The Good Wife: il commento all'episodio The Last Call

The Last Call è il secondo movimento - dolente, essenziale, meditativo - di una sinfonia iniziata con il 'presto' sconvolgente e ricco di tensione di Dramatics, Your Honor.

Il plot
Kalinda riesce a parlare con Alicia per dirle della sparatoria in tribunale, e le annuncia la morte di Will. Alicia è sconvolta, a maggior ragione quando trova un messaggio vocale di Will, interrotto, di pochi minuti prima della sua morte. Mentre Alicia cerca di scoprire cosa Will avrebbe voluto dirle parlando con le ultime persone che gli sono state accanto, anche Diane e Kalinda cercano di venire a patti a modo loro con la sua morte improvvisa: Diane inizia a mettere ordine nello studio, e Kalinda scopre e affronta chi l'avrà sulla coscienza.

Cosa ci è piaciuto di questo episodio

L'ultima chiamata. E' una cosa che ci capita sempre più spesso, in quest'era rivoluzionaria nelle comunicazioni: trovare messaggi, tracce, segnali lasciati da persone a cui non potremo più rispondere. Per Alicia, quel messaggio interrotto di Will rappresenta l'epilogo incerto della loro relazione, così turbolenta e ostile negli ultimi mesi, e cerca disperatamente le coordinate per interpretarlo in un senso o nell'altro. Se n'è andato odiandola per l'ultimo cliente soffiato alla Lockhart/ Gardner? O la chiamava per chiederle di seppellire l'ascia di guerra? O forse qualcosa di più?
L'ipotesi a cui Alicia si aggrappa alla fine, con il cuore e non con i fatti, è forse quella sbagliata, ma anche la più naturale e quella che ci aspettavamo.

Tre donne, e Cary Agos. In The Last Call, le tre donne da cui avevamo visto Will Gardner congedarsi nel precedente Dramatics, Your Honor cercano ognuna la propria strada per iniziare ad accettare ed elaborare il lutto che le ha colpite, e lo fanno in una maniera che riflette sia le persone che sono sia il rapporto che avevano con Will. Diane non ha nemmeno il tempo per piangere, e a farne le spese è una stagista un po' troppo emotiva; ma il fatto di dover affrontare il problema dei clienti di Will già in fuga diventa presto catartico per la nostra magnifica Diane. E' interessante il parallelo con Cary che, negli uffici della Florrick/ Agos, affronta da solo un confronto molto teso e dimostra di avere lo stesso polso della sua ex mentore, quasi a dire che, se Alicia e Cary sono i nuovi Will e Diane, il successore di Diane è lui.
Ma anche Kalinda fa quello che sa fare meglio: indaga, e, in questo come in altri casi, dispensa anche giustizia a modo suo: cinque stagioni di The Good Wife, e il personaggio di Archie Panjabi non ha perso un briciolo della sua affascinante ambiguità.
Anche Alicia investiga, ma per lei non c'è catarsi, non c'è soluzione, c'è solo l'incapacità di aprirsi alla fede della figlia, l'incapacità di credere alle condoglianze del marito, l'incapacità di condividere un dolore che è solo suo.

Le lacrime di David Lee. In un episodio in cui tre donne di incredibile ricchezza umana soffrono la perdita insensata e improvvisa di un uomo che amavano, sono le lacrime di un avvocato divorzista cinico e blasé che ci colpiscono più di tutto, per un momento inatteso, ma per nulla stonato. Per non spiazzarci troppo, però, David torna fedele alla sua linea tormentando Diane perché prenda in mano la situazione dei clienti di Will, e facendo un commento "inappropriato" quando lei ne congeda uno particolarmente molesto: "That felt good." "Turned me on!.".

Musica e immagini. Il commento musicale di David Buckley, così complice e incisivo in Dramatics, Your Honor, sembra quasi farsi da parte in The Last Call, limitandosi spesso a pochi accordi di piano, a rapide, dolenti fughe di archi, per lasciare spazio al silenzio, e alle immagini di quella corte deserta, profanata dalla sparatoria. Allo stesso tempo, le immagini si frammentano e si contrappongono nella coscienza di Alicia: c'è il sorriso di Will che l'accoglie, la sua rabbia di Hitting the Fan, l'uomo che l'ha ucciso che cambia fattezze quando Alicia scopre chi è stato a colpirlo, e lui stesso, proteiforme, che dà corpo alle varie ipotesi delle nostra eroina sul motivo della sua chiamata. Il risultato è uno degli episodi più interessanti e suggestivi, per impostazione e regia, di questa eccellente quinta stagione.

Cosa, invece, non ci ha convinto
La storyline di Alicia è, comprensibilmente, quella che gode del maggiore respiro; quella di Diane, pur essendo limitata nel minutaggio, è perfettamente efficace; quella che invece sembra soffrire della mancanza di spazio, e offre il destro a qualche critica, è quella di Kalinda, soprattutto a causa del coinvolgimento della poliziotta Jenna, ex amante che per qualche motivo (gratitudine? Senso di colpa? I begli occhi di Miss Sharma?) accetta di rischiare grosso per fare incontrare a Kalinda il giovane assassino di Will, Jeffrey Grant.

Note a margine

Matthew Goode, che ritroviamo in questo episodio dopo averlo visto, nei panni dell'assistente procuratore Finn Polmar, incrociare i fioretti in aula con Josh Charles nelle ultime ore di vita di Will, è stato promosso a regular per i restanti episodi della stagione, e siamo davvero curiosi di sapere cosa sarà chiamato a fare.

What's Next?

Per Alicia, il percorso di riconciliazione con l'uomo che ha amato e perduto, ma anche con le scelte che ha fatto, con la persona che è diventata e con le cose in cui crede, è appena iniziato, aprendo una nuova, ammaliante fase delle gesta della nostra Good Wife.

Movieplayer.it

4.0/5