Marina Abramović raccoglie fondi per l'Ucraina con una performance unica: ecco come

Marina Abramović ha deciso di tornare sulla scena al fine di raccogliere fondi per le vittime dell'invasione russa: l'asta per partecipare alla sua performance si concluderà il 25 marzo.

Marina Abramović ha deciso di riproporre la sua celebre The Artist is Present, in cui sta seduta con una sedia dall'altra parte di un tavolo: questa volta la performance servirà a raccogliere fondi per le vittime dell'attacco russo in Ucraina. Questa "seconda edizione" di The Artist is Present la dobbiamo a due dipendenti della galleria Sean Kelly di New York.

A proposito della Abramović e della sua celebre performance i due hanno dichiarato: "Sentivamo di dover fare qualcosa in fretta. Riteniamo che sia un imperativo enorme mettere dei soldi nelle mani delle persone il più rapidamente possibile". L'artista serba naturalizzata statunitense ha acconsentito immediatamente: "Ottant'anni fa le forze naziste con a capo Adolf Hitler uccidevano migliaia di persone innocenti con il massacro di Babij Jar a Kiev, in Ucraina. Oggi, proprio oggi, le forze russe con a capo Vladimir Putin bombardano e uccidono persone innocenti in Babij Jar."

"Le guerre sono differenti, ma gli esiti sono gli stessi. Proprio come condividiamo la condanna per il folle regime nazista, il mondo deve unirsi in aiuto di Volodymyr Zelensky e dei coraggiosi uomini e donne dell'Ucraina. Questo è la battaglia di tutti", ha dichiarato la Abramović.

La piattaforma Artsy ha organizzato un'asta in cui viene data la possibilità di acquistare, per un prezzo che partiva da 15mila dollari, un posto nell'opera di Marina Abramovic. L'asta si concluderà venerdì 25 marzo e la performance avrà luogo il 16 aprile prossimo nella galleria newyorkese: il denaro raccolto andrà a un'organizzazione benefica a che "sta collaborando con il Ministero della Salute ucraino e altri gruppi nella regione per fornire l'assistenza medica richiesta, dai concentratori di ossigeno ai medicinali per terapia intensiva, mentre si prepara a offrire aiuti a lungo termine alle persone sfollate o colpiti dalla guerra".