Paul Schrader e Bret Easton Ellis a Venezia con The Canyons

Un pornodivo a Venezia. Merito della follia di Bret Easton Ellis, sceneggiatore dell'ultima fatica di Schrader che si è assicurato la presenza di James Deen come protagonista del suo morboso noir a fianco di Lindsay Lohan.

La scelta di affidare a Paul Schrader la presidenza della giuria di Orizzonti ha fornito ad Alberto Barbera l'occasione ghiotta per assicurarsi la presenza fuori concorso di The Canyons, una delle pellicole "scandalo" (almeno sulla carta) di questa Mostra. Il film nasce dall'incontro tra il veterano Schrader e l'ex enfant prodige della letteratura americana, l'autore di American Psycho Bret Easton Ellis. The Canyons, ennesima divagazione sul tema della perdizione nella scintillante Los Angeles tra sesso, droga, scambi di coppia, cinema e noia, a causa del suo sguardo pruriginoso richieva due interpreti privi di scrupoli, meglio se dotati di una certa fama. Per il suo protagonista maschile Ellis è riuscito ad assicurarsi la presenza del pornodivo James Deen, apertamente definito su Twitter "una delle sue fantasie sessuali". Al suo fianco chi meglio di Lindsay Lohan, ex diva Disney passata faticosamente da una rehab all'altra che ora tenta di rilanciare una carriera in declino? Purtroppo la notizia del mancato arrivo della Lohan, inizialmente annunciata tra le star di questa edizione, ha raffreddato gli amici dei cacciatori di gossip, ma ci pensa Bret Easton Ellis a ravvivare l'incontro con la stampa con la sua verve provocatoria.

Come è nata la vostra collaborazione?
Paul Schrader: Tra me e Bret c'è una generazione di distanza. L'ho incontrato anni fa perchè è fan di American Gigolo e gli ho chiesto di scrivere qualcosa per me.
Bret Easton Ellis: Non avevamo soldi perché ho deciso di scrivere un piccolo noir forgiandolo sulla sensibilità di Paul.

Jame, come ti sei trovato a lavorare con questo team?
James Deen: Lavorando a Hollywood ho avuto la possibilità di entrare in un unico personaggio approfondendone ogni aspetto. Questa è la prima opportunità che ho di lavorare sul mi personaggio perché nel porno non accade, perciò sono curioso di vedere come reagirà l'industria al mio impegno.

Aspettavamo tutti l'arrivo di Lindsay Lohan. Come mai non è qui con voi oggi?
Paul Schrader: Per 16 mesi sono stato ostaggio di un'attrice imprevedibile e di grande talento. Aveva detto che sarebbe stata qui oggi, non l'ha fatto e non parlerò della sua privata perché ci vorrebbe troppo tempo.

Parlateci della sfida produttiva dietro The Canyons, un film a bassissimo budget.
Paul Schrader: Volevo capire se per me fosse possibile lavorare lontano dagli studios, con pochi soldi e utilizzando i social media. E' stato entusiasmante lavorare in questa modalità, ma non so se riuscirei a farlo una seconda volta perché sentirei il peso dell'assenza del denaro. Stavolta non abbiamo pagato quasi nessuno.

Bret, cosa ti ha spinto a scrivere questa storia?
Bret Easton Ellis: Quando nel 2012 ho cominciato a scrivere questa sceneggiatura volevo condividere una visione del mondo personale. Volevo lavorare con Paul in un film a zero budget da cui sapevo che non avrei guadagnato quasi niente. Il film è riuscito molto meglio di quanto potessi immaginarmi. Serviva un regista veterano che avesse la capacità di portare a termine un progetto con solo 150.000 dollari.

Come mai il film è intervallato da scene di teatri e cinema abbandonati?
Paul Schrader: Queste immagini sono un'idea mia. Ho scritto a Bret dicendogli: "Prepariamo un film per l'era post-cinema". Questo film è nato per il DVD e le multipiattaforme perché i cinema chiuderanno presto. E' necessario che la gente conosca questa mia volontà altrimenti, quando il film uscirà direttamente inb home video, diranno che è andato male. Ho fatto un film su persone che amano i film.

Come commenti la perfomance di Lindsay Logan?
Paul Schrader: Lindsay non ha mai paura, è un'attrice temeraria, ma il suo problema è che cerca sempre la verità e per arrivarci esaurisce le persone che sono intorno a lei. E' abituata a recitare in commedie romantiche e questo è il suo primo film così duro. Ricorda un po' la Marilyn Monroe de Gli spostati perché entrambe fanno fatica a separare la vita privata dai personaggi.

Come mai avete scelto di ingaggiare James Deen, un attore che proviene dal mondo del porno?
Bret Easton Ellis: Quando ho scritto la sceneggiatura i personaggi erano un po' più adulti. Ho ridotto la loro età perché ero ossessionato dal lavoro di James Deen e lo volevo assolutamente. Ho vissuto a lungo a Los Angeles ed è una città unica perciò ho pensato a una storia che potesse essere ambientata solo lì.

Come mai hai scelto il nome James Deen? E' un omaggio esplicito a James Dean o vi sono altre ragioni?
James Deen: Questo è stato per anni il mio soprannome e quando ho cominciato a fare l'attore ho deciso di tenerlo.

Come ti sei trovato a recitare in una pellicola che contiene scene di sesso senza però essere un film per soli adulti?
James Deen: Questo è un film che ha una motivazione diversa, anche nelle scene di sesso. Nel porno l'unico scopo è eccitare lo spettatore, mentre in questo caso Paul voleva entrare nell'intimità di una coppia e mostrarne il malessere. Le scene più piccanti non vogliono essere scandalose, ma sono funzionali alla sceneggiatura. E' stato molto istruttivo scoprire come funziona l'industria cinematografica, il realismo, il modo di produrre. Sono stato fortunato a lavorare con Paul e Bret.

Durante la proiezione del film ci sono state molte risate. Cosa ne pensate del fatto che molte persone trovino divertente il vostro film?
Bret Easton Ellis: Non sempre le reazioni del pubblico mi piacciono, ma sono consapevole del fatto che certi argomenti provochino imbarazzo e le persone ridono per superarlo. D'altronde io ho deciso di parlare di ciò che mi interessa e non ho intenzione di chiedere scusa per questo. Parlo di persone fredde, distaccate, l'ho fatto per tanto tempo nei miei romanzi e lo ha fatto anche Paul. Facendo qualcosa di diverso dal solito rischi di essere preso in giro. Negli USA il nostro esperimento è stato attaccato e criticato senza che i media capissero l'idea alla base del film.

Paul, credi davvero che il cinema stia per celebrare il suo funerale?
Paul Schrader: Non credo che il cinema scomparirà, ma credo che i film avranno un posto diverso rispetto al passato. Per anni il cinema ha controllato le emozioni collettive, ma ora tutto questo sta per finire.

Non credete che il film sia stato criticato anche perché lo avete fatto da soli?
Paul Schrader: Assolutamente sì. Nel corso della mia carriera sono stato spesso criticato, e così anche Bret. Per non parlare della presenza di Lindsay Lohan, una delle attrici più chiacchierate per la sua vita spericolata. Ma che ci possiamo fare?