Netflix guadagna 9,3 milioni di abbonati, ma dal 2025 non fornirà più i dati

Lo streamer non fornirà più i dati relativi al numero di abbonati a partire dal prossimo anno

Netflix guadagna 9,3 milioni di abbonati, ma dal 2025 non fornirà più i dati

Netflix ha guadagnato 9,3 milioni di abbonati nel trimestre conclusosi il 31 marzo scorso, raggiungendo un totale di 269,6 milioni in tutto il mondo, e ha superato le aspettative in altre aree chiave, come evidenziato nel suo ultimo rapporto finanziario.

Il fatturato e l'utile per azione hanno superato le previsioni di Wall Street, rispettivamente con 9,37 miliardi di dollari e 5,28 dollari. Il fatturato è aumentato del 15% rispetto allo stesso trimestre del 2023, mentre l'utile per azione è quasi raddoppiato rispetto ai 2,88 dollari del periodo precedente. L'utile operativo è balzato in avanti del 28% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 2,6 miliardi di dollari.

Nella sua lettera trimestrale agli azionisti, Netflix ha però reso noto a sorpresa che intende smettere di comunicare il totale degli abbonati e il ricavo medio per abbonato a partire dai risultati del primo trimestre del 2025.

Stop alle comunicazioni dei dati

"Agli inizi, quando le entrate e i profitti erano scarsi, la crescita dei soci era un forte indicatore del nostro potenziale futuro", si legge nella lettera. "Ma ora stiamo generando profitti e flussi di cassa liberi (FCF) molto consistenti. Stiamo anche sviluppando nuovi flussi di entrate, come la pubblicità e la nostra funzione di membro extra, quindi le iscrizioni sono solo una componente della nostra crescita. Inoltre, poiché abbiamo evoluto i nostri prezzi e piani da un singolo a più livelli con diversi punti di prezzo a seconda del Paese, ogni iscrizione a pagamento incrementale ha un impatto commerciale molto diverso".

Con 9,49 miliardi di dollari di ricavi, la previsione è stata leggermente inferiore alle attese di molti analisti e ha spinto le azioni a cedere il 4% nelle contrattazioni after-hours, nonostante l'incremento di abbonati.

La rinascita dopo la crisi

Guardando al lungo periodo, le recenti performance trimestrali dell'azienda hanno rappresentato una notevole crescita dopo un periodo difficile. Due anni fa, l'azienda era in ginocchio, con una base di abbonati in declino e una concorrenza sempre più agguerrita. Le sue azioni sono tornate in auge, superando di recente i 600 dollari per azione, e molti analisti di Wall Street prevedono che possano arrivare a 700 dollari o più. Pochi trimestri dopo la crisi, Netflix è riemersa come leader indiscusso dello streaming, mentre i rivali stanno ancora cercando di capire come raggiungerla.

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La pubblicità è stata fondamentale in questa rinascita, con il lancio di un piano di abbonamento più economico sostenuto dalla pubblicità alla fine del 2022. Il lancio è avvenuto pochi mesi dopo che il cofondatore ed ex amministratore delegato Reed Hastings aveva dichiarato, nel corso di una conferenza stampa, che l'azienda stava cambiando idea circa la sua storica avversione verso la pubblicità.