Il peccato e la vergogna 2: Garko e Arcuri tornano in TV

Il peccato e la vergogna 2 riporta in scena il dramma e la passione della coppia formata da Gabriel Garko e Manuela Arcuri. Tra retroscena, progetti e speranze, i protagonisti si raccontano...

Gabriel Garko e Manuela Arcuri tornano, dopo due anni, nel turbinio di emozioni e drammi che hanno caratterizzato Il peccato e la vergogna. La seconda stagione, in onda dal 10 gennaio in prima serata su Canale 5 con 10 puntate, ha impegnato la produzione di Alberto Tarallo per dieci mesi. Il successo del primo ciclo di episodi ha convinto il direttore fiction Mediaset Antonino Antonucci ad aprire il 2014 all'insegna delle tinte forti del dopoguerra italiana.
La storia riprende da dove si era interrotta e Carmen (Manuela Arcuri) dà alla luce Valerio, il figlio della violenza subita da Nito Valdi (Gabriel Garko), che aveva giurato di tenere se il suo amato Giancarlo (Francesco Testi) fosse sopravvissuto alla tubercolosi. La situazione precipita quando lo spietato protagonista decide di rapire la donna da cui è ossessionato e il loro bambino. Grazie ad una serie di eventi fortuiti il piano fa in fumo così si rifugia a Cuba. Nel frattempo la donna è costretta a separarsi dal suo grande amore. Passano gli anni e i due figli sono cresciuti: Giulio (Christopher Leoni), figlio di Giancarlo, però odia il fratellastro Valerio (Massimiliano Morra), nato dagli abusi sulla madre. Compare allora nella vita di Carmen un altro uomo, Luigi Malpietro (Stephen Kaefer) ma la serenità a vita breve perché Nito è sempre sulle sue tracce.

Perché è Il peccato e la vergogna 2 ad aprire il 2014 seriale Mediaset?
 Antonino Antonucci: La prima fiction della stagione ci permette di partire con un grandissimo successo che ha totalizzato il 26% di share e una media di quasi sei milioni di spettatori. Il nostro obiettivo è di moltiplicare la lunga serialità con determinati presupposti. Qui ritroviamo due attori tra i più amati dal pubblico.
Alberto Tarallo: Questa è la saga di una grande famiglia, un po' la storia dell'Italia stessa. Vogliamo creare affezione nel pubblico che per noi è sovrano e che cerchiamo di accontentare. Gli spettatori quando tornano a casa la sera si vogliono distrarre ed emozionare.

Qual è il segreto della vostra coppia?
 Gabriel Garko: Noi siamo molto affiatati e il pubblico lo percepisce subito che lavoriamo bene insieme.
Manuela Arcuri: Il nostro pubblico ci ama e ci segue, anche se Garko nelle ultime fiction è diventato il mio incubo, mi uccide i parenti, mi violenta e me ne fa di tutti i colori, mentre all'inizio la nostra coppia era all'insegna del grande amore, che spero ritorni nei prossimi progetti.

Non dev'essere stato facile avere a che fare con un personaggio tanto malvagio: Alberto Tarallo: Quando ho portato il primo copione a Gabriel Garko, pensavamo a lui per il ruolo del partigiano e dell'eroe, ma invece non solo lo ha impressionato il cattivo ma ci ha chiesto di renderlo ancora più cattivo. Si è creato il panico perché non tutti erano d'accordo. Ma poi questa cattiveria era talmente esagerata che nelle menti sane ha suscitato molto divertimento.

E identificazione? Alberto Tarallo: Una donna gli ha sfasciato la macchina intimandogli di lasciare in pace Carmen, ma ha ricevuto anche lettere di minacce di morte o di esaltazione. Per fortuna la maggior parte del pubblico ha capito che si trattava solo di una fiction.
Gabriel Garko: Le lettere di minaccia sono arrivate a casa. Alla prima mi sono divertito, perché a Milano mi era successo di tutto, compreso ritrovarmi con l'auto sabotata, ma poi ne ricevevo due a settimana con le parti ritagliate dal giornale e allora ho coinvolto la polizia. Ho anche subito un'aggressione nella casa a Roma. Ci sono circa 350 denunce: mantengo una squadra di avvocati, ma non per questo ho mai pensato di smettere con questa fiction, anzi vuol dire che il prodotto funziona.

Non è un po' troppo cattivo? Gabriel Garko: Nito Valdi lo fa per amore, perché Carmen gli ricorda la madre, quindi è malato, ma proprio per questo ho chiesto che nella seconda stagione non diventasse buono. Così posso diventare sul set quello che non potrò mai essere nella realtà e dare sfogo alla fantasia. L'unica cosa che mi sconvolge è che piaccia anche ai bambini che poi mi chiedono l'autografo.

Cosa sorprenderà allora nei nuovi episodi? Alberto Tarallo: Io mi sono sorpreso della maturazione artistica di Manuela Arcuri. Non ci sono tanti personaggi così nella fiction e nel cinema italiani. Ci sono altre attrici sopravvalutate, come Isabella Ferrari, per fare nomi e cognomi, mentre lei è sottovalutata dalla critica. Le dicono sempre che è bella, mentre invece è anche brava.

Quali progetti con loro sono in ballo?
 Alberto Tarallo: Stiamo pensando a Il bello delle donne 15 anni dopo, con nuovi capitoli ma anche con alcune presenze storiche.
Gabriel Garko: Il bello delle nonne?
Manuela Arcuri: E poi forse a ottobre si inizieranno le riprese di Pupetta 2. Prima però mi prenderò una pausa per la maternità. Il bambino nascerà a maggio e mia madre ha deciso di prendersi un'aspettativa già da aprile perché si vuole trasferire da me. Sarà il primo nipote, una gioia grandissima. Spero che sia com'ero io da piccola, buona e timida, anche se attaccata alla gonna materna. Questo è il momento migliore per me per chiedere un'interruzione nella carriera per un anno, ritornerò con il copione a cui mi affezionerò di più.