Boris arriva sul grande schermo!

Il pesciolino rosso nuoterà nelle grandi acque cinematografiche il prossimo anno: stavolta è lo scintillante mondo del cinema a venir preso in giro.

Dopo aver conquistato il pubblico televisivo, la fuoriserie italiana si appresta a far sbellicare anche quello delle sale cinematografiche: il film di Boris è nel pieno della produzione e il pesciolino rosso, portafortuna della serie, si appresta a diventare una star del grande cinema. Il produttore Lorenzo Mieli della Wilder dichiara "Sì, il film si farà e nel cast ci saranno gli attori della serie televisiva. E la storia questa volta orbiterà anche intorno al mondo del cinema", ma Mieli preferisce non svelare dettagli della trama; per il momento si sa soltanto che nel cast ci saranno gli stessi attori della serie, con delle aggiunte scelte appositamente per il nuovo progetto.

La sceneggiatura è nelle mani di Mattia Torre, Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico, che firmano anche la serie tv, ma così come il produttore, anche loro non si sbottonano troppo e rispondono alle domande con la consueta ironia: "Boris diventa film? Sì, forse. A settembre il primo ciak? Magari. Noi siamo segregati dentro un ufficio senza finestre, sappiamo poco...". Pietro Sermonti, che nella serie interpreta Stanis, è entusiasta del progetto e pronto all'azione "conto di far parte del cast: se non mi chiamano mi incateno".

Le riprese cominceranno a Settembre e nell'attesa possiamo goderci la terza stagione dello show che è cominciata il 1 Marzo su Fx, stagione che sembra già essere proiettata sulla dimensione del grande schermo, così come conferma Francesco Pannofino "È vero, questa terza serie è già un gran bel filmone in 14 puntate. La definisco Boris-Il capolavoro: un racconto satirico, intelligente, di certe assurdità che accadono nel mondo degli attori, della tv". Pannofino interpreta un regista alle prese con una "una scalcinata troupe che passa dalla telenovela strappalacrime al dramma ospedaliero Medical Dimension: mi si chiede di fare una regia rivoluzionaria, di osare, ma chissà come va a finire". Vendruscolo aggiunge che "questa terza stagione di Boris è più profonda. Parliamo di quelli che comandano, che decidono nella rete tv. Raccontiamo le strategie di una tv che cerca di trasformarsi. Ora a René si chiede di fare l'americano. Chissà se ci riuscirà...". Noi pensiamo di sì.