Oscar 2014: le scelte della redazione di Movieplayer.it

Vi proponiamo, in vista dell'assegnazione degli Academy Awards e prima ancora dei pronostici delle vigilia, le preferenze dei nostri redattori sulla base delle nomination ufficiali. E anche stavolta, le nostre scelte sono piuttosto distanti da quelle che, secondo le previsioni, saranno le decisioni dell'AMPAS, a partire dal miglior film, che per noi è The Wolf of Wall Street.

In questa settimana tutta dedicata alla copertura pre-Academy Awards (domani potrete leggere i nostri pronostici in vista della lunga notte di domenica 2 marzo), vogliamo proporvi, coma abbiamo fatto lo scorso anno, anche il risultato nostro personale Oscar ballot: abbiamo chiesto a tutti i nostri redattori di indicare le proprie preferenze sulla base delle nomination dell'AMPAS, e il risultato, prevedibilmente, si allontana in maniera sensibile da quello che, secondo esperti, forecaster e scommettitori, vedremo accadere domenica al Dolby Theater.
Il nostro miglior film, per aprire subito con il pezzo forte, non ha praticamente nessuna chance di vincere la statuetta più ambita, contesa tra 12 anni schiavo e Gravity, con American Hustle - L'apparenza inganna come possibile terzo incomodo: per noi, tuttavia, The Wolf of Wall Street è il migliore dei magnifici nove con ampio margine sul secondo classificato, il film di Steve McQueen. E non è tutto, l'incontenibile film di Martin Scorsese viene premiato dalla nostra redazione anche per l'interpretazione di Leonardo DiCaprio, protagonista di un appassionante testa a testa con Matthew McConaughey, lui sì in procinto di vincere l'Oscar, quello vero, per la sua camaleontica performance in Dallas Buyers Club.

Ma nelle sfide attoriali c'è anche la conferma di una favorita della vigilia, conferma che ha le dimensioni di un plebiscito: su tredici votanti, nemmeno uno ha negato il suo supporto a Sua Maestà Cate Blanchett, che ha regalato un'anima nevrotica, struggente, monumentale al bellissimo Blue Jasmine di Woody Allen. 12 anni schiavo, "detronizzato" per quanto riguarda film e regia, s'impone d'autorità nelle categorie dedicate agli interpreti di supporto, con Michael Fassbender che brucia il favoritissimo Jared Leto (Dallas Buyers Club) e Lupita Nyong'o che vede la sua rivale più agguerrita rivale non in Jennifer Lawrence (American Hustle), che rappresenta la vera minaccia per domenica notte, ma nella magnifica Julia Roberts di I segreti di Osage County.
Tornando a esaminare la lista delle nostre preferenze, colpisce anche il fatto che abbiamo anticipato l'Academy sullo split film/ regia: loro incoroneranno, se tutto va come da copione, 12 anni schiavo e Alfonso Cuarón; noi abbiamo visto quest'ultimo vincere un duello serrato con Martin Scorsese, e questo nonostante Gravity non sia nelle primissime posizioni della nostra classifica preferenziale a nove. Questo perché, pur avendo amato diversi film più di Gravity, anche noi come l'industry hollywoodiana siamo inclini a celebrare il lavoro pionieristico e visionario profuso dal regista messicano nella sua vibrante avventura spaziale.
Per quanto riguarda le due categorie dedicate agli script, non saremo noi a frapporci tra Lei di Spike Jonze e il premio per la sceneggiatura originale; tra quelle adattate da un altro medium, invece, per noi Before Midnight la spunta alla lunga sul lavoro di Terence Winter per The Wolf of Wall Street.
Nelle categorie tecniche, Gravity fa il pieno come presumibilmente accadrà a Los Angeles domenica; accanto ai suoi cinque trionfi (sei contando anche la regia), però, trovano spazio anche A proposito di Davis, in cui ci ha conquistato la fotografia di Bruno Delbonnel, Dalls Buyers Club, in cui makeup e hairstyling giocano un ruolo chiave nel dare credibilità dei due interpreti da Oscar McConaughey e Leto, American Hustle, straordinario nella cura sartoriale che gli vale il nostro Oscar per i costumi, e anche il controverso Il grande Gatsby, film riuscito solo a metà ma cui non si può non riconoscere la magnificenza scenografica.
Infine, non abbiamo lesinato il nostro plauso all'ultimo instant classic disneyano Frozen - Il regno di ghiaccio, premiato come miglior film d'animazione e per la trascinante Let it Go, mentre per quanto riguarda le contese relative ai film non in lingua inglese e ai documentari, dobbiamo ammettere la difficoltà di vedere un numero sufficiente di pellicole in nomination per poter esprimere un voto coscienzioso. Soltanto pochi titoli, infatti, sono già usciti qui da noi; le visioni di Omar e The Missing Picture, ad esempio, sono state privilegio di chi era a Cannes nel maggio 2013, almeno per il momento, mentre il rivale più insidioso di Paolo Sorrentino, Alabama Monroe - Una storia d'amore, è in arrivo a breve sui nostri schermi. La grande bellezza, invece, l'abbiamo visto tutti, ma l'abbiamo anche amato tutti (o quasi). Possiamo dichiararlo vincitore morale, ma non ufficiale, e augurare a Sorrentino - e a tutti voi - una grandissima Notte degli Oscar, che speriamo vogliate seguire con noi.

Gli Oscar secondo Movieplayer.it

Miglior film
1.The Wolf of Wall Street
2. 12 anni schiavo
3. Nebraska
4. Lei
5. Gravity
6. Philomena
7. Dallas Buyers Club
8. American Hustle - L'apparenza inganna
9. Captain Phillips

Miglior regista
Alfonso Cuarón per Gravity

Miglior attore protagonista
Leonardo DiCaprio per The Wolf of Wall Street

Migliore attrice protagonista
Cate Blanchett per Blue Jasmine

Migliore attore non protagonista
Michale Fassbender per 12 anni schiavo

Miglior attrice non protagonista
Lupita Nyong'o per 12 anni schiavo

Migliore sceneggiatura originale
Spike Jonze per Lei

Migliore sceneggiatura non originale
Richard Linklater, Julie Delpy e Ethan Hawke per Before Midnight

Miglior fotografia
Bruno Delbonnel per A proposito di Davis

Miglior montaggio
Alfonso Cuarón e Mark Sanger per Gravity

Miglior scenografia
Catherine Martin e Beverley Dunn per Il grande Gatsby

Migliori costumi
Michael Wilkinson per American Hustle - L'apparenza inganna

Miglior colonna sonora originale
Steven Price per Gravity