American Horror Story - Stagione 1, episodio 10: Smoldering Children

Un episodio decisamente avvincente, in bilico tra horror e poliziesco, che si chiude con uno sconcertante colpo di scena che porterà a nuovi sviluppi narrativi.

Mancano ormai pochi episodi alla fine della prima stagione di American Horror Story, e il decimo, Smoldering Children, si apre con una preghiera, che non è quella di proseguire la serie con una seconda stagione - che d'altronde è stata già esaudita - ma un ringraziamento spirituale che vede unita una delle tante famiglie che hanno abitato nella Casa degli Omicidi, ovvero la famiglia formata da Constance e Larry, e i due figli di lei, Tate e Addy. Si tratta di un flashback che ci riporta ancora una volta al 1994, prima che Tate fosse ucciso dalla polizia dopo aver fatto fuoco sui suoi compagni di scuola. Il ringraziamento a cena, rivolto al Signore, è un divertente stratagemma che illustra il quadretto di famiglia che si è venuto a creare dopo che la moglie di Larry, Elaine, si è tolta la vita insieme alle loro due bambine. Tate rinfaccia a sua madre di essersi messa con Larry solo per poter tornare a vivere nella Murder House e accusa quest'ultimo di aver ucciso Beau, nonostante Constance insista nel dire che il povero ragazzo è morto per cause naturali dovute alle sue difficoltà respiratorie. Tate però non si lascia certo convincere e sarà proprio lui ad appiccare il fuoco a Larry, mentre questi è nel suo ufficio, e prima di recarsi a scuola per compiere la strage.

Un decimo episodio decisamente avvincente, questo scritto da James Wong e diretto da Michael Lehman, che si apre quindi con una nuova versione dell'incidente capitato a Larry, e che chiarisce una volta e per tutte la "natura" dell'uomo sfigurato: adesso sappiamo per certo che non è uno dei tanti spettri che vagano nella Casa degli Omicidi, ma un uomo in carne ed ossa che probabilmente si avvicina alla fine, come gli ha preannunciato lo spettro di sua moglie.
Il flashback degli anni Novanta però, non è l'unica cosa che rende avvincente questo episodio, che gioca tutte le sue carte sulla bravura di Jessica Lange - in questa occasione più dark lady che mai - ma anche su un clamoroso colpo di scena che rivoluzionerà il prosieguo della storia.

La teoria sul figlio dell'Anticristo che era stata avanzata nel finale del nono episodio, Little Spooky Girl, viene messa momentaneamente da parte, per concentrarsi ancora una volta sul caso del Boy Dahlia, come viene chiamato Travis su tutti i giornali, in un episodio che si trasforma quasi in un poliziesco classico, con i detective che si ritrovano ad indagare nella vita di una affascinante ed elusiva femme fatale. Infatti, Constance riceve la visita di due investigatori, Granger e Barrios, che le chiedono informazioni di routine su Travis, ma quando vengono a sapere dei frequenti litigi tra la Langdon e il suo boyfriend, decidono di metterla alle strette ed estendono l'interrogatorio ai tanti eventi drammatici che hanno segnato la sua vita: dalla morte di Beau per "cause naturali", alla strage compiuta da Tate, fino alla misteriosa scomparsa di suo marito e della cameriera Moira, avvenuta nei primi anni Ottanta. Constance riesce ad essere quasi convincente quando spiega di non essersi opposta alla fuga di suo marito con la cameriera, anche se in realtà sappiamo che fine ha fatto Moira, e in questo episodio scopriamo che il cadavere del marito di Constance è stato occultato in modo efficace quanto macabro. In aiuto della della donna però, arriva Larry, che si autoaccusa dell'omicidio di Travis sciogliendo qualsiasi sospetto su di lei. Mentre Larry esce dalla vita di Constance, chiedendo un ultimo incontro con lei, prima di essere trasferito in un altro carcere, un altro uomo, probabilmente, si ritroverà a frequentarla spesso: è il giovane avvocato d'ufficio che viene incaricato di occuparsi del suo caso, e probabilmente è affascinato da lei o attratto dalla possibilità di gestire un caso così importante, dal punto di vista mediatico.
Il buon Travis intanto, non sembra avere particolari rimpianti della sua vita terrena, e anche se ha chiesto a Larry qualche ritaglio di giornale con gli articoli che parlano del suo omicidio, ormai passa l'eternità in seminterrato, a giocare con le bimbe di Larry, rivelandosi ciò che avrebbe potuto essere: un bravo papà, più che una stella del cinema.

E gli Harmon? Qui arriva il colpo di scena, perchè dopo che Ben ha chiesto scusa a Vivien - spiegandole che i due gemelli che aspetta sono di padri diversi, a conferma del fatto che è stata stuprata dall'uomo in latex nero - al suo ritorno a casa riceve la visita di un ispettore scolastico che lo informa che sua figlia Violet non frequenta le lezioni da più di due settimane. Ed è proprio questi a scoprire che la casa degli Harmon è letteralmente invasa di mosche. Il povero disinfestatore chiamato ad occuparsi della faccenda, scende nelle fondamenta della casa per capire cosa abbia dato origine all'infestazione e scopre qualcosa di sconvolgente, per poi essere ucciso da Tate. Scopriremo in seguito che quel "qualcosa" è proprio il cadavere di Violet, anche se lei ancora non sa di essere morta. Violet infatti ha un confronto con suo padre - che chiede scusa anche a lei, ma la implora di recarsi a scuola per evitare che vengano presi provvedimenti - e poi un ulteriore confronto con Tate, al termine del quale ritrova sè stessa, priva di vita, sul pavimento dello scantinato. E' la scena più intensa di questo episodio, con il ruolo di Tate che cambia continuamente registro - da folle manipolatore a ragazzo innamorato che intende proteggere la sua bella - e con Violet che si rende conto di essere invisibile agli occhi degli altri viventi (ma non a quelli di suo padre, evidentemente) e di non essere più in grado di uscire dalla Murder House. La spiegazione di Tate - e cioè che Violet è morta quando ha ingerito tantissime pillole, nella vasca da bagno - non convince del tutto, ma è naturale essere sospettosi nei confronti di un'omicida di massa, per quanto possa essere innamorato. E poi non mancano le incongruenze: come mai Violet non riesce ad uscire dalla Casa, quando alcune settimane prima Moira si è recata tranquillamente in ospedale per far visita a sua madre? Forse perchè nel giorno di Halloween c'è più libertà per gli spiriti vaganti? Domande, che speriamo, possano trovare una risposta nei prossimi episodi, che si preannunciano particolarmente drammatici per gli Harmon, sia nel caso che il cadavere di Violet venisse scoperto, sia nel caso che le autorità scolastiche decidano di prendere provvedimenti, come probabilmente accadrà.