Pablo Espinosa: Addio, Violetta

Pablo Espinosa, il tenero Tomàs della serie Disney Violetta, sbarca in Italia nel talent show di Milly Carlucci, Altrimenti ci arrabbiamo e ce lo racconta...

Il principe azzurro di milioni di ragazzine nel mondo si chiama Pablo Espinosa, è argentino e ha rubato il cuore della timida Violetta, protagonista dell'omonima serie di Disney Channel (in onda in replica alle 14 e alle 20.10 in attesa della seconda stagione a giugno), al cinema il 18 e 19 maggio con L'evento musicale dedicato ai fan.
Il suo personaggio Tomàs non apparirà nei nuovi episodi, ma l'attore argentino ha già trovato il modo per reinventarsi. Partecipa, infatti, in qualità di concorrente al nuovo talent show di Milly Carlucci, Altrimenti ci arrabbiamo, su Rai ogni sabato sera in prima serata a partire dal 6 aprile. Basato sul format Born to Shine, vede in competizione 10 celebrity alle prese con le discipline più diverse, dalla ginnastica ritmica al rap, insegnate loro da professori rigorosamente "under 18".

Cosa ti aspetti da Altrimenti ci arrabbiamo?
Questo programma sarà un vero e proprio boom, un successone che grandi e piccini dovrebbero vedere. Sono sicuro che il sabato sera il pubblico starà a casa incollato allo schermo per divertirsi.

Cos'ha di speciale?
La trasmissione mi piace tantissimo perché è una rivoluzione. È fuori dagli schermi perché sono i bambini a fare lezione ai grandi. I più piccoli molte volte hanno tanto da insegnare agli adulti.

Sarai disciplinato o disobbediente?
Non so se sarò un buon alunno ma ho un ottimo maestro!

Cosa ne pensi dell'Italia?
Per me questa è la prima volta in Italia e per ora non conosco nulla tranne Roma e per quel poco che ho visto già m'incanta e non vedo l'ora di trascorrerci più tempo. Ho già capito che gli italiani sono simpaticissimi e mi stanno trattando davvero bene. Sto anche cercando di imparare la lingua.

Conoscevi già la tv italiana quando hai accettato di partecipare al programma?
Sì, la conoscevo perché da piccolo, per vedere i video musicali, seguivo i canali della Rai.

Cosa ti ha spinto a metterti in gioco lontano da casa?
Ho accettato di mettermi in gioco perché mi piacerebbe imparare l'italiano e lavorare qui in Italia credo sia un'ottima occasione per farlo.

Anche Andrés Gil, star de Il mondo di Patty, ha accettato la sfida di Milly Carlucci e l'ha vinta. Lo conosci?
In realtà non lo conosco, alcuni amici mi avevano parlato di Andrés prima che arrivassi a Roma, ma io non sono uno che guarda molto la televisione quindi purtroppo non sono aggiornato.

Vorresti seguire l'esempio di Andrés o hai qualche altro nome in mente come modello?
Credo che tutti possano insegnarti qualcosa, per questo provo a cogliere il meglio da coloro che mi circondano. Non ho idoli particolari, ammiro moltissimo John Mayer, ho tutti i suoi dischi e la sua canzone Gravity secondo me è un vero e proprio capolavoro.

In Italia vedremo le repliche della prima stagione di Violetta fino a giugno. Che ricordi hai del set? Violetta ha significato moltissimo per me e considero il telefilm come un passaggio importante nella mia vita. Mi mancano la routine del set, i miei colleghi e i miei amici. Era un bellissimo ambiente di lavoro e devo tanto a questa serie perché mi ha fatto diventare quello che sono oggi e ho imparato tantissime cose.

Ti è dispiaciuto lasciare la serie?
Non mi pento della decisione che ho preso, spero che la gente la capisca e mi comprenda. Non credo che tornerò in Violetta, mi ha aiutato a crescere, ma ci sono altre cose che voglio fare nella mia carriera. Ho fatto diverse esperienze nella mia vita prima di Violetta e spero di continuare a farne di nuove.

Quindi non ti vedremo in Violetta - L'evento, al cinema 18 e 19 maggio?
No, non ci sarò.

Per Milly Carlucci diventi uno studente. Che tipo di allievo eri a scuola?
A scuola ero un po' di tutto: obbediente, ribelle (soprattutto) e a volte persino secchione. Grazie a queste diverse sfaccettature credo poi di aver intrapreso quello che ad oggi è il mio lavoro.

Cosa speri di imparare sul palco di Altrimenti ci arrabbiamo?
Spero di imparare tanto dai bambini. I più piccoli sono i miei amici, i miei maestri e i miei compagni. È un piacere lavorare con dei ragazzi così bravi, il lavoro diventa davvero un divertimento.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno è suonare con John Mayer o Ben Harper, ma anche sposarmi e fare dei figli, magari tre, come nella mia famiglia. Mi piace l'idea che un giorno sarò padre e anche nonno.

Qual è la cosa in cui sei bravo e quella in cui te la cavi meno?
Sono abile nello sport e in tutto quello che ha a che fare con la musica. Amo pattinare mentre sono terribile nel ballo, ora grazie ai miei piccoli maestri di hip pop sono in fase di miglioramento.

Cosa ti manca di più della Spagna?
La mia famiglia, soprattutto mio fratello Victor e mia sorella Livia, e i miei amici.

Hai portato da casa un ricordo, un portafortuna o qualcosa che ti aiuti a superare la nostalgia?
Porto sempre con me una foto di mia sorella nel portafoglio, un portachiavi a forma di morso (barretta di acciaio in bocca al cavallo a cui si attaccano le redini) che mi ha regalato mio fratello e una moneta da 50 fiorini con inciso un uccello.

Tornerai a casa dopo lo show o rimarrai in Italia in cerca di altri progetti?
Devo tornare a casa, ma mi piacerebbe molto continuare a lavorare in Italia. Qui tutti mi stanno trattando benissimo e mi sento davvero a mio agio, in fondo italiani e spagnoli si somigliano molto. Sarà il Mediterraneo che ci rende così allegri e amichevoli.

Nel tuo futuro vedi la recitazione o la danza?
Farò tutto il possibile perché nel mio futuro ci sia tanta musica. È la mia passione più grande, è quello di cui mi alimento, ciò che respiro. Spero di poter fare della musica la mia professione un giorno: è questa la mia felicità.