Eric Clapton: "Non suonerò dove è richiesto il Green Pass", è polemica

"Mi riservo il diritto di annullare lo spettacolo dove è richiesto il Green Pass", ha scritto Eric Clapton a proposito dell'obbligo di verifica dell'avvenuta vaccinazione imposto da Boris Johnson.

Eric Clapton mercoledì 21 luglio ha dichiarato che non si esibirà dal vivo dove verrà richiesto il Green Pass, o l'obbligo di verifica dell'avvenuta vaccinazione, sfidando così l'ordine del primo ministro britannico Boris Johnson sui grandi raduni al chiuso.

La Gran Bretagna, dove la variante delta del COVID-19 ha fatto schizzare i contagi a numeri a dir pochi terrificanti, questa settimana ha allentato le restrizioni sul coronavirus. Ma Johnson ha affermato che i locali notturni e le sale da concerto devono richiedere la verifica del passaporto vaccinale.

"Dopo l'annuncio di lunedì 19 luglio 2021 del Primo Ministro, mi sento in dovere di fare un annuncio tutto mio", ha scritto il cantante di "Tears in Heaven" su Telegram. "Vorrei dire che non mi esibirò su nessun palco dove è presente un pubblico discriminato. A meno che non sia prevista la partecipazione di tutte le persone, mi riservo il diritto di annullare lo spettacolo".

Clapton si esibirà in un tour autunnale negli Stati Uniti, visitando Texas, Louisiana e Florida. Il famoso chitarrista, 76 anni, si era già precedentemente opposto a lockdown e vaccini, dopo aver ricevuto due dosi di AstraZeneca, subendo effetti collaterali "disastrosi" per settimane.

A proposito della sua controversa dichiarazione, che ha suscitato non poche polemiche online, un utente ha scritto su Twitter: "A tutti quelli che dicono che è irresponsabile: ha fatto il vaccino contro il covid e ha avuto gravi effetti collaterali. Sta parlando per esperienza, non a vanvera. Nessuno dovrebbe essere spinto a farsi vaccinare perché non tutti ne hanno bisogno."