Hammamet: l'ultima amante di Bettino Craxi su Pierfrancesco Favino e il film: "Non ce l'ho fatta"

L'ultima amante di Bettino Craxi, Patrizia Caselli, si è espressa su Pierfrancesco Favino e su Hammamet, un film del 2020 diretto da Gianni Amelio.

Patrizia Caselli, autrice ed ex conduttrice tv, nonché ultima amante di Bettino Craxi, in un'intervista esclusiva rilasciata per il settimanale Oggi, ha rivelato di non essere riuscita ad andare al cinema per vedere Hammamet con Pierfrancesco Favino: "Non me la sono sentita, non ho ancora il distacco giusto per godermi lo spettacolo."

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Hammamet: Pierfrancesco Favino sul set

La Caselli ha spiegato perché non ha voluto vedere il film diretto da Gianni D'Amelio: "Non credo di sentirmela. Pensi che, per vie traverse, ho avuto la sceneggiatura, che mi dicono preziosissima, e non l'ho mai neppure sfogliata. La sola idea di trovarci il suo nome, tra le righe, mi paralizzava."

"Mi sono capitate sotto gli occhi le foto di una scena, e fanno impressione: Pierfrancesco Favino è, mi passi l'aggettivo adolescenziale, 'supersomigliante'. Non vorrei, però, che il film si riducesse a questa specie di clonazione." Ha continuato l'ex conduttrice tv. "Non ho visto neanche il trailer. Ripeto: so che sono passati 20 anni, e che il tempo di solito è galantuomo, ma non ho ancora il distacco giusto per godermi quello spettacolo. Mi auto-proteggo".

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Hammamet: Pierfrancesco Favino in una scena sul set

Patrizia Caselli, sempre a proposito del film, ha dichiarato: "Il racconto degli anni di Hammamet senza la mia voce o la mia versione è quasi per forza un racconto zoppo, mutilato: c'ero io, e spesso da sola, lì con Craxi, negli ospedali, al telefono con Arafat o a vedere dalla spiaggia gli aerei carichi di amici o presunti nemici che, come diceva lui, 'facevano il giro dell'Ulanda', con mille scali, per atterrare da noi senza essere notati o segnalati. Ma io sono contenta di non esser stata coinvolta nel film: in fondo mi hanno tutelato, non ero pronta a parlare di quella storia, perché per me non è ancora diventata una storia: resta una ferita!".