Addio, Valeria Moriconi

L'attrice, una delle figure più importanti del teatro italiano, si è spenta a Jesi dopo una lunga malattia.

Si è spenta ieri per nella sua casa di Jesi l'attrice Valeria Moriconi, una delle figure più importanti del teatro italiano. Nata a Jesi nel 1932, l'attrice aveva debuttato al cinema nel '54 con il dramma musicale Napoli è sempre Napoli, per la regia di Armando Fizzarotti, ha girato 35 film tra cui si ricordano Gli innamorati Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo di Mauro Bolognini, Miseria e nobilitàdi Mario Mattoli accanto a Totò, Le cameriere di Carlo Ludovico Bragaglia, Un giorno da leoni di Nanni Loy, A cavallo della tigre di Luigi Comencini, e Le soldatesse, per il quale aveva vinto la Grolla d'Oro.
Nonostante i numerosi riconoscimenti ottenuti con il cinema, il debutto teatrale con Eduardo De Filippo - che nel '57 la volle come protagonista del suo De Pretore Vincenzo - le fece intuire che il suo posto era sul palcoscenico, ed a tal proposito l'incontro con il regista Franco Enriquez agli inizi degli anni '60, le fu decisivo.
Enriquez, scomparso nel 1980, fu compagno di vita della Moriconi e ne fece la prima attrice della Compagnia dei Quattro, assieme a grandi personalità del teatro come Mario Scaccia e Glauco Mauri con i quali portò in scena, tra l'altro, Il rinoceronte di Lionesco, Edoardo II di Brecht-Marlowe e La dame di Chez Maxim di Feyodeau. Lo scorso inverno la Moriconi - che era stata anche direttrice dello Stabile delle Marche - avrebbe dovuto portare in tournée Gli spettri di Ibsen, ma era stata costretta a rinunciare proprio per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute.