Addio, Natasha Richardson

Lunedì scorso l'attrice era rimasta coinvolta in un incidente mentre si trovava su una pista da sci in Canada, e le era stato riscontrato un grave trauma cranico. Dopo aver constatato che per lei non c'era più niente da fare, è stato deciso di spegnere i macchinari che la tenevano in vita. Durante la sua carriera la Richardson è stata attrice di teatro, oltre che di cinema e televisione.

A tre giorni dal tragico incidente nel quale è rimasta coinvolta, si spegne la stella di Natasha Richardson, l'attrice inglese celebre per essere stata una valida interprete teatrale, oltre che cinematografica e televisiva. Dal giorno dell'incidente, avvenuto mentre la Richardson mentre si trovava su una pista da sci in Canada, le notizie sulle sue condizioni si erano susseguite senza sosta, in attesa di conferme ufficiali. Sembra che subito dopo la caduta, l'attrice avesse sottovalutato le sue condizioni di salute, che successivamente si erano aggravate fino a quando si era reso necessario il ricovero in un ospedale canadese. In seguito la Richardson era stata trasportata a New York, dove i medici non avevano potuto far altro che constatare lo stato di morte cerebrale. Accanto a lei c'erano i suoi familiari, tra cui suo marito Liam Neeson, che ha prontamente lasciato il set canadese di Chloe per stare accanto a sua moglie. La notizia della morte dell'attrice è stata prima riferita da Liz Smith, la veterana "regina del gossip", e poi è stata confermata da fonti vicine ai familiari.

Nata a Londra nel '63, la Richardson era la figlia di Tony Richardson, regista e produttore, e dell'attrice Vanessa Redgrave, oltre che nipote degli attori sir Michael Redgrave e Rachel Kempson. Alla fine degli anni '60 iniziò a muovere i primi passi nel mondo del cinema con un piccolo ruolo proprio in un film diretto da suo padre, I seicento di Balaklava al quale ne seguì un altro nel poliziottesco La polizia incrimina, la legge assolve di Enzo G. Castellari, ma sarà solo negli anni '80, dopo aver frequentato una scuola di recitazione a Londra, che inizierà a imporsi seriamente come attrice. Dopo aver recitato al West Yorkshire Playhouse di Leeds, in Inghilterra, la Richardson debuttò ufficialmente nell'83 con Every Picture Tells a Story e successivamente con Ellis Island, una miniserie targata CBS. L'anno seguente fu tra gli interpreti de Il gabbiano di Cechov, nel West End, e allo stesso tempo partecipò a un episodio della serie televisiva Le avventure di Sherlock Holmes. La sua carriera proseguì quindi con acclamate interpretazioni teatrali, una delle quali le farà vincere un Tony Award nel 1998, ma anche sul grande schermo e in televisione con pellicole come Patty Hearst, di Paul Schrader, (con il quale tornò a lavorare nel '90 per il dramma Cortesie per gli ospiti) Gothic, di Ken Russell, L'ombra di mille soli, Un mese in campagna e Nell. E' proprio sul set del film di Michael Apted, che vede protagonista una straordinaria Jodie Foster, che la Richardson incontrò il suo secondo marito, Liam Neeson, che sposò nel '94, due anni dopo la fine del suo matrimonio con il regista Richard Fox.
Un matrimonio solido, quello tra la Richardson e l'attore irlandese, che a dispetto dei pettegolezzi è durato circa quindici anni, e dal quale sono nati due figli. Per una tragica ironia della sorte, in un'intervista di alcuni anni fa - poco prima che iniziasse le riprese di Follia - la Richardson aveva scherzato sul fatto di sentirsi molto fortunata perchè suo marito Liam è riuscito a scampare miracolosamente a numerosi pericoli e bizzarri incidenti.

Tra gli altri film interpretati dall'attrice prima dell'incidente, figurano le commedie Amici di letti e Un amore a 5 stelle, e drammi come La contessa bianca, nel quale ha affiancato sua madre Vanessa e sua zia Lynn Redgrave. Dopo il film di James Ivory, la Richardson è tornata a recitare accanto a sua madre e al ricchissimo cast di Un amore senza tempo di Lajos Koltai e nella teen-comedy Wild Child.