John Belushi: la vedova ricorda l’attore scomparso: "Era un femminista"

Judy Belushi-Pisano, vedova di John Belushi, ha ricordato il celebre attore comico durante una conversazione online svelando che era femminista e si batteva per i diritti delle donne.

Un bel ritratto di John Belushi
Un bel ritratto di John Belushi

Judy Belushi-Pisano, vedova di John Belushi, ha ricordato il celebre attore comico durante una conversazione online, organizzata in occasione del debutto di un nuovo documentario su di lui, che andrà in onda su Showtime il 22 novembre. Pisano è stata la moglie di Belushi dal 1976 al 1982, e ha svelato che l'immagine del marito non corrispondeva al vero rivelandone la visione femminista:

"John si batteva per le donne prima ancora che lo facessi io. Veniva da quel mondo di sessismo sistemico, ma ne era consapevole e cercava di aggirarlo. Ai tempi di Second City [nota compagnia di improvvisazione teatrale a Chicago, n.d.r.] era noto come quello a cui ti rivolgevi per fare scene con le donne. Andava molto d'accordo con Gilda Radner."

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The Blues Brothers: una scena con Dan Aycroyd e John Belushi
The Blues Brothers: una scena con Dan Aycroyd e John Belushi

Una dichiarazione per certi versi sorprendente, dato che negli anni di Saturday Night Live, di cui John Belushi fu uno dei primi protagonisti, lui aveva la fama di uno che non dava il massimo negli sketch scritti da donne, perché secondo lui non facevano ridere. Judy Belushi-Pisano ha evocato anche quel periodo, accostandolo a un noto film in cui recita il marito:

"Era un gruppo di ragazzi, avevano quell'età lì e lo humour era senz'altro un po' spinto a tratti, ma non era il tipo di atmosfera di cui parliamo da alcuni anni e che deve cessare di esistere. D'altro canto, Animal House era un po' al limite. Rimandava agli anni Sessanta, non è un'immagine del periodo in cui è stato girato." Quel film, uscito nel 1978, fu il debutto cinematografico di Belushi, che recitò in altre sei pellicole, tra cui il cult The Blues Brothers, prima della morte per overdose nel 1982. Ironia della sorte, prima di lasciare il cast di Saturday Night Live, aveva partecipato a un malinconico sketch filmato dove lui, ultimo rimasto in vita, visita le tombe dei colleghi.