American Horror Story, Coven: commento all'ep. 3x12, Go to Hell

Un cortometraggio in bianco e nero apre il penultimo episodio della terza stagione della serie, durante il quale Delia ha una visione importante e che si rivelerà decisiva per il destino dell'Accademia.

Il plot
L'episodio si apre con un breve cortometraggio in bianco e nero, girato presumibilmente agli inizi del secolo scorso, e che illustra le sette facoltà straordinarie che deve possedere una strega per definirsi la Suprema: la telecinesi, la capacità di manipolare il pensiero altrui, la pirocinesi, la chiaroveggenza, la trasmutazione, la capacità di restituire la vita e quella di addentrarsi nel mondo dell'aldilà. Tutte qualità che le ragazze dell'Accademia hanno dimostrato di avere, quindi secondo Fiona l'unica cosa da fare, per sapere se una di loro è effettivamente la Suprema, è sottoporle alla prova delle seven wonders, attraverso la quale si vedrà chi tra le allieve della scuola dimostra di avere tutti i poteri.
Nel frattempo Delia cerca di capire, attraverso i suoi poteri, cosa fare per sistemare la situazione, che è ormai fuori controllo.

Cosa ci è piaciuto di questo episodio: - C'è fila all'inferno. La visione dell'inferno personale di Queenie, come lo definisce Papa Legba: niente fiamme e diavoli, ma il suo vecchio impiego al fast food, tra gente che la trattava male, puzza di unto e una fila di clienti interminabile, davanti alla quale c'è proprio Papa Legba, che le consiglia di far ritorno al mondo terreno, se non vuole restare lì dentro a friggere pollo per l'eternità.

- Delphine in versione guida museale (a casa sua). Capelli corti e modi affabili, ma soprattutto tanta competenza: ritrovare Madame LaLaurie in casa sua, mentre fa da guida ai turisti è uno spasso.

- La visione di Delia. Quando Delia tocca la collana "di famiglia" che sua madre decide di regalarle, riesce a vedere a cosa stanno per andare incontro lei, Myrtle e le ragazze dell'Accademia se non troverà il modo di fermare Fiona. Il momento "argentiano" in cui vediamo tutte le streghe uccise e una mano guantata che sfila la collana dal collo di Delia, è quello in cui la storia di Coven volge ufficialmente al termine. E alla fine Delia non dovrà sporcarsi le mani per eliminare sua madre, perchè ci penserà il suo amante.
- In generale, in questo dodicesimo episodio di Coven si trova il modo di fare chiarezza su diverse situazioni trascinate troppo a lungo. Adesso che Fiona è fuori gioco - e così anche Delphine e Marie, condannate nel loro inferno personale - il plot si concentra su Delia e le sue ragazze, che si preparano alla prova delle seven wonders, che chiuderà la terza stagione della serie.

Cosa non ci ha convinto di questo episodio: - Torna a casa, Zoe. Motivazioni un po' grossolane per il ritorno di Zoe e Kyle, due personaggi penalizzati da una storyline debole per tutta la stagione. La scena in cui vediamo entrambi alle prese con un barbone che li infastidisce è divertente, ma non è abbastanza per giustificare un ritorno a New Orleans. Staremo a vedere se effettivamente è Zoe la nuova Suprema, come dice di essere.

What's next?
Al momento, quella che ha dimostrato di avere buona parte delle seven wonders è Misty - che in Go to Hell finalmente fa ritorno all'Accademia, dopo essere rimasta chiusa a lungo in una bara. Dopo una Suprema egoista e malvagia come Fiona, l'altruista e incantevole Misty potrebbe rivelarsi una successione felice, ma staremo a vedere cosa succederà nel prossimo episodio.

Movieplayer.it

4.0/5