Recensione At Any Price (2012)

Ramin Bahrani ignora la sua origine iraniana e realizza una pellicola profondamente radicata nella cultura, nel sistema e nei valori americani.

Una famiglia americana

Il sogno americano passa per le distese di granturco che si estendono a vista d'occhio nelle pianure del Midwest. Questa è la patria degli yankee conservatori, chiusi nel loro piccolo mondo fatto di fatica, lavoro e durezza. Là dove le speranze sono riposte in un'attività agricola di successo o nella fuga per evitare di trascorrere la propria esistenza in un luogo stagnante, privo di prospettive. Tante cittadine anonime, tutte uguali, dominate dagli stessi meccanismi. Una di queste, situata nell'Iowa del sud, è il teatro delle vicende del dramma agricolo diretto da Ramin Bahrani e interpretato da Zac Efron e Dennis Quaid. At Any Price è una pellicola senza tempo. Il laptop che Dean, il personaggio interpretato da Zac Efron, ogni tanto utilizza ci lascia intuire che ci troviamo nel presente, ma questa è l'unica traccia di modernità in un tempo eterno in cui gli accordi commerciali vengono ancora conclusi di persona, dove la parola data conta più di firme e contratti e i giovani macinano chilometri in macchina ogni notte per ammazzare il tempo e sfidare l'autorità come James Dean e Natalie Wood in Gioventù bruciata.

Un po' Nicholas Ray, un po' Arthur Miller e un po' John Ford, Ramin Bahrani ignora la sua origine iraniana e realizza una pellicola profondamente radicata nella cultura, nel sistema e nei valori americani. Su questo sostrato ipercaratterizzato si innesta il tema universale del conflitto tra padri e figli, tra mondo adulto e ribellione giovanilistica. Dennis Quaid interpreta un imprenditore agricolo e venditore di semi che porta avanti l'azienza di famiglia, ereditata dal padre e dal nonno, auspicando di affidarla al momento opportuno a uno dei due figli. Il maggiore, però, brilla per assenza avendo deciso di partire per l'Argentina per sfuggire alla pressione familiare, mentre il più giovane si ribella alla volontà paterna tentando di diventare pilota nel circuito NASCAR. Come già altri autori prima di Bahrani avevano evidenziato, l'apparente serenità della provincia americana inganna. Il regista mette in scena un sistema di valori economici, sociali e affettivi evidenziandone l'ambiguità e le ombre che si nascondono dietro la facciata. Bahrani evita, però, di giudicare i suoi personaggi affidando tale compito allo spettatore. Al dramma che si consuma nella seconda parte del film non corrisponde, così, una catarsi liberatoria ma, come spesso accade nella realtà, il male resta impunito e l'esistenza si trascina uguale a prima nell'ipocrisia e nella menzogna.
Dennis Quaid gigioneggia nel ruolo del venditore dal sorriso di plastica, pronto a tutto pur di strappare alla concorrenza un nuovo cliente. La sua performance, a tratti straniante e artificiosa, è comunque sorprendente nella cura messa in ogni dettaglio, dai movimenti alla camminata fino alle smorfie perennemente stampate sul suo volto per rassicurare i suoi interlocutori. Il suo personaggio bugiardo, un tantino ridicolo, ma dalle grandi risorse, incarna in tutto e per tutto il tipico elettore repubblicano di campagna. Al suo fianco Zac Efron non stona. La sua interpretazione è sufficientemente convincente da perdonargli i trascorsi disneyani tra cheerleaders, palestre e frangette e la carica emotiva impressa nel suo personaggio lascia ben sperare per il futuro. Nel complesso At Any Price, con la sua epica calvinista, riesce a non annoiare. L'ambiente agricolo e i dettagli sulla legislazione relativa alle colture OGM contestualizzano un dramma (a)morale che si snoda tra tradimenti e colpi di scena. Particolarmente inquietante la rappresentazione delle figure femminili. Tra l'adolescente (Maika Monroe) che fugge prima di restare ingabbiata negli infernali meccanismi della provincia e la bellezza locale (Heather Graham) ormai sfiorita che invece è rimasta senza aver costruito niente, a colpire è soprattutto il personaggio della moglie di Dennis Quaid (Kim Dickens), madre amorevole pronta a tutto pur di tenere unita, nel bene e bel male, la propria famiglia. Anche questa è l'America.

Movieplayer.it

3.0/5