Cannes 2019: Mektoub, My Love: Intermezzo di Abdellatif Kechiche in concorso?

Pare che Mektoub, My Love: Intermezzo di Abdellatif Kechiche sia stato inserito tra i film in concorso all'ultimo festival di Cannes.

Per il momento è solo un rumor ma pare che Mektoub, My Love: Intermezzo sia in concorso al festival di Cannes 2019. Il film è il seguito della 'suite' cinematografica di Abdellatif Kechiche iniziata con Mektoub, My Love: Canto Uno presentato due anni fa alla Mostra del cinema di Venezia.

Secondo quanto riportato da fonti d'Oltralpe, pare che i selezionatori abbiano visto un montaggio in via di definizione non più tardi di martedì scorso e che ora il regista stia lavorando di lima per cercare di portarlo ad una durata accettabile che non sfori le tre ore. La versione visionata, infatti, sarebbe lunga ben 4 ore abbondanti e questo potrebbe essere un problema non da poco.

Mektoub, My Love: Canto Uno, Shain Boumedine in un momento del film
Mektoub, My Love: Canto Uno, Shain Boumedine in un momento del film

Nonostante da parte del comitato della Croisette non sia arrivata nessuna conferma ufficiale che Mektoub, My Love: Intermezzo sia in gara per la Palma d'oro in un concorso che vede tra gli altri Pedro Almodovar, Jim Jarmush, Terrence Malick, Marco Bellocchio, Dolan e i Dardenne, pare che la presenza dell'opera di Abdellatif Kechiche sia praticamente certa. Se così fosse, sarebbe la seconda volta a Cannes per il regista, già vincitore della Palma d'oro con il discusso La vita di Adele nel 2013, ma habitué della kermesse veneziana dove è stato presentato il suo film d'esordio, Tutta colpa di Voltaire, e per ben tre volte era in lizza per il Leone d'oro con Cous Cous, per il quale ha ricevuto il Gran premio speciale della giuria, Venere nera e Mektoub, My Love: Canto Uno.

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La vie d'Adele: Léa Seydoux, Abdellatif Kechiche e Adèle Exarchopoulos a Cannes 2013
La vie d'Adele: Léa Seydoux, Abdellatif Kechiche e Adèle Exarchopoulos a Cannes 2013

Mektoub, My Love: Intermezzo dovrebbe continuare le vicende umane e sentimentali su un gruppo di francesi di origine tunisina a partire da metà degli anni Novanta in poi. Una sorta di diario amoroso o romanzo di formazione in cui il regista esplora con il suo stile inconfondibile dubbi, sogni e futuro di una generazione.