Sanremo 2013: i look migliori e peggiori della kermesse musicale

Quest'anno la manifestazione ha oscillato tra il buon gusto e il total trash con qualche tocco di ironia.

Si è conclusa la 63esima edizione del Festival di Sanremo ed è ora di tirare le somme e compilare la pagella fashion della manifestazione. La parte della leonessa spetta senza dubbio alla co-conduttrice Luciana Littizzetto, un concentrato di ironia che ha sfoggiato degli abiti davvero belli e adatti alla sua persona, scegliendo sempre stilisti italiani. Partiamo dagli abiti luccicanti di Aquilano Rimondi, il primo un finto abito lungo nero tramutato in minidress quando Luciana si è sbarazzata dell'ampia gonna, decorato con paillettess e piumette, mentre il secondo era di un blu intenso e decorato con stelle formate da cristalli Swarowski. Per tutta la durata del festival la Littizzetto ha indossato scarpe create su misura per lei da Rizieri. Ancora centro con la maglia nera con scollatura sexy e applicazioni tono su tono e gonna a ruota verde smeraldo ricoperta di strass. Non ci ha convinto al 100% la maxi blusa/abito bianca con collo brillante di Gianluca Capannolo, un modello non adatto alla figura minuta della conduttrice, mentre l'abito verde corto con strascico è stato sicuramente un successo, così come il vestito in lungo nero ripreso sul punto vita, con scollatura coperta da un velo sottiilissimo, sensuale ed elegante. Ma quelli che ci hanno colpito di più sono indubbiamente l'abito bordeaux con applicazioni nere brillanti e piume a bordo della gonna e quello color panna con applicazioni in argento e spalle nude. L'unica nota negativa è stato l'uso costante delle calze matte che in alcune occasioni hanno stonato con l'insieme del look.

Passiamo alla splendida top model Bar Refaeli che è stata vestita da Roberto Cavalli e ha indossato scarpe di Jimmy Choo, Casadei e Gianvito Rossi. Il primo abito color cielo e scollatura a cuore era semplicemente incantevole, fluttuante e leggero proprio come una nuvola. La modella è poi passata a una tutina in pizzo nero, una seconda pelle in stile vedo-non-vedo che ha fatto innalzare non poco la temperatura del teatro; la terza creazione è quella che ha lasciato tutti a bocca aperta, un abito color rosso fuoco in mousseline di seta, monospalla ricoperto di micropaillettes con profondo spacco anteriore. Per finire la Rafaeli ha indossato un vestito blu dal corpetto ricoperto di incrostazioni di cristalli d'argento, una vera e propria visione. Bianca Balti invece è stata vestita da Dolce & Gabbana, di cui ha indossato anche scarpe e gioielli. La Balti ha aperto le danze con un abito bianco, in pizzo con maniche a sbuffo e gonna a sirena mentre la seconda creazione era in nero, un modello maschile ed essenziale impreziosito da strass dorati. Ancora nero per l'abito lungo in pizzo, con corpetto a bustier e completato da grandi orecchini con croce; l'ultima apparizione di Bianca è stata con un abito di pizzo rosso e scarpe in tono con qualche tocco di oro.

Continuiamo con la pagella delle promosse, dove troviamo Ilaria D'Amico, molto sensuale ed elegante in un Versace lungo con un disegno geometrico formato da applicazioni scintillanti, a seguire Flavia Pennetta, non proprio originalissima, ma sicuramente appropriata con un abito di Blumarine verde scuro ricoperto di paillettess verdi e nere. Valeria Bilello è stata sicuramente tra le più affascinanti con un bellissimo abito di Emilio Pucci bianco plissettato con bordi neri e un velo intrigante sul décolleté, a completare la mise perfetta Valeria ha scelto Casadei per le scarpe. Un'altra visione è stata Eleonora Pedron, vestita di un abito etereo color fragola con spacco anteriore, mentre le sorelle Benedetta e Cristina Parodi sono approdate all'Ariston in Blumarine, la prima con una creazione color cipria ricoperta di strass argentei fino a metà gonna, la seconda con un abito nero scintillante non particolarmente interessante, ma molto elegante. Tra le meno originali anche Laura Chiatti, che ha puntato sulla semplicità di un abito nero opaco di Prada molto distante dal suo solito look supersexy.

Passiamo adesso alle delusioni e agli orrori veri e propri, partendo dalla tanto attesa Carla Bruni che invece di onorare la sua carriera di modella si è presentata in giacca e pantaloni, banalissimi, un completo da impiegata d'ufficio del tutto fuori luogo per una manifestazione così importante. Uno scivolone anche per Annalisa Scarrone che dopo una serie di look bon ton simpatici dai colori luminosi in linea con la sua persona, si è presentata la quarta sera con pantalone, camicia e cardigan dal taglio maschile che non le donavano affatto. Scendendo giù in picchiata c'è Simona Molinari, partita con un miniabito/giacca rosso e argento con applicazioni argentate e schiena scoperta di Antonio Martino, originale e interessante, ma dall'incongruente sapore natalizio. Simona ha risalito la china con un vestito asimmetrico fucsia con dettagli in cristalli Swarowski bianchi (sempre di Martino) e spuntatine ricoperte di cristalli blu, per poi precipitare nuovamente con un minidress argento ricoperto di strass, gonna asimmetrica in velo nero super trasparente e un filo di cristalli random gettato sulle spalle. Sul fondo del pozzo troviamo Maria Nazionale che ha esordito con un abito monospalla fucsia di Gianni Molaro, con manica a sbuffo, chiusura a bottoncini, asimmetrico con spuntantine in tono, un look davvero terribile. Ma Maria non si è data per vita ed è riuscita a intravedere uno spiraglio con un abito nero dal corpetto lavorato sempre di Molaro. Purtroppo in ultimo si è schiantata al suolo con un bustino del tutto inadatto alla sua scollatura prorompente, coprispalle inesistente di velo e un pantalone a sigaretta nero ricoperto da uno strato "a palazzo".

Tra i signori uomini si distinguono Fabio Fazio, in Costume National e cravatte Altea e Daniele Silvestri, che ha incendiato Twitter con l'hashtag #silvestrinudo. Daniele ha indossato abiti di Diesel e Diesel Black Gold, sfoggiando cravatte e bretelle in pelle e borchie. Altro esempio di eleganza è stato Raphael Gualazzi, che ha sfoggiato una serie di giacche in velluto realizzate su misura da Corneliani e un tuxedo monopetto blu notte con revers punta lancia in raso nero, superchic. Il vincitore del festival invece, Marco Mengoni, ha partecipato alla competizione con abiti disegnati espressamente per lui da Salvatore Ferragamo, di cui ci ha colpito particolarmente l'impeccabile bordeaux scuro. Ottima anche la scelta di Antonio Maggio con il completo di Carlo Pignatelli. In conclusione tra i look eccentrici troviamo Beppe Fiorello che ha presenziato con una giacca celeste appartenuta a Domenico Modugno in onore del celebre cantante, Max Gazzè, con tanto di giacche con "code" e panciotti in velluto e gli esilaranti travestimenti di Elio e le storie tese che hanno infiorito le loro performance con parrucche e improbabili capoccioni, mani finte, abiti talari e complicati (e riuscitissimi) make up oversize, mostrando ancora una volta la loro creativa genialità. Ma il travestimento che ci è piaciuto di più è quello di Lucianina, che vestita da farfalla, ha strizzato l'occhio a Belen Rodriguez che scatenò un incredibile tam tam mediatico per via del suo tatuaggio inguinale lasciato scoperto da un abito dallo spacco ascellare. Un omaggio irriverente e degno della sua incandescente personalità.