Da Vinci's Demons: parlano Lara Pulver e Blake Ritson

La bella Irene Adler di Sherlock e l'attore poliglotta amante dell'Italia ci raccontano l'incontro con David Goyer e ci illustrano i loro intriganti personaggi.

Lei è diventata famosa per aver indossato i panni di Irene Adler tenendo testa allo Sherlock Holmes arguto e veloce di lingua di Benedict Cumberbatch nella puntata più bella di Sherlock. Lui ha all'attivo un curriculum di tutto rispetto che comprende lo scatenato Rocknrolla di Guy Ritchie, il classico Titus, il biopic A Royal Weekend e (prossimamente) il ruvido dramma di Susanne Bier Serena, dove lo vedremo impegnato a fianco di Bradley Cooper e Jennifer Lawrence. In più, a detta di David S. Goyer, parla sei lingue, tra cui un fluente italiano medievale, ha studiato a Cambridge, ama la Toscana, suona vari strumenti e ha una lunga esperienza teatrale alle spalle. Lara Pulver e Blake Ritson, a Firenze in occasione dell'anteprima mondiale di Da Vinci's Demons, ci presentano i loro personaggi: Clarice Orsini, moglie di Lorenzo de' Medici, e Girolamo Riario, nipote (ufficiosamente figlio illeggittimo) di Papa Sisto IV nonché strenuo difensore del papato.

Come siete approdati nel cast di Da Vinci's Demons?
Lara Pulver: E' stato David a propormi questo ruolo e ho subito accettato. Clarice è la moglie devota di Lorenzo de' Medici, una donna di poche parole. Rappresenta un esempio di perfetta first lady, ma dietro la facciata è una donna di potere. L'equivalente di ciò che oggi sono essere Hilary Clinton o Kate Middleton. E' una donna molto influente, che però comprende alla perfezione il proprio ruolo e non cerca mai di prevaricare il marito. A un certo punto, però, si troverà a dover affrontare il problema dell'amante di Lorenzo, della cui esistenza tutta Firenze è al corrente.
Blake Ritson: Per me è stato facile. Mi sono presentato al provino con il mio set di strumenti di tortura. Scherzi a parte, è stato bellissimo interpretare un personaggio così diverso da me, esplorando il lato oscuro della morale. Riario alcune volte è incredibilmente eroico e altre incredibilmente cupo. E' un personaggio ambiguo, ambivalente e nel corso della serie diventa sempre più intrigante.

Quale è stata la sfida nell'interpretare Clarice?
Lara Pulver: Lei è così a suo agio con il proprio ruolo, sa esattamente cosa fare. Le intenzioni del mio personaggio erano chiare, ma è stato comunque difficile essere credibile in un simile ruolo.

Riario invece, nel primo episodio, viene dipinto come una specie di demone che compie azioni terribili.
Blake Ritson: E' vero, ma occorre comprendere le sue ragioni. Per me non è un vero e proprio villain, è la nemesi di Leonardo. Riario è il personaggio più complesso. Non ama la crudeltà in sè e per sè, la usa come parte della sua metodologia del terrore, ma non prova piacere. Essendo una figura così tormentata, a volte prima delle riprese mi nascondevo in angoli bui per entrare in sintonia con lui.

Cosa intendi quando parli di nemesi di Leonardo?
Blake Ritson: Sia Leonardo che Riario hanno due padri mostruosi, entrambi sono figli illeggittimi ed entrambi lottano per imporsi nella società. Papa Sisto IV è un mostro, un violentatore, un assassino e il figlio deve fare i conti con l'eredità paterna. In uno strano universo immorale sacrifica tutto per ciò che ritiene giusto. La differenza tra i due è che il padre di Leonardo è un individuo dalla metalità ristretta, mentre quello di Riario è un Papa con un potere immenso quindi il figlio non può che provare a stargli dietro con fatica.

Il Leonardo di David Goyer è stato paragonato a Batman. Se lui è Batman quale supereore è Riario?
Blake Ritson: Abbiamo parlato a lungo della mitologia dello show. Più che altro io mi spingerei a parlare di Star Wars. Direi che Leonardo è Han Solo, mentre Riario potrebbe essere Darth Vader e ovviamente Nico Machiavelli è Ciubecca.

Mentre preparavate i vostri personaggi avete fatto delle ricerche storiche?
Lara Pulver: Ci sono molti libri dedicati ai Medici, ma non possiamo dimenticare che questo show è molto legato alla visione di David Goyer.
Blake Ritson: La storia, nello show, non è storia, ma è la rilettura di David. E' bastato vedere i nostri costumi per capire che la serie sarebbe stata calata in un contesto non proprio realistico. Alcuni personaggi sono vestiti con i giubbotti in stile Hell's Angeles, altri quasi come negli anni '30. David Goyer voleva dare giustizia a un genio della storia reiventandolo. Leonardo è un pioniere che apre la strada per il futuro e anche la visione di David è un po' fuori dal tempo.

Lara, quale è il rapporto di Clarice Orsini con Leonardo?
Lara Pulver: La prima volta che si incontrano lei mette in chiaro ciò che vuole da Leonardo: lui deve proteggere Firenze dai nemici. Non può essere né amico né amante né altro.

A proposito di amanti. David Goyer ha introdotto scene di sesso piuttosto esplicite. E' stato imbarazzante sul set?
Lara Pulver: David è coraggioso ed esagerato nel suo rapporto con sesso, violenza. Tende spesso ad abbondare, ama le tinte forti. Tutti i personaggi si trovano ad affrontare il problema del sesso, ma il mio si relaziona solo con il marito. Il sesso è vissuto da lei solo nella dimensione coniugale, quindi in modo meno impudico.
Blake Ritson: Il mio personaggio per ora non pensa alle donne, ma lungo il cammino troverà delle tentazioni, però non posso dire altro.

Blake, invece il rapporto tra Riario e Leonardo com'è? Apparentemente le loro convinzioni li porterebbero a essere nemici.
Blake Ritson: Riario è diviso tra religione e scienza e all'inizio tenta di combattere Leonardo, ma poi capisce che la conoscenza stessa è una forma di religione. Leonardo vuole la conoscenza per emancipare le persone e Riario lo capisce. Starà al pubblico decidere se condannarlo o meno, ma non si può negare che lui nutra rispetto nei confronti di Leonardo.

Ti piacerebbe invertire i personaggi con Tom Riley e interpretare Leonardo?
Blake Ritson: No, non riesco a pensare a nessuno meglio di Tom per interpretare Leonardo e io sono molto felice di calarmi nei panni di Riario. E' così straordinario il viaggio che sto compiendo che non vedo l'ora di vedere cosa accadrà.

Lara, cosa ti ha colpito di più di una figura storica come Leonardo?
Lara Pulver: La cosa che mi ha più sorpreso è la complessità della mente di Leonardo. E' il più moderno, aveva anticipato cose che diventeranno attuali secoli dopo. Era un genio dall'intuito formidabile, il suo potenziale è immenso. Non credo che esista un altro personaggio contemporaneo pari a lui.

Come mai Leonardo risulta così seducente?
Lara Pulver: Credo sia una questione di istinto materno. Non tutte le donne amerebbero un uomo così complesso e tormentato, ma il mio personaggio lo apprezza perché capisce che difenderà Firenze.

In Sherlock hai interpretato una donna incredibile come Irene Adler. Che punti di contatto ci sono tra lei e Clarice Orsini?
Lara Pulver: Dal momento in cui appare, sembra che Irene Adler stia correndo le Olimpiadi. Ci appare invulnerabile, ma alla fine scopriamo che la sua debolezza è l'amore. Clarice, invece, non ha niente da provare ed è estremamente sicura di sé e del suo ruolo.

Avrà anche lei una debolezza.
Lara Pulver: In questa prima stagione la devo ancora trovare. Non esiste un momento in cui Clarice mostra cedimento. Forse la debolezza apparirà negli ultimi quindici minuti della stagione, nella battaglia conclusiva.

Sembra che le donne di Da Vinci's Demons abbiano personalità più intriganti degli uomini e nascondano molti segreti.
Lara Pulver: Probabilmente è così. Nel terzo episodio c'è una scena in cui finalmente Clarice si trova faccia a faccia con Lucrezia, l'amante del marito. Molto viene detto, ma molto viene tenuto nascosto.

Blake, quale è il tuo episodio preferito?
Blake Ritson: Il secondo. Vediamo Riario che tenta di ricattare Leonardo, ma poi capisce di averne bisogno e di doversi avere a lui. La puntata è come una partita di scacchi.

Lara, dopo il successo televisivo in futuro pensi di concentrarti anche sul cinema?
Lara Pulver: Oggi il rapporto tra cinema e televisione è diverso rispetto al passato. La qualità non sta solo nel cinema, ma ci sono serie TV incredibili che hanno influenzato la settima arte. Perciò guardo il contenuto di una proposta, ciò che mi viene offerto e non la provenienza. Ho lavorato con Benedict Cumberbatch in TV e ora lui è diventato una star del cinema. E' una persona eccezionale e merita l'enorme successo che ha. Prevedo che accadrà lo stesso anche a Tom Riley che, come Benedict, è intelligente e affascinante, generoso e pieno di talento. Purtroppo mentre ero impegnata nelle riprese di Da Vinci's Demons ho dovuto rinunciare a una bellissima proposta, un piccolo, ma importante ruolo in Winter's Tale dove avrei dovuto interpretare la madre di Colin Farrell in un flashback. A volte si perdono delle occasioni, ma è parte del nostro lavoro. Spero che presto si presentino nuove possibilità.

Che futuro prevedete per Da Vinci's Demons?
Lara Pulver: Per quanto riguarda Clarice, posso dire che il suo potere aumenterà nel corso delle puntate. Speriamo che la serie vada avanti. David Goyer ha già in mente la storia per sei/sette serie e ha già in mente gli sviluppi di tutti i personaggi.