Cesare deve morire (2012): curiosità e frasi celebri

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3.8/5

Tutte le curiosità sul film Cesare deve morire del 2012: curiosità, frasi celebri e citazioni, aneddoti, bloopers, note di regia e produzione, trivia sul film e sui realizzatori.

Curiosità

  • Date di uscita e riprese

    Cesare deve morire è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 02 Marzo 2012 (Sacher Distribuzione).
    Le riprese del film si sono svolte in Italia.

    Ecco alcune delle location in cui è stato girato il film:

    Carcere di Rebibbia, Roma, Italia

  • Una genesi tra teatro e realtà

    I fratelli Taviani raccontano che l'idea per il film Cesare deve morire fu data loro da un'amica e dalla forte emozione da essa provata di fronte a uno spettacolo teatrale rappresentato in carcere. "Fu un'amica a noi cara che ci disse di essere stata poche sere prima a teatro, e di avere pianto; non le succedeva da anni", raccontano i due registi. "Andammo a quel teatro, e quel teatro era un carcere. Il carcere di Rebibbia, sezione di Alta Sicurezza. Attraverso cancelli e inferriate arrivammo davanti a un palcoscenico, dove una ventina di detenuti, di cui alcuni ergastolani, dicevano Dante, la Divina Commedia. Avevano scelto alcuni canti dell'Inferno e ora nell'inferno del loro carcere rivivevano il dolore e il tormento di Paolo e Francesca, del conte Ugolino, di Ulisse... Li raccontavano ciascuno nel proprio dialetto, confrontando a tratti la storia poetica che evocavano con la storia della propria vita. Ci ricordammo le parole, e il pianto, della nostra amica. Sentimmo il bisogno di scoprire con un film come può nascere da quelle celle, da quegli esclusi, lontani quasi sempre dalla cultura, la bellezza delle loro rappresentazioni."

  • Uno Shakespeare dialettale

    I fratelli Taviani hanno rivelato che la scelta di usare i dialetti d'origine dei detenuti protagonisti fu suggerita loro da una scelta di questi ultimi e del loro regista interno Fabio Cavalli; scelta che i due registi hanno poi ritenuto felice. "Scoprimmo qualcosa che ci fece sorridere, di stupore e complicità", hanno dichiarato i Taviani. "Sei o sette detenuti seduti intorno a un tavolo leggevano un testo messo al centro - la nostra sceneggiatura - e scrivevano. Erano alcuni dei nostri attori che traducevano le loro battute nel dialetto di appartenenza, napoletano, siciliano, pugliese. Coordinatori, come sempre, Fabio e Cosimo Rega-Cassio. Ci rendemmo conto che la deformazione dialettale delle battute non immiseriva il tono alto delle tragedie, anzi regalava loro una verità nuova."

  • Shakespeare tra le sbarre

    Nel film Cesare deve morire dei fratelli Taviani, i detenuti mettono in scena una rappresentazione del Giulio Cesare di William Shakespeare.

  • Berlinale 2012

    Presentato al Festival internazionale del Cinema di Berlino 2012 nella sezione In Concorso.