Coronavirus, Tzi Ma, star di Mulan e vittima di razzismo, lancia la campagna #WashTheHate

Tzi Ma, nel cast del film Mulan, ha svelato di essere stato vittima di un attacco razzista legato al Coronavirus, motivo alla base della campagna #WashTheHate.

Tzi Ma, attore prossimamente nel cast di Mulan, ha svelato di essere stato vittima di un attacco razzista causato dalla complicata situazione sanitaria legata al Coronavirus in corso in tutto il mondo.
Ad alimentare rancore e odio sembra siano inoltre le parole del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che continua a fare riferimento al COVID-19 usando l'espressione "virus cinese".

Tzi Ma ha ora raccontato che stava facendo la spesa in un negozio della catena Whole Foods a Pasadena, in California, quando una macchina si è avvicinata a lui mentre stava per entrare: "Il guidatore ha abbassato il finestrino e ha detto 'Dovresti essere messo in quarantena' e poi se ne è andato". L'attore ha proseguito il suo racconto dicendo che è rimasto per alcuni secondi senza parole e ha iniziato a rispondere urlando solo quando l'uomo si era allontanato: "Era come se avessi perso il controllo su me stesso ed ero sconvolto. Ho avuto una reazione emotiva, ha avuto degli effetti sulla mia psiche".

Ma è di origine asiatica-americana e non è la prima persona che ha testimoniato di aver subito degli attacchi razzisti da quando si è diffuso in tutto il mondo il virus e, con altre celebrità, ha lanciato l'iniziativa #WashTheHate (#LavaLOdio) sui social media.
L'attore ha spiegato che i membri della comunità asiatica devono prestare molta attenzione: "Penso che tutti abbiamo bisogno di essere un po' più consapevoli di ciò che ci circonda, tenete gli occhi e le orecchie aperte".
Ma ha poi ribadito: "Il razzismo ferma il virus? Non credo. Ci rende immuni? Non credo? Con questo tipo di odio saremo malati perché non può fare in nessun modo del bene".

Ma, Celia Au, Ludi Lin e Osric Chau hanno condiviso sui social un video in cui si lavano le mani per 20 secondi mentre condividono una storia personale legata al modo in cui il virus ha avuto un effetto sulle loro vite.

Au ha dichiarato: "Penso sia arrivato il momento di unire le forze e non essere razzisti. Come combatteremo questa malattia insieme quando siamo tutti segregati e classificandoci a vicenda?".

Daniel Dae Kim, rivelando di essere risultato positivo al Coronavirus, aveva dichiarato poche ore prima: "Per favore smettiamo i pregiudizi e la violenza senza senso contro le persone asiatiche. Picchiare a caso gli anziani, alle volte senza tetto, asiatici americani è un atto codardo, spezza il cuore e non ha scuse. Sì sono asiatico e sì, ho il coronavirus, ma non l'ho preso in Cina. Sono stato contagiato in America, a New York".