Marcello Mastroianni e il sogno di Cinecittà protagonisti stasera su Rai2

Una serata dedicata al cinema: stasera su Rai2 dalle 21:20 vanno in onda due documentari dedicati a Marcello Mastroianni e al sogno rappresentato da Cinecittà.

Marcello Mastroianni e Cinecittà saranno i grandi protagonisti stasera Rai2 dalle 21:20. Un appuntamento targato Rai Documentari che propone due opere di Emmanuelle Nobécourt andate in onda originariamente sul canale Arte France.

Marcello Mastroianni
Marcello Mastroianni

Marcello Mastroianni. L'italiano ideale, a 25 anni dalla sua scomparsa, è la dedica che Rai Documentari fa a Mastroianni. Una serata speciale con un documentario che ne ripercorre la vita e la carriera in una sorta di "autobiografia immaginaria" raccontata dallo stesso attore attraverso le numerose interviste rilasciate nel corso del tempo.
Grazie inoltre alle testimonianze della figlia Barbara e di colleghi tra i quali Marina Vlady, Jean Sorel, Sandrine Bonnaire e Alessandro Gassmann, il documentario delinea il ritratto del più famoso attore italiano di sempre, cercando di risolvere il mistero dell'indefinibile e incantevole "stile all'italiana" che ha fatto di Marcello Mastroianni il "Cinema" per antonomasia.

"Era di quel genere di attori che non fanno le cose ma portano tutto a sé, lui non faceva, lui era" racconta di Mastroianni la regista Francesca Archibugi. Unico nello stile e nel portamento, ha da sempre rappresentato non solo l'attore italiano per eccellenza, ma anche un mito di eleganza e carisma intramontabile. Nel corso della sua carriera, ha impersonificato nei suoi diversi ruoli ogni singolo aspetto del tipico maschio italiano della sua epoca. Non solo è diventato l'attore cult dei migliori registi nostrani, ma è stato anche l'attore cinematografico italiano più famoso e ricercato nel mondo.

A seguire, Cinecittà. La fabbrica dei sogni, una produzione Palomar con Rai Documentari e Luce Cinecittà, che, attraverso preziose testimonianze d'archivio e di personaggi che ne hanno costruito la leggenda, porta sullo schermo tutte le contraddizioni storiche del nostro Paese passando attraverso le luci degli studi televisivi più iconici di sempre.
Dalla sua inaugurazione nel 1937 agli anni Sessanta, da Scipione l'africano a La dolce vita, Cinecittà è stata un vero laboratorio politico. Sfuggendo al controllo fascista e grazie ai capitali americani del Piano Marshall, Cinecittà, ribattezzata "Hollywood sul Tevere", e l'Italia intera videro una miracolosa rinascita.

Anita Ekberg e Fellini sul set de La dolce vita
Anita Ekberg e Fellini sul set de La dolce vita

Gli studi sono così passati da strumento di propaganda a fulcro simbolico dell'intera società italiana, nonché teatro della sua rappresentazione. Trasformata in un immenso set cinematografico, la Città Eterna vantava un cast eccezionale: da Ava Gardner a Charlton Heston, da Humphrey Bogart ed Elizabeth Taylor fino a Kirk Douglas, le star di Hollywood non seppero resistere all'antica bellezza e all'atmosfera festosa che elettrizzava le notti romane. Un ambiente effervescente e cosmopolita, che sanciva la rinascita dell'Italia e che verrà immortalato a Cinecittà da un regista in particolare: fu nell'enorme Teatro 5, infatti, che Federico Fellini nel 1959 iniziò a girare l'opera che sarebbe diventata molto più di un cult, un vero e proprio mito.
Cinecittà diede vita a un fenomeno che Fellini, cogliendone l'essenza, denominò: "La Dolce Vita". Cinecittà è stata il teatro di un cinema nuovo, capace di rappresentare la realtà dell'Italia e diventare uno dei principali ambasciatori del Paese nel mondo.