplici: Carol è attualmente un elemento fondamentale per gli assetti del gruppo (e per quelli narrativi della serie) ma l'azione di cui si è macchiata apre nuovi, imprevedibili scenari: specie in relazione ad un Tyreese che sembra sempre più animato da propositi di vendetta nei confronti di chi ha ucciso la donna che amava. Il fallimento (apparente) della spedizione in cerca di farmaci, mette una pesante ipoteca sulla sorte dei contagiati, compresa quella di un personaggio fondamentale come Glenn. Lo stesso Hershel ha ormai deciso, coscientemente, di condividere la sorte delle persone in isolamento: la sua stessa sopravvivenza è a forte rischio. La carne al fuoco messa in questo inizio di stagione è davvero tanta: la serie, in questi nuovi episodi, sembra essersi presentata con un rinnovato appeal narrativo.

Movieplayer.it

4.0/5