O.J. Simpson, l'avvocato smentisce: "I figli non erano al suo capezzale"

Il legale dell'ex sportivo ha smentito la presenza dei familiari al momento della scomparsa.

O.J. Simpson, l'avvocato smentisce: 'I figli non erano al suo capezzale'

Contrariamente alle notizie circolate online della presenza dei figli durante gli ultimi momenti di vita di O.J. Simpson, l'avvocato della defunta star del football americano, ha dichiarato che nessuno di loro era presente. A più di una settimana dalla sua morte, annunciata dalla famiglia attraverso un comunicato, il legale di Simpson ha chiarito alcuni aspetti della vicenda, che sarebbero diversi da come sono stati raccontati.

Malcolm LaVergne ha rilasciato un'intervista ad Associated Press, smentendo la presenza dei familiari come comunicato dalla famiglia nel testo in cui svelava la morte di Simpson. Secondo LaVergne, soltanto un parente era presente al momento della sua morte. Tuttavia, l'avvocato non intende colpevolizzare i figli per la loro assenza in quei momenti:"Bisogna ricordare che hanno condiviso O.J. con il mondo per tutta la vita. Inizialmente, hanno condiviso l'O.J. buono ma era comunque famoso. Poi, dal 1994, hanno dovuto condividere con il mondo l'O.J. cattivo. Ma alla fine questi ragazzi hanno perso un padre".

La controversa storia di O.J.

Conosciuto inizialmente soltanto come uno dei più grandi giocatori nella storia del football americano, O.J. Simpson è salito alla ribalta mediatica nei primi anni '90. Dopo aver partecipato ad alcuni film, riciclandosi come attore in pellicole come Una pallottola spuntata al fianco di Leslie Nielsen, Simpson è stato accusato dell'uccisione dell'ex moglie Nicole Brown e dell'amico Ronald Goldman nel 1994, ed è diventato protagonista di un inseguimento in diretta tv da parte della polizia e del primo processo per omicidio divenuto mediatico in tutto il Paese.

Nel franchise di Una pallottola spuntata, O.J. Simpson interpreta l'agente di polizia e amico di Frank Drebin (Leslie Nielsen), Nordberg. Il personaggio ha contribuito ad alimentare la fama di Simpson anche a livello internazionale prima che il suo nome circolasse su tutti i giornali internazionali per il caso di omicidio per il quale venne successivamente assolto, tra varie polemiche. Nel 2008, Simpson venne condannato a trentatré anni di carcere per rapina a mano armata e sequestro di persona, prima di essere posto in regime di libertà vigilata nove anni dopo.