American Horror Story - Stagione 2, episodio 2: Tricks and Treats

Per il secondo episodio di Asylum, il Briarcliff ospita tra le sue mura un ospite illustre che svela al pubblico alcuni dettagli sui membri dello staff, tra cui la perfida Suor Jude.

Tra zucche stregate e maschere terrificanti la festa di Halloween è sicuramente una delle più suggestive dell'anno, anche per le leggende che circondano questo periodo così particolare in cui i confini tra il nostro mondo e quello dell'aldilà si farebbero più sottili, al punto da rendere possibile l'incontro tra i vivi e i morti. Se la scorsa stagione agli spettri della Murder House di American Horror Story era consentito uscire dalle mura della casa per recarsi altrove, i protagonisti di Asylum, la seconda stagione della serie horror ideata da Brad Falchuk e Ryan Murphy si preparano ad accogliere diversi ospiti al Briarcliff, tra cui uno di particolare riguardo, che getterà scompiglio nel personale dell'ospedale psichiatrico e ci svelerà i segreti di alcuni di loro.

Tricks and Treats, episodio numero due della seconda stagione della serie - la cui sceneggiatura porta la firma di James Wong, mentre la regia è affidata a Bradley Buecker - si apre esattamente dove si era concluso il primo episodio e ci mostra Leo e Teresa nella stessa drammatica situazione in cui li abbiamo lasciati l'ultima volta, con Bloody Face - o almeno colui che ha ripreso le sue orride sembianze - intenzionato a massacrarli con la stessa sicurezza di un Michael Myers o un Leatherface dopo anni di onorata carriera nella serialità horror, Poi si torna di nuovo nel 1964, precisamente al 30 ottobre, in una cittadina vivacizzata da ragazzini in maschera e terrorizzata da un assassino in libertà. Mentre la sua compagna si dispera per la sorte che le è toccata, Lana Winters (Sarah Paulson) viene sottoposta ad una seduta di elettroshock commissionata da Suor Jude e messa in pratica da quest'ultima e dal dottor Arden, con la scusa di correggere le sue inclinazioni sessuali, ma allo scopo effettivo di cancellare dalla memoria della reporter ricordi "scomodi" che potrebbero mettere nei guai l'istituto e la sua direttrice. Sebbene sia provata dal trattamento, Lana prova a mettere insieme quanti più elementi possibili sul luogo in cui è forzatamente detenuta e soprattutto sui pazienti, tra cui Kit Walker, il benzinaio accusato del brutale omicidio di sua moglie e di altre donne. Convinta che Kit sia un assassino, ne impedisce la fuga richiamando l'attenzione dello staff quando il ragazzo, insieme a Grace (Lizzie Brochere) tenta di fuggire approfittando del caos generale dovuto ad un calo di energia elettrica nella notte in cui il manicomio accoglie l'ospite di cui parlavamo prima, che ha le fattezze di un ragazzo di diciassette anni che da un po' di tempo si comporta in maniera a dir poco inquietante.

Lo scontro tra fede e scienza, già accennato nel precedente episodio, prende corpo in questo secondo installment di Asylum, che conferma il registro più cupo e dark della seconda stagione di American Horror Story, e che con un omaggio esplicito a L'esorcista di Friedkin trova il modo di regalarci le prime rivelazioni sui protagonisti della storia e di presentarci un nuovo personaggio, quello del dottor Oliver Thredson, uno psichiatra dalla mentalità aperta interpretato da Zachary Quinto, che prima si rifiuta di partecipare all'esorcismo del ragazzo, poi è costretto a confrontarsi con qualcosa di malvagio e al quale non riesce a dare una spiegazione razionale. La sequenza dell'esorcismo non è nulla di nuovo - e d'altronde è difficile distaccarsi dal film di Friedkin, quando si racconta di possessioni diaboliche sullo schermo - ma è comunque una delle più inquietanti e potenti dell'episodio, anche dal punto di vista visivo: nascosto nel corpo di un adolescente, Satana rinfaccia a Suor Jude il suo passato da cantante di night club, e le notti passate tra le braccia di diversi uomini, ma soprattutto un incidente d'auto causato da lei e che costò la vita ad una bambina.
Un passato che in qualche modo strizza l'occhio alla storia dell'altro personaggio interpretato da Jessica Lange nella prima stagione, che perdeva la figlia - una giovane disabile mascherata come "una bellissima bambina" - in uno dei due episodi di Halloween dello scorso anno, e per mano di un pirata della strada. Dopo aver seminato scompiglio, il Diavolo abbandona il corpo del povero ragazzo per insinuarsi rapidamente in quello della timorata e dolce suor Mary Eunice, che dopo uno svenimento improvviso si riprende e inizia un sottile gioco di seduzione con il dottor Arden, che si ritrova improvvisamente a subire il suo fascino anzichè ad imporlo.
Anche sul personaggio interpretato da James Cromwell scopriamo qualche dettaglio in più: il medico rifiuta schifato le profferte della ninfomane Shelly - che tra l'altro svela di essere stata fatta ricoverare a Briarcliff dal marito, un musicista a cui piaceva avere tante donne e che mal sopportava che sua moglie avesse la stessa passione per il sesso - ma organizza un incontro con una prostituta, che dopo aver scoperto alcune foto in camera del dottore - donne legate a letto in sedute di bondage, ma anche volti trasfigurati dal sangue - si dà alla fuga. Non sono rivelazioni che dicono molto sul passato del medico: d'altronde in AHS ed in particolare in Asylum, nulla è ciò che sembra, e la verità potrebbe essere ben altra cosa rispetto a quanto intuito. Anche il medico interpretato da Quinto, così corretto e rispettoso dei diritti dei pazienti, potrebbe avere dei lati oscuri che lo scenario malsano in cui si trova ad operare (per valutare la sanità mentale di Kit, per conto della legge) non tarderà a far venire fuori, ma c'è ancora tempo per conoscere bene sia i personaggi principali, che quelli secondari ai quali finora è riservata solo qualche sequenza più fisica. Se per il momento i due personaggi più in vista del Briarcliff, ovvero il dottor Arden e Suor Jude - un medico folle a metà strada tra Mengele e Jack lo Squartatore e una suora spietata e rigidamente ancorata alla sua fede, ma dal passato (e presente) torbido e dalle pulsioni rosso vivo, come la biancheria che indossa sotto l'abito monacale - sembrano più degli stereotipi già collaudati, è possibile che resteremo sorpresi dagli sviluppi futuri della trama o sulle loro personalità.

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3.0/5