Killers of the Flower Moon: Jack Fisk curerà la scenografia

La scenografia di Killers of the Flower Moon sarà curata da Jack Fisk che, in passato, ha lavorato soprattutto per David Lynch e Terrence Malick

Killers of the Flower Moon ha ufficializzato un nuovo pezzo da novanta! La scenografia del nuovo film di Martin Scorsese, infatti, sarà curata da Jack Fisk che, in passato, ha lavorato soprattutto per David Lynch e Terrence Malick.

Una foto di Jack Fisk
Una foto di Jack Fisk

La notizia è stata confermata da Apple a Indiewire. Dopo aver ufficializzato il ritorno di Rodrigo Prieto alla collaborazione con Martin Scorsese, Killers of the Flower Moon assolda anche Jack Fisk come scenografo del nuovo film con Leonardo DiCaprio. In passato, Fisk ha lavorato per David Lynch, Terrence Malick, Paul Thomas Anderson e Stanley Donen ed è stato nominato agli Oscar per Il petroliere e Revenant - Redivivo. Killers of the Flower Moon rappresenterà il ritorno al lavoro di Jack Fisk dopo Song to Song, diretto da Malick nel 2017.

Basato sul saggio di David Grann, Killers of the Flower Moon racconta la storia dell'investigazione FBI relativa ai numerosi omicidi nella nazione Osage per ottenere il controllo sulle terre ricche di petrolio. Leonardo DiCaprio interpreterà il ruolo di Ernest Burkhart, uno dei principali sospettati. Jesse Plemons vestirà i panni di un agente FBI, mentre a Robert De Niro toccherà interpretare uno dei rancher coinvolti nel fatto. Altri personaggi saranno interpretati da Tantoo Cardinal, Cara Jade Myers, JaNae Collins, William Belleau, Louis Cancelmi, Jason Isbell e Sturgill Simpson.

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Il film sarà prodotto da Apple e distribuito globalmente da Paramount Pictures. Lo scorso febbraio, Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio hanno avuto modo di confrontarsi con alcuni leader Osage su quanto raccontato nel loro nuovo progetto. Jack Fisk non è nuovo alla costruzione di edifici dal nulla. A proposito de Il petroliere, lo scenografo aveva dichiarato a Criterion:

"Correvamo per il deserto a creare edifici dal nulla. Il progetto è stato molto divertente e io e Paul Thomas Anderson abbiamo condiviso tutto fin dall'inizio. Ci si sente a metà tra Dio e un bambino, è davvero molto divertente!".