Low Winter Sun: Le sfumature della corruzione

In partenza su Foxcrime il 14 novembre e in prima assoluta Low Winter Sun, cop drama torbido con un intenso Mark Strong.

Detroit è più corrotta di Baltimora, i suoi abitanti più prezzolati di quelli della metropoli di The Wire. Nella cittadina del Michigan è ambientata Low Winter Sun, remake prodotto dal Chris Mundy di Criminal Minds dell'omonima miniserie britannica che esordisce su FoxCrime il 14 novembre. Il pilota si apre su un omicidio, quello perpetrato dal corrotto poliziotto Geddes ai danni dell'ancor più corrotto collega McCann. Con l'aiuto di Frank Agnew, detective persuaso che la vittima gli abbia fatto fuori la prostituta slava di cui è innamorato, Geddes scanna il partner, lo lancia nel fiume con tutta l'auto e simula un suicidio. Sembra il delitto perfetto, ma agli Affari Interni hanno più di un sospetto e la scoperta dell'atto criminale diventa l'incubo di Agnew.
Low Winter Sun è un noir, ruvido e desolante, dove la corruzione, la decadenza e la pochezza morale ammantano ogni strada, ogni edificio, ogni abitante. Agnew confessa a una prostituta di "non voler essere chi è", e cerca di convincere - sé stesso più che gli altri - di "non essere una persona cattiva". La sua situazione è quella, destinata a diventare sempre più soffocante, di un villain shakespeariano che sprofonda sempre più nell'esistenza infernale di chi non ha il controllo del proprio destino.

La serie, in Usa, è (era) trasmessa da AMC dopo Breaking Bad, quasi a voler mettere a confronto due volti, due vite, di cattivi molto diversi, uno corruttore e l'altro corrotto: quelli di Walt White, il dimesso professore che ha scelto di sprofondare nel Male, e quella dell'angosciato Frank Agnew, il poliziotto che nel Male annaspa e si dibatte. Low Winter Sun si snoda su più piani narrativi, destinati a confluire e diramarsi: ci sono l'assassinio perpetrato da Agnew e Geddes e gli omicidi di cui si è macchiato McCann, ci sono gli atti criminali dei gangster locali, legati sia tra di loro che al poliziotto ammazzato. Si aggiungono le indagini del protagonista, in cerca della sua amata prostituta (forse non tanto morta), e quelle della collega Khalil, diffidente ma attratta dal collega dagli occhi malinconici e dal cranio rasato in cui si specchiano i sensi di colpa e il sogno irrealizzabile di tornare indietro e non lasciarsi incastrare.
La Detroit di Low Winter Sun ricorda molto la Baltimora di The Wire, metropoli risucchiata dalla crisi e sfregiata dalla criminalità dove il sole del titolo è ingoiato dal cielo grigio della città. In comune le due serie hanno qualche interprete come James Ransone (è il criminale Damon Callis), attore di HBO (era anche in Treme e Generation Kill) che in The Wire aveva il ruolo di Ziggy Sobotka, e il regista Ernest Dickerson, già cimentatosi con puntate di The Wire e Treme.
Ransone e il resto del cast di supporto è bravo, ma sono i due protagonisti, i britannici Mark Strong e Lennie James, a conquistare lo spettatore con la loro bravura. James è noto al pubblico seriale soprattutto per il ruolo ricorrente del pappone di Hung - Ragazzo squillo che instaura una relazione con la complessata Tanya; sibillino nella parte del detective pieno di segreti e doppi fini, non è semplicemente il diavolo tentatore che ha imbrogliato Agnew per renderlo complice dei suoi misfatti, è anche un villain con le sue debolezze che finisce per pentirsi di una sparuta buona azione. Una buona azione in Low Winter Sun equivale a un errore di cui si dovranno pagare le conseguenze: Geddes lo fa risparmiando la prostituta Katia.
Mark Strong (Kick-Ass), finalmente protagonista di una bella produzione americana, finalmente non relegato al solito ruolo di cattivo flamboyant, riprende la parte di Agnew che aveva già interpretato nell'originale britannico e lascia trasudare tutta l'insicurezza e il dolore di un uomo schiacciato dagli eventi, solitario, in cerca di amore e riscatto, incapace di accettare se stesso, le sue azioni e quello che è diventato. Mark Strong in Low Winter Sun è immensamente affascinante, un bonus per quella parte di pubblico femminile che ancora pensa che serie come questa, Sons of Anarchy o Fuori dal ring siano "da maschi".
Né lui né gli altri interpreti dei personaggi sembrano capaci di sorridere: l'atmosfera di Low Winter Sun è costantemente opprimente, soffocante, desolata, filtrata di qualsiasi speranza; la tensione è tangibile come il macigno nel cuore del protagonista, ma lo show è anche un noir solido, maturo e recitato splendidamente.
Serie più HBO che AMC, è tra le più notevoli della stagione.