Gossip Girl: la quarta stagione vince ma non convince

La CW ha deciso di concedere un'altra chance alla serie rinnovandola per la quinta stagione, nonostante gli ascolti sempre più bassi. Ma il pubblico non si dimostra per nulla soddisfatto, stanco delle storie ripetitive e prive di spessore raccontate da Schwartz.

Poco meno di un milione di spettatori ha seguito la season finale di Gossip Girl, confermando il triste e allarmante calo di ascolti riscosso dalla serie nel corso di quest'anno. La quarta stagione che si è appena conclusa ha deluso pubblico e critica, e anche chi fino a oggi aveva tentato di salvare il salvabile stavolta è rimasto a bocca asciutta. La sceneggiatura inconsistente e povera di intrecci originali e divertenti, i personaggi privi ormai di un qualsivoglia spessore e l'impressione generale che non ci sia più nulla da raccontare, hanno contribuito a trasformare una serie spassosa e frizzante in un'accozzaglia di avvenimenti monotoni e spesso senza senso.
Il cammino di Gossip Girl sembra lo stesso di The O.C., partito in sordina con le prime due stagioni, peggiorato nel corso della terza e crollato definitivamente al termine della quarta. Anche in quel caso, infatti, Josh Schwartz non riuscì a superare quella che, col senno di poi, possiamo definire "la crisi del terzo anno", il momento decisivo in cui tutte le sue serie avvertono un netto calo a livello narrativo e strutturale e imboccano la ripida discesa verso la fine, particolarità riscontrabile anche in un'altra serie tv, Chuck, in onda sulla Nbc.

Se allo show che ha per protagonista Zachary Levi, però, quest'anno è andata bene e dopo la crisi della terza stagione la quarta si è rivelata un gran successo meritando una nuova tornata di 13 episodi per il prossimo anno, lo stesso non si può dire per Gossip Girl, che si ritrova invece sulla stessa barca di The O.C., senza più nulla da raccontare, e con l'unica differenza di essere stata graziata per il quinto anno.

Situazioni ai limiti del possibile e fuori da ogni logica, anche nelle peggiori favole contemporanee, hanno caratterizzato l'ultima parte della stagione, degenerando, se possibile, soprattutto negli episodi finali, a partire da The Princesses and The Frog, in cui Blair (Leighton Meester) tenta l'ascesa al trono di Monaco al fianco del fantomatico principe Louis Grimaldi (Hugo Becker), giunto a New York per chiederla in moglie.
Entrata con fatica nelle grazie della Regina madre, Blair accetta incredula la proposta di matrimonio e si prepara a vestire i panni di una moderna principessa, sulla scia di Kate Middleton versione Upper East Side.
Neanche la straziante dichiarazione d'amore di Chuck (Ed Westwick), che ferito e ancora innamorato le chiede di tornare insieme, riesce a far cambiare idea alla giovane Waldorf, in quest'occasione davvero decisa a proseguire in solitaria sulla sua strada.

Per Chuck, come d'abitudine, i guai non vengono mai soli e in Shattered Bass, a movimentare le sue giornate, oltre ai tormenti amorosi ci pensano le diatribe finanziarie e familiari, nell'eterna lotta con Russel Thorpe (Michael Boatman) e la figlia Raina (Tika Sumpter).

Il ritorno sulla scena di Jack Bass (Desmond Harrington), stavolta si rivela piuttosto utile per Chuck, poiché anziché mettergli i bastoni tra le ruote, lo zio contribuisce a spianargli la strada contro il magnate Thorpe, svelandone l'autentica e crudele natura agli occhi di Raina.
Reo di aver assassinato sua moglie, Russel getta la spugna, consegna a Chuck il suo impero finanziario e implora invano il perdono di Raina. Un intrigo patriarcale degno del peggior Beautiful, che ha come epilogo l'addio di Raina a New York e a Nate (Chace Crawford), o a quel che resta del suo personaggio, pressoché invisibile nel contesto generale.
In ombra dall'inizio della stagione, Nate ha perso il suo ruolo da latin lover affascinante e ammaliante, lasciandosi surclassare da un ormai irriconoscibile Dan Humphrey (Penn Badgley) che, archiviata la fugace e inconsistente liason con Blair, ripiega ora sull'ennesimo personaggio improbabile, quello di Charlie (Kaylee DeFer), cugina di Serena (Blake Lively). The Wrong Goodbye, la season finale, scorre per 40 minuti sullo schermo dando la costante impressione di essere in procinto di chiudere i battenti al termine di ogni scena, per poi continuare invece a sfornare sequenze di avvenimenti scontati e banali, ai limiti quasi della sopportazione. Il ritorno insensato e improvviso di Georgina Sparks (Michelle Trachtenberg) che, comme d'habitude, fa capolino in ogni finale di stagione, inutile ai fini narrativi, annoia e non diverte, così come non sconvolge il colpo di scena finale, in cui ci viene rivelato che Charlie altri non è che un'attrice ingaggiata dalla zia di Serena per sottrarre denaro alla famiglia Van Der Woodsen.

E anche l'unico intreccio che fino a oggi ci aveva tenuti legati alla serie, il destino di Chuck e Blair e la speranza che potessero tornare insieme, alla fine ci ha lasciati di sasso, poiché ad averla vinta, alla fine, è Louis.
Senza lottare più di tanto per averla, Chuck la lascia andare, augurandole gioia e felicità e giurandole al contempo amore eterno, mettendo da parte, per il suo bene, il costume da cavaliere oscuro per arrendersi una volta per tutte al Principe Azzurro. E sul fatto che Blair non batta ciglio, la dice lunga quel test di gravidanza con esito positivo che la telecamera lascia intravedere nella sua stanza nel corso dell'ultima scena, promettendo un futuro turbolento per la prossima, improbabile, principessa di Monaco.
Con la speranza che gli autori rinsaviscano da qui al prossimo settembre, salutiamo i ragazzi dell'Upper East Side anche per quest'anno, fiduciosi che il nostro Chuck Bass, nella season 5, ritorni a combinarne delle belle e a movimentare un po' la scena.