Brokeback Mountain: RaiDue fa dietrofront

In seguito alle numerose proteste, seguite alla messa in onda del film di Ang Lee, il direttore della seconda rete ha promesso che il film sarà trasmesso senza nessun taglio. E' mistero però, su chi abbia censurato le scene d'amore tra Jake Gyllenhaal e Heath Ledger.

Dopo le numerose polemiche che hanno fatto seguito alla recente messa in onda di Brokeback Mountain, il film diretto da Ang Lee nel 2005, che è stato pesantemente censurato, il direttore di RaiDue, Antonio Marano ha promesso che il film interpretato da Jake Gyllenhaal e Heath Ledger nei ruoli di due cowboy che vivono un'intensa storia d'amore, sarà mandato nuovamente in onda a breve, e stavolta senza censure di alcun tipo.
La scelta di tagliare le scene d'amore dei due protagonisti del film di Lee, aveva fatto infuriare numerose associazioni omosessuali, tra cui il Circolo Omosessuale Mario Mieli - che tra l'altro tre anni fa si battè per far ridimensionare il divieto ai minori imposto dalla commissione censura - l'Arcigay e Gaynet.
In una nota diffusa nei giorni scorsi, il Circolo Mieli aveva affermato che "Tagliando la scena del bacio e l'unisca scena di sesso, tra l'altro non esplicito, si è annullata la dimensione affettiva ed emotiva che il regista aveva portato sullo schermo con delicatezza e bellezza", e a questa dichiarazione ne erano seguite altrettante, giustamente indignate, di rappresentati della comunità LGBT come Franco Grillini.

A cercare di ridimensionare il vespaio di polemiche, è intervenuta Vladimir Luxuria, che ha detto di aver sentito Marano per chiedere spiegazioni sull'accaduto: "Mi sembravano troppo strani questi tagli, dopo che alcuni giorni prima era andato in onda anche Transamerica senza censure, e anche in seguito alla mia partecipazione all'Isola dei Famosi. Marano mi ha spiegato che i tagli non sono stati effettuati dalla rete, e che il film è arrivato a RaiDue già censurato, e per questa ragione si è preso l'impegno di rimandare in onda il film in versione integrale. Mostrare una pellicola che ha vinto il Leone d'Oro a Venezia e tre Oscar, è come far vedere la Gioconda senza testa."