Felicity Huffman condannata a 14 giorni di carcere per lo scandalo dei college

L'attrice Felicity Huffman è stata condannata a 14 giorni da trascorrere in carcere a causa dello scandalo delle ammissioni ai college.

Felicity Huffman è stata condannata a 14 giorni di carcere, 250 ore di servizi sociali e una multa di 30.000 dollari a causa dello scandalo dei college.
L'attrice, accompagnata dal marito William H. Macy e dal suo avvocato Martin Murphy, ha ascoltato la sentenza pronunciata dal giudice Indira Talwani accettando la decisione senza fare appello.

Il 25 ottobre Felicity Huffman dovrà presentarsi alle autorità per iniziare a scontare la sentenza legata al caso delle tangenti pagate da molte celebrità e genitori abbienti per assicurare ai loro figli l'ammissione alle università più prestigiose ed esclusive degli Stati Uniti.
L'attrice ha dichiarato: "Accetto la decisione della corte presa oggi senza riserve. Sono sempre stata preparata ad accettare qualsiasi punizione che avrebbe imposto il giudice Talwani. Ho infranto la legge. L'ho ammesso e mi sono dichiarata colpevole di questo crimine. Non ci sono scuse o giustificazioni per le mie azioni. Punto".

Felicity Huffman in una scena dell'episodio You Must Meet My Wife di Desperate Housewives
Felicity Huffman in una scena dell'episodio You Must Meet My Wife di Desperate Housewives

In tribunale Felicity ha spiegato: "Sono profondamente dispiaciuta nei confronti degli studenti, dei genitori, dei college e delle università che hanno subito delle profonde conseguenze a causa delle mie azioni". Dopo essersi scusata con il marito e le figlie per quanto accaduto aveva aggiunto: "Meriterò qualsiasi punizione deciderete di darmi".

Felicity aveva pagato 15.000 dollari per far accettare la sua figlia maggiore in una prestigiosa università e, dopo essersi dichiarata colpevole, ha presentato al giudice delle lettere - tra cui quella della sua collega Eva Longoria e del creatore di Desperate Housewives Marc Cherry - per dimostrare che il crimine è stato un caso isolato, scrivendo poi in una lettera: "Onestamente non mi preoccupavo, e non lo faccio nemmeno ora, del fatto che mia figlia vada oppure no in un college prestigioso. Volevo semplicemente che avesse una possibilità nell'essere considerata per un programma in cui il suo talento nella recitazione fosse un fattore determinante".

Dopo la sentenza Huffman ha aggiunto: "Vorrei ancora chiedere scusa a mia figlia, mio marito, la mia famiglia e la comunità dell'educazione per le mie azioni. E voglio in particolare chiedere scusa agli studenti che lavorano duramente ogni giorno per essere ammessi al college, e ai loro genitori che compiono incredibili sacrifici per sostenere i loro figli. Negli ultimi sei mesi ho imparato molto sui miei difetti come persona. Ora il mio obiettivo è scontare la mia condanna che mi ha dato la corte. Non vedo l'ora di essere impegnata nelle mie ore di servizi sociali e avere un impatto positivo sulla mia comunità. Progetto inoltre di continuare a contribuire non appena posso dopo aver completato le ore che mi hanno assegnato. Posso promettervi che nei prossimi mesi e anni cercherò di vivere una vita più onesta, essere un modello migliore per le mie figlie e la mia famiglia e continuare a contribuire con il mio tempo e le mie energia non appena ci sia bisogno di me. La mia speranza è che ora la mia famiglia, i miei amici e la mia comunità possano perdonarmi per le mie azioni".