Emma Watson e le altre: le ragazze stanno bene!

Dall'attrice inglese a Jennifer Lawrence, da Hailee Steinfeld alle sorelle Fanning, da Chloe Moretz a Emily Browning: diamo uno sguardo alle nuove leve del cinema hollywoodiano, muse giovani che il fashion system non sta perdendo tempo ad arruolare e su cui gli Studios americani già puntano con energia.

Dieci anni trascorsi nei magici panni di Hermione Granger non sono riusciti a relegarla nel ruolo della secchiona sensibile e moralista; oggi, tuttavia, la giovane Emma Watson sembra salutare senza troppi rimpianti l'ultimo e atteso capitolo Harry Potter e i doni della morte - parte 2. A dimostrarlo è lo sguardo determinato e il sex appeal sprigionato sulla copertina di Vogue di questo mese: complici un fresco scatto del popolare Mario Testino, un make up da sirena metropolitana e un look mascolino, la nuova Watson è stata scelta da lady Wintour come "la più glamour tra le giovani attrici" e non pare affatto aver faticato a scrollarsi di dosso la vecchia divisa da maghetta di Hogwarts. Al contrario, si ha tutta l'impressione che la ventunenne di origine francese non stesse aspettando altro che un rilancio della propria immagine. E se le modaiole potranno presto giudicare se il nuovo stile le doni o meno, non dovranno attendere troppo nemmeno i fan del grande schermo perché la star ha in cantiere già nuovi progetti. Bye bye baby: è dunque il caso di dirlo perché presto incontreremo Emma nei panni di Lucy nel drammatico My Week with Marilyn, dove però a rubarle la scena stavolta potrebbe essere una donna, la più matura e instancabile Michelle Williams, che di strada dai tempi di Dawson's Creek ne ha fatta parecchia. Affianco al coetaneo Logan Lerman, star di Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo: Il ladro di fulmini, la neo eletta icona fashion avrà invece il suo primo ruolo da protagonista nel dramma indie The Perks of Being a Wallflower, prodotto dalla Mr. Mudd di John Malkovich, che forse ha visto nella Watson lo stesso potenziale che solo pochi anni fa aveva intravisto in Ellen Page, di cui produsse Juno.

La storia e la scalata verso il successo di Emma Watson non è però un caso isolato della stagione cinematografica: tirando le somme, il 2010/2011 finora ha rivelato, mostrato e abbracciato il talento di molte giovani attrici sul "viale dell'alba" di Hollywood! Che i registi attingano al serbatoio delle adolescenti o delle under trenta non è certo una novità, come dimostrano i casi clamorosi del passato - da Jodie Foster a Drew Barrymore, da Winona Ryder a Christina Ricci - ma colpisce la frequenza con cui nella stagione che sta per concludersi sia stata riscoperta come vitale per il cinema la linfa di una generazione che farà parlare ancora a lungo di sé.

Nessun cinefilo e nessun spettatore potrà difficilmente dimenticare la prima volta in cui ha visto il nome di Hailee Steinfeld finire nella cinquina delle migliori attrici non protagoniste in corsa agli ultimi Oscar. Quanti di noi sono rimasti sorpresi nel vedere che l'Academy aveva indicato una quindicenne per gareggiare con star del calibro di Melissa Leo, Amy Adams ed Helena Bonham Carter? E quanti ci hanno quasi sperato pensando che la (prima) prova della Steinfeld nei panni della ribelle Mattie Ross ne Il Grinta fosse stata davvero sorprendente e meritasse una consacrazione ufficiale? Intanto la brava Steinfeld, che l'ambita statuetta non ha potuto ancora stringerla, si prepara per un ruolo completamente diverso: quello della romantica Giulietta nel prossimo "reboot" shakespeariano diretto da Carlo Carlei. La giovanissima ex esordiente potrebbe quindi tornare sullo schermo in treccine, ma a farle da sfondo stavolta non sarà più il selvaggio West dei Coen ma la romantica Verona, che qualche anno fa vedeva sbocciare un tormentato amore tra Claire Danes e Leonardo DiCaprio. Di vesti più moderne sembra che però la piccola Steinfeld non ne vedrà ancora per un po' perché anche per Miu Miu, la linea giovane della stilista Miuccia Prada, che l'ha messa sotto contratto per l'ultima collezione autunno-inverno, la vedremo calarsi nei panni di una ragazza impertinente e glamour ma dai gusti decisamente retrò.
Intrappolata ancora per poco nel corpo di un'adolescente, anche la bella Jennifer Lawrence è saltata fin dalla prima importante interpretazione ne Un gelido inverno, rivelazione del Sundance, dritta nell'olimpo delle attrici giovani più hot d'America e nel cuore dei veterani dell'Academy. Se il ruolo dell'impenetrabile e vendicativa Ree nel film granitico della regista Debra Granik l'aveva fatta notare per capacità attoriale, il recente action X-Men: l'inizio ne ha invece sottolineato la prestanza fisica non a caso affidandole una delle parti più corporali del film, l'enigmatica Mystica. Colpisce infatti che la Lawrence al terzo ruolo notevole (dopo il bizzarro Mr. Beaver) si sia calata nella tuta blu squamata che nella trilogia cinematografica dei mutanti era stata indossata dall'ex Femme Fatale Rebecca Romijn: che le major abbiano fiutato oltre il talento della ventunenne Jen anche una carica sensuale da sfruttare? A dimostrarcelo ci avevano già pensato le curve esibite nel lungo e supersexy abito rosso di Francisco Costa con cui la Lawrence aveva sfilato sul red carpet. Ma una conferma potrebbe arrivare ora dalla sua Katniss Everdeen (per il cui provino ha superato la collega Hailee Steinfeld) che la vedrà protagonista dell'avventuroso adattamento di The Hunger Games e per la quale sfoggerà un inedito look con un'accattivante chioma bruna.
Curioso il rapporto competitivo tra la Lawrence e la Steinfeld: la prima, che ha soffiato all'altra il ruolo in The Hunger Games, è entrata nel cast di Sweet Tea, l'esordio dietro la macchina da presa dell'attrice Sissy Spacek, mentre la Steinfeld potrebbe prestare il volto al ruolo che rese popolare proprio la Spacek, l'indimenticabile Carrie - Lo sguardo di Satana, l'horror sanguinario di Brian De Palma ispirato al romanzo d'esordio di Stephen King.
Di orrore in profusione, emozionale più che visivo, ne abbiamo visto nel remake americano Lasciami entrare: la quattordicenne Chloe Moretz, star in miniatura tra le più proficue su cui il nuovo actor system ha acceso i fari. Alla sua età la giovanissima protagonista del rifacimento firmato dall'eclettico Matt Reeves si è fatta notare con un'interpretazione intensa e mozzafiato. Al fianco del coetaneo Kodi Smit-McPhee (che affiancherà la Heinfeld in Romeo and Juliet nel ruolo di Benvolio) Chloe ha spiccato il volo verso la celebrità a partire dai primi feroci morsi della vampira più inquietante del nuovo cinema hollywoodiano. Dopo aver mosso i primi passi in serie come Desperate Housewives e Dirty Sexy Money, la Moretz aveva esordito sul grande schermo con Amityville Horror, sfortunato remake prodotto da Michael Bay, con un genere che quindi sembra le porti fortuna. Ma il trampolino di lancio più significativo probabilmente è stato il fantasioso Kick-Ass: nel fumettistico film di Matthew Vaughn l'attrice in erba si è trasformata in una piccola macchina da guerra, una furia punk di nome Hit Girl - che le è valsa il titolo di "Miglior dura" agli MTV Movie Awards 2011 - armata di mascherina nera e caschetto viola capace di rubare la scena a colleghi più maturi come Nicolas Cage. A sbaragliare i rivali la tosta Chloe ("Miglior attrice giovane" agli ultimi Saturn Awards) sembra averci trovato gusto e basta dare un'occhiata al suo nutrito curriculum degli ultimi mesi per averne riprova: dopo aver partecipato alla quinta stagione di 30 Rock, tra i progetti in cantiere ci sono l'ultima fatica burtoniana Dark Shadows, l'atteso Hugo di Martin Scorsese e il nuovo film di Derick Martini. Nel fantasy ispirato all'omonima serie inglese la starlette sarà la figlia di Michelle Pfeiffer e sarà imparentata al vampiro Johnny Depp, nello straordinario debutto di Scorsese nel mondo del 3D affiancherà con un ruolo più ammorbidito e delicato il protagonista Asa Butterfield (Il bambino con il pigiama a righe) mentre nel dramedy indie Hick la vedremo nei panni della protagonista, una teenager che dovrà tirare fuori le unghie per sopravvivere al disagio familiare e sociale in cui si ritrova.
In attesa di vederla a breve nel teen movie Diario di una schiappa, la stakanovista Moretz - il cui dinamismo è pari solo a quello della piccola collega Mia Wasikowska (I ragazzi stanno bene) - finora si è tenuta lontana dai riflettori dell'industria dell'immagine allineandosi con la sua strategia a quella della collega Saoirse Ronan, la giovane diciassettenne scoperta da Peter Jackson. Protagonista nelle vesti di una fragile adolescente nel drammatico Amabili resti, la Ronan si è subito fatta notare per grazia, armonia e talento. Dopo l'esordio artistico con Espiazione, la musa jacksoniana si appresta a farsi conoscere ora dagli spettatori con un volto completamente diverso. Per il thriller Hanna (seconda collaborazione con l'inglese Joe Wright), in arrivo anche nelle sale italiane, l'attrice britannica si è infatti trasformata in una macchina per uccidere, una ragazzina spietata e letale, addestrata per uccidere e sopravvivere. Saoirse dovrà fare i conti con Cate Blanchett e reggere il confronto con la Nikita di Besson alla quale è già stata paragonata, ma siamo sicuri che non diventerà una meteora come Anne Parillaud. A confermarlo ci pensa un altro ruolo da dura, quello in Violet And Daisy, pellicola che porta la firma del premio Oscar Geoffrey Fletcher e in cui, al fianco di attori come James Gandolfini, imbraccerà di nuovo armi pericolose.
I vampire movie sembrano un vero caposaldo delle giovani star e anche Saoirse ha ceduto alla tentazione: a ingaggiarla per farle spuntare i canini affilati è stato Neil Jordan. Diciassette anni dopo aver lanciato in Intervista con il vampiro l'allora dodicenne Kirsten Dunst, il regista irlandese torna a occuparsi di succhiasangue con Byzantium, di cui Saoirse sarà protagonista insieme alla connazionale Gemma Arterton.
Non ci allontaniamo dalle creature infernali nemmeno con Kristen Stewart e Dakota Fanning, protagoniste del nuovo capitolo della saga dei vampiri più amata dai teenager, The Twilight Saga: Breaking Dawn - Part 2. La prima è una delle giovani attrici più famose sulla scena attuale, complice lo strasuccesso del franchise Twilight. La Stewart, che ha appena diviso con il collega Robert Pattinson la statuetta per la scena del "Miglior bacio" agli ultimi MTV Movie Awards, sta marciando sull'onda della popolarità della sua Bella Swan dal 2008. L'abbiamo vista destreggiarsi in parti differenti in film come Panic Room e Into the Wild, ma dovrà essere brava a slegarsi dal personaggio di Bella, che ormai è entrato nell'immaginario collettivo. Conferma la tendenza che vuole Kristen "la più bella del reame" l'arrivo del chiacchierato Snow White and The Huntsman, originale rivisitazione della fiaba disneyana con un cast all stars in cui l'acerrima nemica di Biancaneve-Kristen avrà il viso tutt'altro che rugoso di Julia Roberts.
Il caso Dakota Fanning invece merita un discorso diverso, che non si distanzia tanto da quel trend che ha visto protagoniste in passato ministar come Scarlett Johansson: il confine tra immagine pubblica e talento recitativo spesso sfugge al controllo, fomentato anche dall'occhio lungo di fashion designer sempre a caccia di nuove testimonial su cui puntare. La Fanning ha attirato infatti non poche polemiche recentemente con la campagna dell'ultimo profumo del couturier americano Marc Jacobs: il fashion designer, del quale l'attrice aveva indossato più volte i capi, ha voluto la minorenne nei panni di una lolita maliziosa e sensuale. Dagli scatti del fotografo Juergen Teller emerge un'impressionante somiglianza fisica con Sue Lyon a cui nel 1962 il maestro Stanley Kubrick affidò lo scandaloso ruolo di Lolita nell'omonimo film ispirato all'opera di Vladimir Nabokov (recentemente uscito in Blu-ray da noi). Nelle immagini infatti la Fanning guarda decisa nell'obiettivo e appare pronta a sedurre coetanei e adulti, che non potranno fare a meno di notare la scabrosa posizione di un enorme flacone della fragranza griffata. Notata sul piccolo schermo dai fan della serie Taken e lanciata sulla scena cinematografica internazionale da Sean Penn nel drammatico Mi chiamo Sam, la Fanning si è prestata a diventare la protagonista di una campagna hot, che ha già fatto scalpore e le ha fatto guadagnare enorme visibilità. L'ambigua apparizione di Dakota non sembra aver destato perplessità a Hollywood che anzi, per ironia della sorte, le ha riservato il ruolo della brava ragazza in Very Good Girls, dramma diretto dalla sceneggiatrice Naomi Foner.
Riga dritto, anche se a vestirla è sempre il marpione Jacobs, l'altra star emergente in casa Fanning, la piccola tredicenne Elle. Dopo averla vista nei panni stropicciati (firmati dalle sorelle Rodarte) dell'intelligente Cleo, figlia di Stephen Dorff nel Leone d'oro 2010 Somewhere la mini-attrice torna sulla scena. Se nel 2005 Steven Spielberg aveva voluto la sorella Dakota ne La guerra dei mondi, adesso è la volta di Elle per il fantascientifico Super 8 che il nome di Spielberg lo porta nella produzione. Ma nemmeno questa Fanning pare smentire il binomio giovani-horror: dopo aver preso parte al biopic su Vivaldi diretto da Boris Damast, la giovanissima Elle ha lavorato infatti sul set di Twixt Now And Sunrise, film dell'orrore che segna il ritorno al cinema del maestro Francis Ford Coppola.
Dal versante commedia invece, un genere che serba poche occasioni agli astri nascenti, arriva la lanciatissima Emma Stone. Gioiosa e platinata sulla copertina freschissima di Elle, l'attrice si è fatta notare nel riuscito e brioso teen movie Easy Girl. La performance le ha fatto guadagnare il passaparola tra gli Studios e le quotazioni sono salite in maniera impressionante: dopo la regista Tate Taylor, che l'ha ingaggiata per The Help, l'apprezzato Marc Webb (500 giorni insieme) l'ha voluta nel suo The Amazing Spider-Man, il nuovo capitolo della saga cinematografica dell'Uomo Ragno. Proprio di questi giorni è inoltre la notizia di una nuova proposta: alla talentuosa attrice è stato offerto il ruolo della protagonista di Pride and Prejudice and Zombies, diretto da Craig Gillespie. La Stone quindi potrebbe tornare ad affrontare una nuova ondata di morti viventi come nel divertente Benvenuti a Zombieland.
Ellen Page ed Emily Browning
Ellen Page ed Emily Browning
Da due fumettoni arrivano infine le ultime due prove delle brave Ellen Page ed Emily Browning. La prima l'avevamo scoperta nel delicato Juno e ritrovata con piacere mastodontico Inception, dove aveva avuto l'ingombrante ruolo di Arianna, personaggio centrale per sbrogliare la matassa degli enigmi del duo Leonardo DiCaprio-Joseph Gordon-Levitt. Accanto al freak di Rainn Wilson avremo modo di riscoprirla presto in Super: nella strampalata divisa verde e gialla della folle eroina senza superpoteri Ellen Page se la vedrà con droghe, violenza, sesso e un protagonista da contenere.
Dopo averla vista nel ruolo di Baby Doll, armata fino ai denti nel fantasioso Sucker Punch del visionario Zack Snyder, la bella australiana Emily Browning (che aveva esordito in sordina con Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi) ha attirato l'attenzione della critica sulla Croisette con una prova molto coraggiosa: si è calata nei panni della protagonista del morboso Sleeping Beauty con una prova attoriale che ha lasciato tutti senza parole.

La miniera d'oro del cinema hollywoodiano è più che mai giovane insomma: non ci aspettiamo che tante promesse riescano a confermarsi in futuro tutte star da Oscar, anche se qualcuna al primo tentativo c'è già andato vicino. Ma una cosa è certa al momento: di talenti ce ne sono tanti e le produzioni puntano volentieri su di loro senza lasciarsi sfuggire le starlette più in voga ma anche più capaci. E la risposta del pubblico, come confermano le classifiche che proliferano in giro per il web, è decisamente positiva.