Il DVD di Restrepo - Inferno in Afghanistan

La guerra dal vivo, senza finzioni cinematografiche, nella quotidianità di un plotone impegnato in una pericolosissima valle in Afghanistan. Ora il film di Tim Hetherington (poi morto in Libia) e Sebastian Junger è uscito in una buona edizione DVD.

La guerra così com'è, nuda e cruda, dal vivo, senza invenzioni o spettacolarizzazioni cinematografiche, con tutti i suoi momenti drammatici, ma anche quelli di noia. E' soprattutto questo che propone Restrepo, ribattezzato in homevideo Restrepo - Inferno in Afghanistan, vincitore del premio del Grand Jury per la categoria documentari al Sundance Film Festival 2010. Il nome deriva da un avamposto, che a sua volta ha preso il nome da un medico militare morto in azione, dispiegato per 15 mesi nella Valle di Korengal, in Afghanistan, considerata il luogo più pericoloso del mondo. Si seguono via via le vicende quotidiane del piccolo plotone di soldati americani che ha occupato nel 2007 l'avamposto,

Ulteriore particolare importante, il film è scritto e diretto dal fotoreporter Tim Hetherington, morto qualche mese fa durante la guerra civile in Libia, e dal giornalista e scrittore Sebastian Junger. Ne è uscito un documentario crudo e realistico, dove emerge la vera personalità dei soldati, non di certo eroi e nemmeno innocenti pecorelle, ma nemmeno mostri insensibili. Insomma ragazzi trovatisi a vivere una quotidianità molto diversa dalla norma, ma comunque una quotidianità con i suoi riti, tra paura e noia, terrore e sacrificio.

Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, il DVD distribuito da CineHollywood è di buonissimo livello, nonostante le riprese ricordino per ovvi motivi quelle amatoriali. Ma se le camere di ripresa sono HD e si vede: il croma è vivido e vivace, il quadro è molto pulito e compatto, dotato anche di una buona definizione, soprattutto sui primi piani. Insomma un quadro che soddisfa ampiamente la visione. L'audio nel solo stereo non è invece il massimo per riprodurre in modo adeguato i momenti di guerra più movimentati. Non c'è la spazialità e il coinvolgimento tipico dei film bellici, comunque la traccia è molto pulita e consente sicuramente un ascolto preciso e senza sbavature. La traccia italiana non doppia quella originale: è una traduzione precisa delle interviste e dei commenti, mentre nei momenti live entrano i sottotitoli e si sente l'originale. Una scelta che ci è sembrata oculata.
Non ci sono extra, ma in questo tipo di prodotti è pienamente comprensibile. Però all'interno della confezione è presente un bel booklet di 16 pagine a cura di Ezio Savino nel quale, oltre a un ritratto dei due autori, vengono approfonditi alcuni temi dell'opera.