Ghost Whisperer, la foto della bambina nella sigla usata per il festival sull'eros in Italia: è polemica

L'immagine della bambina vestita di api dei titoli di testa di Ghost Whisperer è stata utilizzata da un festival dell'eros a Verona per scopi promozionali e l'illustratrice Maggie Taylor si è arrabbiata.

Maggie Taylor denuncia su Facebook Il Festival della Bellezza di Verona: l'artista ha saputo che gli organizzatori stanno usando sui poster i suoi lavori, compresa l'immagine della bambina vestita di api che compariva nella sigla della serie Ghost Whisperer.

A fan of my work just alerted me that a festival in Verona, Italy, is illegally using several of my images for their...

Pubblicato da Maggie Taylor su Martedì 8 settembre 2020

Maggie Taylor è un'illustratrice che lavora sulle immagini digitali: originaria di Cleveland, ha esposto i suoi lavori nelle maggiori gallerie americane ed europee. Oggi l'artista ha denunciato un fatto increscioso: Il festival della Bellezza di Verona sta usando illegalmente alcuni dei suoi lavori. La Taylor è particolarmente arrabbiata perché una di queste raffigura una minorenne ed il Festival è un evento dedicato all'eros. "Un fan del mio lavoro mi ha appena avvisato che un festival a Verona, in Italia, utilizza illegalmente molte delle mie immagini per i loro poster e il loro sito web. Si tratta di un festival sull'eros e la bellezza e stanno usando la mia immagine "Ragazza con un vestito da ape" di una ragazza minorenne". Questa foto veniva usata anche nella sigla di Ghost Whisperer, la serie televisiva con Jennifer Love Hewitt

La denuncia dell'artista prosegue: "La maggior parte degli ospiti del festival sono uomini. Se qualcuno conosce un media che potrebbe voler scrivere una storia su questo, per favore mi contatti. È disgustoso ed è una violazione del copyright! Si chiama Festival della Bellezza e le usano su Facebook e Instagram oltre che sul proprio sito e sui propri prodotti!", nei commenti ci sono molti utenti italiani che si scusano con l'artista per la violazione e l'uso non appropriato delle immagini.