The Walking Dead: lo showrunner spiega l'abbondanza di morti 'afro'

Scott M. Gimple confuta le accuse di razzismo spiegando il vero motivo delle morti di alcuni dei personaggi afroamericani.

La quinta stagione di The Walking Dead si è rivelata un'ecatombe, soprattutto per i personaggi di colore. Il pubblico è stato costretto a dire addio a Bob (Lawrence Gilliard Jr.), Tyreese (Chad Coleman) e Noah (Tyler James Williams). Critiche e (velate) accuse di razzismo sono piovute sullo show e non è neppure la prima volta. Già nella terza stagione il pubblico si era lamentato dopo la morte frettolosa dei prigionieri afroamericani e di T-Dog. Lo showrunner Scott M. Gimple ha, perciò, sentito il bisogno di spiegare le sue ragioni.

The Walking Dead: Lennie James in un momento del finale della stagione 5
The Walking Dead: Lennie James in un momento del finale della stagione 5

"Io sapevo in anticipo chi sarebbe morto la scorsa stagione" confessa Glimpse. "Non si tratta di far morire personaggi afroamericani, ma di trovare l'attore giusto per il ruolo. E' difficile. In più il destino dei personaggi è stato deciso in precedenza. Nel fumetto Bob era bianco, ma non volevo perdere l'occasione di ingaggiare Lawrence Gillard. Quanto a Noah, Tyler era il miglior interprete possibile. Adoro ciò che ha fatto e ciò che ha portato alla serie. Abbiamo scelto attori con background ed etnie differenti. Questo per noi è importante perché vogliamo riflettere la varietà del mondo. Capisco le lamentele del pubblico, ma questi due personaggi erano destinati a morire e ho solo scelto gli attori giusti. Sarebbe stato sbagliato non scegliere loro perché sapevo che i personaggi sarebbero morti."