Il risolutore: il nostro commento allo spin-off di Bones

Dal 5 settembre su Fox lo spin-off di Bones, The Finder - Il risolutore con Geoff Stults nei panni di un segugio infallibile e il compianto Michael Clarke Duncan nei panni di un avvocato.

Lo diceva il virtuoso jazzista Giles a un altro genio, il Dr House, che per un talento così straordinario si paga un prezzo, e lo si paga di propria volontà. Walter Sherman, il protagonista di The Finder - Il risolutore (in onda su Fox dal 5 settembre alle 21), spin-off di Bones introdotto in backdoor nell'episodio La mappa del tesoro (la 19ma della sesta stagione) per il suo è disposto a giocarsi la pelle. Walt viene invitato nel cast di Bones in virtù della sua fama di trovatutto nella puntata in cui Booth e Brennan indagano su un caso in cui salta fuori un fantomatico tesoro nascosto. L'ex militare che in Iraq è stato ferito e poi dimesso si presenta subito come uno con un bel caratterino, capace di farla anche a Booth. Sherman non è nato con un intelletto superiore come l'archeologa forense Temperance Brennan o con l'infallibile mira come il veterano Sealy Booth, ha solo preso una botta in testa dalle conseguenze inattese: la compulsione a cercare le cose e il talento nel saper rintracciare qualsiasi oggetto o essere vivente. Interpretato dal prestante Geoff Stults (Happy Town), il segugio creato dalla penna di Richard Greener non è l'ennesimo antieroe detective eclettico, geniale, un po' bislacco e individualista della serialità (lo Sherlock di Cumberbatch nella serie eponima e il Daniel Pierce di Eric McCormack in Perception sono i più recenti) che risolve i casi grazie a uno spirito di osservazione quasi soprannaturale (e quasi demoniaca).

Lo spin-off di Bones, creato come la serie madre da Hart Hanson, usa una formula facile, quella del procedural un po' commedia e un po' dramma dai protagonisti brillanti e bislacchi, e per non farsi mancare niente, pesca dal manuale della ricetta vincente anche... l'inglese. Saffron Burrows, l'airone di Albione di Law & Order: Criminal Intent è la portabandiera britannica della serie. Peccato che il personaggio dell'esile, cazzuta e bellissima "guardia del corpo" di Walt avesse un accento troppo ostico per gli americani. Al suo posto la ben più ordinaria Isabel, US marshal dai tratti mediterranei interpretata da Mercedes Masohn, più digeribile per il pubblico di Fox. A miglia di distanza dal Jeffersonian e dall'urbana Washington di Bones, The Finder - Il risolutore è ambientata nella sempre più infestata area di Miami e dintorni: la calda cittadina della Florida, patria del procedural, pullulava già di assassini seriali - Dexter - poliziotti moraleggianti - Csi: Miami - e spie bruciate - Burn Notice - Duro a morire, e basta spostarsi un po' più in là per incontrare gli investigatori di The Glades. In un baretto sulla spiaggia in cui non entra quasi nessuno e che sembra il distaccamento estivo del Cat's Eye di City Hunter c'è un gigante pelato a servire da bere e un tipo fanfarone che ciondola tutto il giorno al bancone. Il primo è Leo, avvocato vedovo dalle fattezze di gigante buono del compianto Michael Clarke Duncan (l'attore de Il miglio verde è scomparso qualche giorno fa), il secondo è Sherman, il cui aspetto e atteggiamento tendono a dissuadere i clienti a cui è stato venduto come il migliore sulla piazza. Nel suo team alla Burn Notice i sopracitati Leo e Isabel, e Willa, zingarella minorenne dai trascorsi criminali che vive nella roulotte parcheggiata fuori dal bar: ribelle e dal carattere indipendente, è assente nella puntata backdoor e viene introdotta nell'episodio pilota. Nell'unica stagione di The Finder fa capolino, nella seconda puntata, il tenero psicoterapeuta Sweets di Bones, a cui viene assegnato il compito di fare una valutazione psicologica dello squinternato Sherman che potrebbe far guadagnare a quest'ultimo qualche consulenza per l'FBI. L'ottavo episodio è diretto da David "Booth" Boreanaz in persona.
Per quanto assurdi e disperati siano i casi sottoposti a Walt - che si trova a recuperare musiche perdute, vascelli alieni, cuochi di ricette sublimi - il segugio non fallisce mai, costretto dalla sua ossessione e persuaso che un dono del genere valga i rischi, morte compresa (sulla condizione di Walt si può intervenire chirurgicamente, ma come Eli Stone, il paziente preferisce una condizione precaria di salute alla normalità). The Finder - il risolutore è una serie senza infamia e senza lode, e di questo tempi tendiamo a essere più indulgenti nei confronti di prodotti cucinati con gli ingredienti statisticamente più invitanti - il protagonista accattivante e geniale, un cerchio ristretto di amici strampalati e leali, splendidi panorami, un tocco di umorismo, il tutto in salsa procedural. Un ricetta comunque non abbastanza gustosa per il pubblico americano, che ne ha decretato la cancellazione dopo una stagione.