Mark Ruffalo: "Superati i 50, ho perso tutta la fiducia in me stesso"

Mark Ruffalo racconta la crisi di mezza età post-Avengers superata tuffandosi nel lavoro con la serie HBO I Know This Much Is True in cui interpreta due gemelli.

Mark Ruffalo si confessa in un'intervista spiegando di aver perso fiducia in se stesso una volta superati i 50 anni. Per fortuna ci ha pensato il nuoco lavoro nella miniserie HBO I Know This Much Is True a ridare ossigeno al divo.

Now You See Me 2: Mark Ruffalo in una scena del film
Now You See Me 2: Mark Ruffalo in una scena del film

Dopo tanto cinema indie, Mark Ruffalo, classe 1967, ha conquistato la fama globale nel ruolo di Bruce Banner/Hulk nel Marvel Cinematic Universe. Ruffalo ha confessato che è stato Robert Downey Jr. a convincerlo ad accettare il ruolo di Hulk in The Avengers, ma la fama impedita non ha impedito all'attore di sentirsi sfiduciato una volta superati i 50 anni:

"Prima dei 50 ero impegnato a girare due film di un franchise popolarissimo e mi sentivo invincibile. Poi ho scollinato e ho perso tutta la fiducia in me stesso. Stavo affrontando questa sfida e pensavo 'Che accidenti sto facendo?' Stavo mordendo più di quello che riuscivo a masticare. Volevo fermarmi perchè pensavo che sarebbe finita in un disastro".

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Il "disastro" a cui Ruffalo fa riferimento è la miniserie HBO I Know This Much Is True, che lo vede nel doppio ruolo di interprete - di due gemelli - e produttore. La serie diretta da Derek Cianfrance vede Ruffalo nel duplice ruolo dei gemelli Dominick e Thomas Birdsey, protagonisti di una drammatica saga familiare in cui si toccano temi come la malattia mentale, la crisi e il perdono in un arco temporale che abbraccia gli anni '90.

Ruffalo prosegue: "Una volta che ho accettato, Derek Cianfrance voleva che fossi, se non bravo, almeno onesto. E se non onesto, almeno immediato, o onestamente disonesto. Se stai facendo un buon lavoro, devi lasciarti tutta la preparazione alle spalle e gettarti nel vuoto. Mi presentavo sul set ogni giorno con le mie battute in testa, ma alla fine era un salto nel vuoto".