Euphoria 3, Hunter Schafer favorevole a un salto temporale: "Jules ha avuto una vita dura finora"

L'interprete di Jules ha espresso il desiderio di vedere finalmente in pace il personaggio

Euphoria 3, Hunter Schafer favorevole a un salto temporale: 'Jules ha avuto una vita dura finora'

Potrebbe volerci un po' di tempo prima che il pubblico veda una terza stagione di Euphoria, Hunter Schafer ha recentemente ammesso di sperare che la serie rifletta un po' questa situazione di stallo.

Il ritardo nella produzione della Stagione 3 è dovuto in parte al fatto che i produttori non hanno ancora deciso quale strada intraprendere. A quanto pare, c'erano diverse opzioni, tra cui una che prevedeva un salto temporale di cinque anni. L'idea del salto temporale aiuterebbe a rendere i personaggi più in linea con l'età degli attori che li interpretano, oltre a cambiare radicalmente la dinamica, considerando che la serie è incentrata su dei liceali. Cinque anni li porterebbero alla fine di un'esperienza universitaria di quattro anni.

Hunter Schafer non ha confermato le voci sul possibile salto temporale, ma ha detto di comprenderne l'attrattiva, anche perché potrebbero tornare al mondo oscuro della serie senza lasciare che il suo personaggio abbia vissuto una vita liceale totalmente priva di gioia e autodistruttiva.

"Le ultime due stagioni sono state piuttosto dure per Jules", ha detto Schafer a Variety quando le hanno riferito dell'idea del salto temporale. "Quindi spero solo che sia riuscita a rilassarsi e a essere una normale adolescente".

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Euphoria: Hunter Schafer protagonista di una scena della serie

Hunter Schafer e il rifiuto dei ruoli trans

Parlando della sua carriera, Schafer ha rivelato di aver rifiutato tantissimi ruoli trans: "Mi hanno offerto tonnellate di ruoli trans e io non voglio farli. Non voglio parlarne. Si tratta di un privilegio, ma è una scelta intenzionale".

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L'attrice ha sottolineato che prova un senso di responsabilità nel rappresentare le persone transgender, ma questo le causa anche dei problemi: "Sarei etichettata sempre come 'Attrice transessuale' prima di ogni articolo. Mi ci è voluto un po' per capirlo e inoltre per imparare che non voglio essere ridotta a quello, e lo trovo, alla fine, umiliante per me e per quello che voglio fare".