Paolo Calabresi: quella volta che si finse Nicolas Cage per vedere la partita

Una volta, in occasione del match Milan-Roma, l'attore Paolo Calabresi si finse Nicolas Cage per entrare a San Siro e vedere la partita.

Paolo Calabresi ha raccontato di quando si finse Nicolas Cage per entrare a San Siro e vedere la partita tra Milan e Roma, ricordando la fase della sua vita dedicata al trasformismo.

Paolo Calabresi è Biascica in Boris il film
Paolo Calabresi è Biascica in Boris il film

Nonostante i blocchi ed i ritardi che ormai da un anno caratterizzano il mondo del cinema e delle serie TV, c'è chi, come Paolo Calabresi, può contare su un'agenda fitta di impegni. In questi giorni lo abbiamo visto nella fiction La bambina che non voleva cantare, nei panni del maestro Leonildo, ed abbiamo ascoltato la sua voce come doppiatore di Raya e l'ultimo drago. Lo ritroveremo inoltre nei nuovi episodi di Boris e nella serie Speravo de morì prima, in cui interpreterà rispettivamente l'elettricista Biascica ed il portiere di Totti.

Ad oggi Calabresi rappresenta uno degli attori più celebri ed apprezzati del panorama cinematografico italiano, eppure c'è stato un tempo in cui non era così conosciuto e lui stesso ne approfittava per travestirsi e trasformarsi così in diverse celebrità, appropriandosi della loro identità per prendere parte ad eventi mondani e sportivi. A tal proposito, durante un'intervista rilasciata a Repubblica, Calabresi ha ricordato un aneddoto risalente a molti anni fa. A San Siro si affrontavano Milan e Roma e l'attore, tifoso giallorosso, si finse Nicolas Cage. "Non avevo i biglietti per la partita", ha dichiarato l'attore, continuando: "Chiamo il centralino dicendo che sono Cage. Hanno fatto tutto loro. Non avevo niente da perdere. Mi sono truccato, un po' di fard nei capelli, lenti a contatto azzurre. Allo stadio hanno annunciato la mia presenza, mi sono trovato al fianco di Galliani, che aveva un inglese così scarso da non accorgersi del mio, e poi scesi nello spogliatoio con i giocatori mezzi nudi. Ero in un set di Tim Burton, i campioni venivano da me a ringraziarmi per i film".

Insomma, un'esperienza surreale a cui ne seguirono molte altre e che Paolo Calabresi avrebbe voluto in qualche modo condividere proprio con Nicolas Cage, come lui stesso ha raccontato: "Quando sono stato in tour teatrale a Los Angeles mi sono presentato con il cd delle mie avventure alla villa di Cage a Beverly Hills, non c'era nessuno e ho buttato il cd oltre il cancello. Sono piombati dieci addetti alla sicurezza, mi hanno restituito il cd con aria schifata".

Infine, Calabresi ha definito il suo trasformismo una forma di dipendenza: "Lo facevo in parallelo alla mia vita normale. Da capo africano ho incontrato Walter Veltroni, ci siamo scambiati dei doni. Da Marilyn Manson sono andato nel galà della pubblicità di Mediaset. Mi sono finto John Turturro ai David di Donatello, al fianco di Alberto Sordi. Era una forma di dipendenza".