Joss Whedon: undici follie per un autore di culto

La nostra 'Top 11' (perché sono 11 e non 10 ve lo spieghiamo sotto) dei momenti più deliranti e rappresentativi della carriera del papà di Buffy e regista di The Avengers.

Divenuto uno dei registi più corteggiati del momento dopo l'incredibile successo di The Avengers, maggiore incasso cinematografico di tutti i tempi dietro ad Avatar e davanti a Titanic, Joss Whedon ha alle sue spalle una lunga storia da semi-outsider a Hollywood. Anche perché sin dagli esordi della sua carriera di sceneggiatore, nei primi anni '90, non ha mai voluto mettersi in riga, e ha cercato di spingere più che poteva l'acceleratore sul pedale della sperimentazione linguistica, narrativa e tecnologica.

La sua creatura più rimpianta, Buffy - L'ammazzavampiri, storica serie TV che consta di sette stagioni, è un ottimo esempio di cosa può succedere a lasciargli carta bianca (o quasi). E oggi, l'idea di saperlo più "potente" e più libero grazie al successo del blockbuster targato Marvel, ci riempie di fiducia e di entusiamo per i suoi progetti futuri.

Ma anche prima di The Avengers, nessuno era mai riuscito a mettere freni alla creatività del buon Joss, anche se magari il nostro era stato costretto ad esprimerla in contesti low budget. Ricorre proprio in questi giorni, ad esempio, il quinto anniversario della release (on line) di una delle più riuscite e memorabili follie, Doctor Horrible's Sing-Along Blog, una web series in tre atti tra superhero movie e musical che vede protagonisti il "supervillain con l'anima" Neil Patrick Harris e il suo arcinemico, l'inappuntabile e muscoloso Nathan Fillion, e che valse a Whedon, tra le altre cose, un Emmy, un Hugo e un prestigioso Vanguard Award da parte del Producers Guild of America.

Per festeggiare la tragica avventura del Doctor Horrible (di cui, non dimentichiamolo, ci è stato promesso un sequel), ci è venuta voglia di ricordare i momenti più significativamente deliranti della carriera di Joss Whedon. Ovviamente nell'ordine che ci piace di più, e come al solito con l'invito ai nostri lettori a partecipare ricordando le proprie follie whedoniane del cuore, eccovi la nostra top ten, o meglio, eleven:

11. Much Ado About Nothing

La ragione per cui questa è una Top 11 e non una più tradizionale Top 10 è il fatto che ancora non abbiamo avuto il piacere di vedere questo film; allo spesso tempo, però, non potendo tralasciarlo, lo inseriamo all'undicesimo posto. Whedon aveva appena terminato le riprese di un superblockbuster come The Avengers; chiunque si sarebbe preso una lunga vacanza, ma lui, per rilassarsi, pensò di bene di chiamare a casa sua un pugno di attori-feticcio per girare un adattamento shakesperiano ambientato ai nostri tempi, ma con i dialoghi originali, e così dirci la sua sul linguaggio dell'amore.

10. Whedonesque e Twitter

Accorpiamo in maniera un po' approssimativa il chiacchiericcio internettiano che Joss ci regala da anni attraverso il suo blog Whedonesque, utilizzato da tempo per parlare a cuore aperto con i fan, ma anche per delirare senza ritegno (leggete ad esempio il post di ringraziamento ai fan dopo il debutto fenomenale di The Avengers ai botteghini USA). Da poche settimane è arrivato finalmente anche l'account Twitter @josswhedon, su cui Joss ha esordito come segue:
"I'm on a plane! I'm having tea! I'm wearing shoes! This is how twitter works, right? I tell you guys EVERYTHING. Great! #syphilis"
Intutile dire che un #FF (per i non Twitter-edotti, #followfriday, il codice di "invito" a seguire qualcuno su Twitter) è d'obbligo, anche se oggi è sabato.

9. Numfar, do the Dance of Joy! (Episodio: Attraverso lo specchio)

Uno dei momenti più fantasiosi dell'intero ciclo di Angel è il viaggio di tutta la gang losangelina nel mondo di Pylea (luogo di origine del demone empatico Lorne, interpretato dal compianto Andy Hallett), dove i nostri incontrano brevemente la famiglia di Lorne e suo fratello Numfar, al quale il padre, ooops, la madre, ordina di eseguire la danza della gioia in onore del figliol prodigo. Ecco, Numfar, ovvero il cretino verde che piroetta sullo sfondo in questa scena è Joss Whedon in persona, per uno dei camei meno dignitosi della storia della televisione.

8. Episodio L'ora del sorriso

L'episodio L'ora del sorriso è una delle poche parentesi divertenti della tragica stagione finale di Angel: per l'intero episodio o quasi, l'ombroso e aitante protagonista dello show appare trasformato da un maleficio in un pupazzo di pezza, e, con David Boreanaz impegnato nel doppiaggio e l'altro vampiro con l'anima, Spike/James Marsters, impegnato a sganasciarsi a sue spese, il divertimento è assicurato.

7. The Coach

Nel maggio dello scorso anno, proprio negli stessi giorni in cui The Avengers cominciava a macinare milioni ai botteghini di tutto il mondo, il duo comico BriTANick lanciava on line il suo nuovo video The Coach, incentrato sul problema di un giovanotto incapace di utilizzare la toilette per liberarsi di un cospicuo imbarazzo, e infine costretto a rivolgersi a un professionista: Joss Whedon, non pago della gloria di cui si copre nei panni del cacca-trainer, indossa anche un variopinto costume da volatile.

6. The Avengers/ Shawarma per tutti

E veniamo al supercampione d'incassi The Avengers. Del fatto che Whedon sarebbe stato il timoriere ideale per un'avventura ricca di personaggi carismatici, di azione spettacolare e di dialoghi spassosi erano davvero in pochi a dubitare; forse c'era qualche dubbio che, in una produzione del genere, ci fosse spazio per quel pizzico di demenzialità che rende tutto più gustoso ed eminentemente nerd. Per fortuna, c'è un luogo remoto e sicuro, laggiù, in fondo ai titoli di coda, dove i Vendicatori hanno potuto ritrovarsi dopo tutte le loro fatiche per una cena a base di shawarma, la specialità culinaria preferita di Tony Stark.

5. Episodio Sonni agitati

Ci avviciniamo alle alte sfere delle top ten e - ormai lo sapete, no? - questo è un territorio frequentato dalla nostra adorata Cacciatrice. Con l'episodio Restless (Sonni agitati), finale della quarta stagione di Buffy - L'ammazzavampiri, onirico, obliquo e surreale - oseremmo dire lynchano - lo show raggiunge una delle sue vette di estro registico, ma la narrazione rarefatta e sconnessa ne fa un oggetto curioso e imperfetto che, avesse avuto maggiore coesione, avrebbe potuto scalare la nostra top 11 fino alla prima posizione.

4. Quella casa nel bosco

In procinto di diventare un'attrazione di Disney World, l'altro cult cinematografico targato Joss Whedon (qui sceneggiatore, alla regia c'è Drew Goddard) del 2012 non è soltanto un vulcanico e imprevedibile horror flick, ma è soprattutto un attacco frontale ed erudito alle convenzioni del genere e all'industria hollywoodiana.
Ci piacerebbe mostrarvi alcuni dei motivi per cui l'abbiamo inserito in questa classifica ma rischieremmo di rovinare la sorpresa a chi il film non l'ha ancora visto. Quindi se non l'avete ancora fatto, semplicemente fidatevi di noi e filate a vederlo!

3. Doctor Horrible's Sing-Along Blog

Abbiamo già accennato all'originalità e alla follia di questo progetto, ma anche il modo in cui nacque è piuttosto rappresentativo della personalità di Joss Whedon. Si era nel pieno dello sciopero degli sceneggiatori del 2006-2007 quando Joss decise di scrivere un minishow che potesse essere realizzato e distribuito senza alcun coinvolgimento dei network. Doctor Horrible è stato diffuso qualche tempo dopo, ma è rimasto quello che era stato concepito per essere: un manifesto alla creatività senza condizionamenti.
Ma se pensate che abbiamo inserito il Dottore tanto in alto in questa classifica solo per il suo valore sovversivo, guardate questa clip e scoprirete quanto è meritata questa posizione in top 11.

2. L'urlo che uccide

Chiunque conosca questo episodio della quarta stagione di Buffy non si sorprenderà a trovarlo al secondo posto; se invece siete digiuni di Buffy, dovete sapere che uno dei perni dello show di punta del curriculum whedoniano sono i dialoghi vivaci e il linguaggio fresco e accattivante; ma un autore come Whedon non si siede certo sugli allori, anzi sfida sé stesso e scrive un episodio in cui, per trenta minuti buoni, ai personaggi viene negata la voce. Non per questo lo show perde nulla della sua efficacia e del suo smalto, prova ne sia questa clip in cui Cacciatrice, Osservatore e Scooby gang in versione afona si confrontano con l'aiuto di utili supporti audiovisivi.

1. La vita è un musical

Se ci avete seguito fino a qui sapete già dell'amore per il musical che da sempre anima Whedon; in passato come di recente, molti show hanno avuto il vezzo di proporre un episodio musicale, ma nessuno lo ha mai fatto con l'impegno, la coerenza e il successo del settimo episodio della sesta stagione di Buffy, rimasto nel cuore dei fan e nella storia della TV come uno dei migliori dello show. Per scrivere Once More, with Feeling, Joss si prese sei mesi di tempo; ci vollero poi settimane di esercitazioni vocali e coreografiche per il cast, e uno sforzo tecnico ed economico esponenzialmente superiore a quello profuso fino a quel momento nella storia del Buffyverse. Il risultato, però, è un musical riuscito ed emozionante, in cui lo humour caratteristico dello show coabita con momenti di grande forza emotiva in corrispondenza con le "rivelazioni" cui il demone canoro interpretato da Hinton Battle (star di Broadway con tre Tony al suo attivo) costringe Buffy e i suoi amici.

E sulle note di La vita è un musical, chiudiamo augurando a Joss di tornare presto a regalarci tante altre deliranti e indimenticabili meraviglie.