The Good Wife: il commento all'episodio A Few Words

Lo scenario si trasferisce a New York in occasione dell'annuale convegno dell'American Bar Association, durante il quale Alicia viene chiamata a fare il discorso finale, e questo la induce a ricordare il suo arriva alla Lockart/ Gardner e a riflettere sul passato.

Il plot

Il nostro agguerrito manipolo di avvocati chicaghesi si trasferisce temporaneamente a New York in occasione del convegno annuale dell'American Bar Association. Nonostante la gradita tregua dalle battaglie in tribunale, Alicia è sulle spine perché è stata invitata a tenere il discorso conclusivo, sul tema del ritorno al lavoro per una donna che ha dedicato molti anni della sua vita ad allevare i figli. Discorso che diventa decisivo quando sembra poter pesare sulla decisione di Rayna Hecht, una collega in cerca di un nuovo contratto contesa da diversi altri studi legali, compreso, naturalmente, Lockhart/ Gardner.

Cosa ci è piaciuto di questo episodio

Mamme in carriera. E' un tema fondamentale per The Good Wife, la cui eroina è una donna che è tornata a esercitare il proprio mestiere per necessità perché il marito, procuratore distrettuale corrotto e fedifrago, deve scontare una sentenza in carcere e lei ha due figli adolescenti da mantenere. Quella che è inizialmente una necessità contingente, diventa un'aspirazione più profonda per Alicia, che scopre grandi soddisfazioni nel proprio valore e nella propria indipendenza non solo dal marito farfallone, ma anche dal vecchio amico ed ex capo - nonché, brevemente, amante - che ha avuto il coraggio di assumerla quando era una donna sola, insicura e disperata. Alicia oggi non è priva di quella vulnerabilità, e del ricordo di quelle umiliazioni, ma ha saputo farne la sua forza, per perseguire quello che desidera davvero per sé stessa: una vita felice, e il controllo del proprio destino.

Willicia & beer. Anche questo episodio, come il recente, vibrante The Decision Tree, è in gran parte dedicato a flashback che riguardano il rapporto tra Alicia e Will. In particolare, il discorso che sta scrivendo induce la nostra Good Wife a ripensare al periodo in cui era disperatamente in cerca di un'opportunità e Will fu l'unico a tenderle la mano - lo stesso Will a cui, quattro anni dopo, Alicia ha spezzato il cuore. Ma la loro relazione è ancora così complicata - tanto complicata quanto credibile: "Perché mi odi?", chiede lei seduta davanti a una birra, chiede implorando una tregua; chiede mentendo, perché sa benissimo cosa prova Will. "Odiare è una parola troppo forte, diciamo che non mi piaci", risponde lui, mentendo ancora più spudoratamente. Sotto la superficie di piccole bugie, frasi di circostanza e veleni quotidiani, c'è un oceano di ricordi, sensazioni, affetti che regalano una tensione squisita, e fanno di questi episodi dedicati al loro rapporto delle vere gemme.

Maledette suocere. Sempre felici di rivedere Mary Beth Peil, qui chiamata a personificare non solo l'ingombrante Mrs. Florrick, ma anche le insicurezze e le paure della nostra Alicia nel momento più difficile della sua vita. Con la solita, immensa classe, anche quando dà - virtualmente - della sgualdrina alla nuora che si fa bella per Will Gardner.

La moglie di Peter? Un piccolo, prezioso momento è anche quello in cui Will incarica Kalinda di "indagare" sui trascorsi di Alicia prima di spingere per la sua assunzione. Kalinda, che è una delle donne con cui Peter ha tradito Alicia, perde per un istante il suo proverbiale autocontrollo. "Florrick. La moglie di Peter Florrick?" E' interessante anche vedere come in seguito, quando Will chiede a Kalinda di nascondere agli altri partner i dettagli meno incoraggianti su Alicia per farla assumere, questo crei una sorta di triangolo intimo e fallibile, costituito da Alicia, che approfitta del suo ascendente sessuale per indurre WIll ad assumerla, il futuro datore di lavoro e amante che tradirà, e la futura amica che ha già tradito lei senza neppure conoscerla.

Elsbeth & Rayna. Ogni apparizione di Carrie Preston in The Good Wife viene salutata da scene di gioia e delirio da parte dei fan. E come dar loro torto? Anche in A Few Words, la deliziosa picchiatella Elsbeth Tascioni mette in scena il suo inimitabile connubio di spiazzante eccentricità e di notevole sagacia professionale. Tra le altre cose, Elsbeth registra una conversazione compromettente con l'agente dell'ufficio per l'integrità pubblica che vuole utilizzare Will per arrivare a Peter, prende a male parole un antisemita travestito da orsetto, e si conquista una nuova alleata in Rayna Hecht (la nuova guest star Jill Hennessy), che preferisce l'idea di fondare un nuovo studio legale con Elsbeth alle promesse di tutte le altre compagnie che se la contendono. E come darle torto?

Cosa, invece, non ci ha convinto

Nelson Dubeck va a New York. Questo episodio è parte di un arco dedicato alla faccenda dei voti contraffatti che rischia di trascinare ancora una volta nello scandalo il Governatore dell'Illinois. In realtà, in un episodio caratterizzato da un cambio di passo e scenario, la storyline con protagonista l'agente del Office of Public Integrity Nelson Dubeck (Eric Bogosian) è piuttosto marginale e gratuita. Tranne quando c'è in scena Carrie Preston, naturalmente.

Note a margine

Deve essere stato laborioso trasferire il set di The Good Wife a New York dato che lo show è normalmente girato... a New York.

What's Next

A Few Words è un eccellente episodio, un altro esempio di come fermarsi a guardare indietro, rivisitando e rielaborando eventi del passato per gettare nuova luce sui conflitti del presente, possa essere salubre per lo show. Ma per il momento non abbiamo colto la rilevanza di questo evento di tre episodi iniziato la settimana scorsa con Parallel Construction, Bitches, quindi aspettiamo la CBS e i King al varco con il terzo installment del trittico, quello decisivo.

Movieplayer.it

4.0/5