Brittany Murphy, la strana morte dell'attrice: la muffa killer e altri misteri

Brittany Murphy è morta a soli 32 anni, la sua fine ha dato il via ad una serie di domande che ancora oggi non hanno trovato risposte.

La morte di Brittany Murphy ricordata come una delle più misteriose e discusse di Hollywood. L'attrice aveva 32 anni quando fu ricoverata d'urgenza e morì in ospedale per cause che nel corso degli anni hanno trovato diverse spiegazioni, tanto che molti hanno paragonato il caso Murphy a quello del presunto suicidio di Marilyn Monroe.

Brittany aveva esordito nella serie Un professore alle elementari, ma la svolta al cinema arrivò con il ruolo di Tai Frasier in Ragazze a Beverly Hills nel 1995. Negli anni 2000 affiancò Michael Douglas in Don't Say a Word ed Eminem in 8 Mile. Prima di morire aveva interpretato il film Something Wicked, che uscì postumo nell'aprile del 2014.

Brittany Murphy, la causa di morte ufficiale

Brittany Murphy in una scena del film Tutte le ex del mio ragazzo
Brittany Murphy in una scena del film Tutte le ex del mio ragazzo

Il 20 dicembre del 2009 alle 8.00 del mattino i Vigili del Fuoco furono chiamati per un'emergenza medica a casa di Brittany Murphy. L'attrice era collassata nel bagno dell'appartamento in cui viveva con lo sceneggiatore Simon Monjack che aveva sposato due anni prima. I pompieri tentarono di rianimarla prima di trasferirla al Cedars-Sinai Medical Center, dove mori alle 10:04 per un arresto cardiaco.
Il giorno dopo la sua morte fu eseguita l'autopsia. Il 4 febbraio del 2010 il coroner dichiarò che la causa di morte di Brittany Murphy era da attribuirsi alla polmonite. Il certificato inoltre indicava l'Anemia sideropenica e l'intossicazione da numerosi farmaci come cause secondarie del decesso. Il 25 febbraio del 2010, il medico legale pubblicò un rapporto in cui affermava che Brittany Murphy stava prendendo numerosi farmaci sia da banco che dietro prescrizione medica. L'attrice, scrisse il coroner, probabilmente stava provando a curarsi un'infezione alle vie respiratorie.

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Il caso Julia Davis e la testimonianza di Brittany Murphy

L'attrice Brittany Murphy in una foto promozionale
L'attrice Brittany Murphy in una foto promozionale

Alcune speculazioni sulla morte di Brittany Murphy sono legate al caso Julia Davis impiegata del Dipartimento della sicurezza interna degli Stati Uniti d'America in qualità di Whistleblower, ovvero di segnalatore di comportamenti illeciti dell'organizzazione. Julia aveva denunciato il Dipartimento e per questo motivo fu oggetto di numerose rappresaglie. L'appartamento di Julia fu perquisito per circa 90 minuti, e il raid fu ripreso da un vicino di casa, un giovane di 25 anni che fu trovato morto qualche giorno dopo. In questo procedimento Brittany Murphy era testimone a favore della Davis, e come rivalsa il Governo provò a rimpatriare il marito Simon Monjack. Brittany e Simon erano convinti di avere i telefoni sotto controllo e di essere sorvegliati. La presenza dei Servizi Segreti e della Sicurezza Interna ha spinto qualcuno a paragonare la misteriosa morte di Brittany a quella di Marilyn Monroe.

La morte del marito Simon Monjack

Brittany Murphy Simon Monjack
Brittany Murphy con suo marito Simon Monjack

Il 23 maggio del 2010, Simon Monjack, che Brittany aveva sposato il 12 aprile del 2007, fu trovato morto nello stesso appartamento nel quale, sei mesi prima,era morta Brittany Murphy. Fonti vicine alle forze dell'ordine affermarono che il dipartimento dei Vigili del Fuoco di Los Angeles era stato chiamato per un'emergenza medica dopo che la madre di Murphy, Sharon, aveva trovato Monjack privo di sensi nella camera da letto principale intorno alle 21:20. Monjack fu dichiarato morto alle 21:45. Secondo il rapporto del coroner, le cause della morte di Monjack erano molto simili a quelle della moglie: polmonite acuta e anemia grave. Simon Monjack era stato denunciato in passato per truffa ed accusato di frode con carta di credito, nel 2007 aveva passato nove giorni in prigione perché il suo visto per gli Stati Uniti era scaduto.

La muffa killer

Simon Monjack Madre Brittany Murphy
Simon Monjack con Sharon, la madre di Brittany Murphy

il Dipartimento della Salute della contea di Los Angeles aveva considerato la presenza di muffa tossica nell'appartamento di Brittany e Simon come possibile causa della morte, ma l'ipotesi fu scartata dal Coroner, che dichiarò che "non c'erano indicatori" che potevano suggerire la presenza di una muffa killer nell'appartamento.

La madre della Murphy, Sharon - che all'epoca viveva con la coppia - disse che l'ipotesi della muffa era assurde e che il Dipartimento Sanitario non aveva mai ispezionato la casa. Qualche tempo dopo Sharon cambiò idea e affermò che una muffa tossica aveva ucciso sua figlia e suo genero, e denunciò gli avvocati che l'avevano rappresentata in una causa precedente contro i costruttori della casa dove sua figlia e il genero erano morti.

L'indagine del padre di Brittany: fu avvelenamento?

Brittany Murphy Padre Angelo Bertolotti
Brittany Murphy con suo padre Angelo Bertolotti

L'11 gennaio del 2012, il padre di Brittany Murphy, Angelo Bertolotti, fece domanda alla Corte Superiore della California affinché imponesse all'ufficio del Coroner della contea di Los Angeles di consegnargli dei campioni dei capelli di sua figlia per poter produrre delle prove indipendenti. La causa fu respinta il 19 luglio del 2012, dopo che Bertolotti non aveva partecipato a due audizioni.

Nel novembre del 2013, Angelo Bertolotti affermò che un rapporto tossicologico indipendente avvalorò l'ipotesi di un avvelenamento dimostrando un'altissima concentrazione di antimorio e bario sui capelli di Brittany. Angelo Bertolotti ha sempre puntato il dito contro la moglie Sharon sostenendo che la donne fosse l'unica a trarre un beneficio economico dalla morte della coppia. Sharon nel luglio del 2011 ha venduto la casa di Brittany e Simon per due milioni e settecentomila dollari.