Recensione Laurence Anyways (2012)

Nonostante alcuni difetti palesi che lo rendono un film bellissimo anche se imperfetto, non può non colpire la sfrontatezza con cui il giovanissimo autore affronta temi delicati ed estremi senza mai cadere nel banale o nel ridicolo.

Laurence è un insegnante trentacinquenne con una grande passione per la poesia e la letteratura. Da due anni convive con Fred, una ragazza spontanea e gioiosa che lavora come assistente alla regia su importanti set cinematografici. Siamo in Canada, è il 1989 e l'esistenza felice della coppia viene travolta dalla scioccante rivelazione di Laurence: "voglio essere una donna, per più di trentanni ho mentito a me stesso e mi sono travestito da uomo, ma ora non posso più continuare così".
Fred ovviamente non sa come rispondere ad una tale rivelazione: perdendo un uomo, la figura che le dava forza e confidenza, come può il loro amore, la loro relazione sopravvivere?

Laurence Anyways: Suzanne Clément e Melvil Poupaud in una scena del film
Laurence Anyways: Suzanne Clément e Melvil Poupaud in una scena del film

Xavier Dolan invece ha 23 anni ed è regista, sceneggiatore, produttore, montatore ed ideatore dei costumi di questo Laurence Anyways, terza pellicola dietro la macchina da presa per l'enfant prodige canadese e seconda presenza consecutiva a Cannes nella sezione Un Certain Regard. Fino a qualche giorno prima dell'annuncio finale, sembrava che il suo film potesse addirittura arrivare al concorso, un onore che si sarebbe certamente meritato perché il suo film è sì imperfetto, ma emozionante nelle performance ed entusiasmante in alcune scelte di regia.

Nessuno è perfetto

Laurence Anyways: Melvil Poupaud in mare in una scena del film
Laurence Anyways: Melvil Poupaud in mare in una scena del film

Nonostante infatti difetti palesi come alcune lungaggini che contribuiscono all'eccessiva durata, non può non colpire la sfrontatezza con cui il film affronta temi delicati ed estremi senza mai cadere nel banale o nel ridicolo. Con mano sicura e grande intelligenza, Dolan ci guida in questo viaggio della durata di dieci anni in cui il suo protagonista deve affrontare momenti importanti come il debutto in società, e al lavoro, travestito da donna, momenti in cui il supporto della coraggiosa compagna si rivela fondamentale per la riuscita di questo coming out: nel momento in cui nella coppia viene a mancare l'uomo, Fred prende il timone e guida Laurence attraverso le difficoltà, incoraggiandolo ed amandolo, se possibile, ancor di più. Ma nel momento in cui realizza che la società, a parte una naturale curiosità iniziale, è disposta ad accettare questo cambiamento con relativa facilità, Fred capisce che i veri problemi sono all'interno della coppia e che forse non ha ancora veramente raggiunto quel senso di accettazione di cui andava così fiera.

Laurence Anyways: Melvil Poupaud in una scena tratta dal film
Laurence Anyways: Melvil Poupaud in una scena tratta dal film

In dieci anni i due protagonisti si cercano e continuano ad amarsi, spesso da lontano, perché la storia raccontata da Dolan non è una tanto una riflessione sociale o personale, ma una vera e propria grande storia d'amore, che va oltre le apparenze, le regole, il sesso, ma nonostante tutto questo è un amore impossibile, in maniera non diversa poi da quelli rappresentati dai due precedenti lavori del regista. La differenza semmai è nell'universalità di questa storia contrapposta invece allo sfogo intimo, rabbioso ed adolescianziale dell'ottima opera di debutto; Dolan sembra aver raggiunto con questo Laurence Anyways una maggiore consapevolezza non solo dei propri mezzi ma anche delle infinite possibilità offerte dal suo talento e da questa sua vocazione filmica.

Laurence Anyways: Melvil Poupaud in un momento del film
Laurence Anyways: Melvil Poupaud in un momento del film
Laurence Anyways: Suzanne Clément in una scena del film
Laurence Anyways: Suzanne Clément in una scena del film

E parte integrante di questa maturazione è anche la scelta/necessità di rimanere per una volta solo dietro la macchina da presa, affidarsi completamente ad altri attori, e il risultato sono due performance di grande impatto da parte di Melvil Poupaud e Suzanne Clément, con quest'ultima in particolare a brillare con un personaggio con cui è facile empatizzare e davvero difficile da dimenticare.

Movieplayer.it

4.0/5