Ringer: Sarah Michelle Gellar torna in TV

La protagonista di Buffy - l'ammazzavampiri torna in TV in USA con una nuova serie dall'impianto noir creata da Eric Charmelo e Nicole Snyder.

La storia umana è un flusso ininterrotto di eventi di ogni natura, scosso e segnato da tappe fondamentali in grado di deviarne il corso, e di personaggi che ne sono protagonisti nel bene e nel male. Ogni ambito della nostra storia ha la sua vita autonoma ed i suoi protagonisti assoluti, icone che hanno saputo emergere dalla massa, lasciando la propria impronta e diventano modelli da seguire. Nel giovane mondo delle serie TV, Sarah Michelle Gellar è sicuramente uno di questi personaggi, protagonista indiscutibile con la sua Buffy Summers.
E quando un personaggio di tale portata fa il suo ritorno nel campo da gioco che l'ha resa celebre catalizza inevitabilmente un'attenzione diversa rispetto alla norma, rendendo lo show che gli ruota intorno un evento e non una comune novità di stagione. E' così per Ringer, attesa nuova serie della CW, al punto da totalizzare con la sua premiere il miglior risultato in termini di ascolti della (recente) storia del network nato dalla fusione di Warner e UPN (le vecchie case di Buffy - L'ammazzavampiri, rispettivamente per le prime cinque stagioni e per le ultime due). Un'attesa che è iniziata a montare subito dopo l'annuncio del pilot in lavorazione, ma leggermente smontata dai dubbi quando la serie ha ricevuto sì il via per la produzione, ma con destinazione CW, appunto, e non CBS, network per il quale era stato inizialmente pensato, possibile segnale di una qualità ritenuta non sufficiente al canale che ospita colossi come i CSI, NCIS o serie dalla scrittura asciutta e matura come The Good Wife.


Il tema di Ringer resta comunque carico di potenziale e la Gellar interpreta un duplice ruolo, quello delle due gemelle Bridget Kelly e Siobhan Martin: caratteri e strade diverse per due personaggi che permettono all'attrice di mettere in scena attitudini diverse. Bridget è una ex-spogliarellista sulla difficile via del recupero dall'alcolismo che ha assistito all'omicidio di una collega ed è la chiave per condannare il colpevole. E' sotto la protezione dell'agente Victor Machado (Nestor Carbonell), ma è una protezione che non ritiene adeguata, così decide di darsi alla fuga e volare a New York dalla sorella Siobhan, con la quale non è in buoni rapporti da sei anni.
Ma poco dopo il suo arrivo, Siobhan sparisce misteriosamente, così Bridget decide di cogliere l'occasione al volo e prendere il posto della sorella, approfittando del fatto che nessuno della sua cerchia di conoscenti sapeva dell'esistenza di una gemella. Alle iniziali difficoltà nel muoversi tra le maglie della vita della sorella (il marito con cui sembra esserci molta freddezza, una migliore amica ed un appartamento in via di ristrutturazione, un amante) si aggiunge presto un ulteriore livello di pericolo, perchè Siobhan sembra avere molti più segreti di quanto sembrasse dall'esterno.

Ringer apre in medias res, con una scena di tensione che vede la Gellar inseguita da qualcuno che cerca di ucciderla, giocando con l'ambiguità riguardo l'identità delle due sorelle. E' il primo segnale di un pilot che insiste sull'idea del doppio e, visivamente, sulle immagini riflesse per sottolineare lo scambio tra Bridget e Siobhan. Un gioco che alla lunga diventa fin troppo insistito ed ha come controparte l'eccessivo schematismo di altre sequenze, come il colloquio tra le due Gellar, girato con una meccanica sequenza di controcampi.
Quelli della regia di Richard Shepard sono difetti da pilot, da episodio introduttivo, che potranno essere corretti andando avanti con la serie, quando la trame ed i segreti delle due sorelle entreranno nel vivo, puntata dopo puntata, definendo anche i rapporti con i comprimari, tra i quali figurano il già citato Carbonell, noto al pubblico televisivo per il suo ruolo di Richard in Lost, Kristoffer Polaha, già visto il Life UneXpected della stessa CW, Tara Summers e Ioan Gruffudd, in attesa di altri personaggi ricorrenti già annunciati, come quello dell'insegnante che sarà interpretato da Jason Dohring, l'indimenticato Logan di Veronica Mars.
Creata da Eric C. Charmelo e Nicole Snyder, Ringer appare in definitiva come un noir ed è un modo diverso di affrontare dei temi, quelli del doppio e dello scambio, che sembrano molto caldi nella recente produzione televisiva americana: l'estate ha visto infatti in attività altre due serie che in modo diverso hanno affrontato questi temi, da Switched at Birth con lo scambio alla nascita tra le due ragazze, e The Lying Game, con un simile scambio di ruoli tra due gemelle adolescenti che non sapevano l'uno l'esistenza dell'altra. Se la nuova serie CW saprà essere, pur con toni diversi, qualitativamente all'altezza della prima, lo sapremo solo con il prosiguo della prima stagione. Per ora accogliamo il pilot con moderata curiosità e qualche dubbio.

Movieplayer.it

3.0/5