Courmayeur 2013: anche nella Desolazione di Smaug piovono polpette

La ventitreesima edizione del Noir in Festival, nonostante tagli economici e la sfortuna del venerdì 13, presenta un programma straordinario in cui brillano l'ultimo film di Ridley Scott, The Counselor, e l'atteso secondo capitolo de Lo Hobbit

Nonostante il Venerdì 13 incomba con la sua giornata tutta dedicata all'horror tenuta a battesimo da Dario Argento, il Courmayeur Noir in Festival deve avere degli angeli Custodi di un certo calibro per continuare a mantenere in vita una delle manifestazioni cinematografiche più interessanti della stagione invernale. Così, pur affrontando le restrizioni economiche che hanno penalizzato la sezione del documentario e quella dedicata ai più giovani, la ventitreesima edizione della manifestazione, che si terrà dal 10 al 15 dicembre, è riuscita a costruire un programma di prestigio in cui l'autorialità di alcuni prodotti si fonde con la commercialità di altri. Un risultato che si deve anche e, soprattutto, alla partecipazione di major come la Warner Bros e la 20th Century Fox, pronte ad offrire delle anteprime ambite distribuite equamente tra le dieci pellicole in concorso, le tre fuori concorso e i vari eventi speciali. Ad aprire la selezione ufficiale è Devil's Knot, diretto da Atom Egoyan e interpretato da Colin Firth e Reese Witherspoon. Il film, riproponendo i temi della brutalità, del mistero e dell'infanzia violata tanto cari al regista canadese, ha diviso l'opinione pubblica americana per aver portato sullo schermo "il caso dei tre di Memphis". Negli anni '90, dopo il ritrovamento di tre bambini di otto anni morti in circostanze misteriose, vennero accusati degli adolescenti come esecutori di probabili riti satanici e omicidi rituali. Il processo riuscì a spaccare in due il paese per l'assenza di prove evidenti a loro carico.
Dall'America redneck si passa ad ambientazioni britanniche con Dom Hemingway di Richard Shepard che decide di non utilizzare le sfumature più dark del genere, ma preferisce concentrarsi sulla costruzione di una personalità criminale intelligente e istrionica. Sarà per questo che ad interpretare Dom, delinquente di Londra specializzato in furti con scasso, è stato scelto un Jude Law in grado di mettere a servizio della storia la sua ambiguità carismatica.

Continuando a parlare di interpreti che sembrano caratterizzare con decisione la visione di un regista, Jake Gyllenhaal torna a collaborare con Denis Villeneuve in Enemy dopo l'esperienza di Prisoners. Questa volta il film, ispirato al romanzo O homem duplicado dello scrittore portoghese Premio Nobel Josè Saramago, porta sullo schermo il viaggio metafisico di un uomo alla ricerca dell'altro da sé. Accanto a queste pellicole dal respiro internazionale, tra cui anche i danesi The Keeper of Lost Causes e I Lossens Time - The Hour of the Lynx, rispettivamente firmati da Mikkel Norgaard e Soren Kragh-Jacobsen, il Concorso mostra con un certo orgoglio due noir tutti italiani. Si tratta di Neve, di Stefano Incerti, e Vinodentro, con il quale Ferdinando Vicentini torna al racconto di fiction unendo il crimine e la sua conoscenza vinicola. " Il mio è un noir diverso, potemmo definirlo trasversale. Questo per dire che non muore nessuno - chiarisce Incerti - Volevo fortemente realizzare quello che sulla carta era un piccolo film in una formula nuova, almeno per me. Ho pensato il tutto come se fosse una pellicola svedese dove l'ambientazione ha il suo peso. Per questo motivo possiamo dire che nel viaggio di Donato e nelle disavventure di Norah, inseguita da un piccolo gangster, la neve si impone come terzo protagonista."
Totalmente diversa, invece, è l'ambientazione creata da Vicentini, deciso a lasciar commettere ogni delitto possibile nella cornice del Trentino e tra gli esperti del collezionismo enologico. " Per oltre dieci anni mi sono dedicato al documentario, per questo sono molto emozionato all'idea di ritornare alla cinema di finzione. L'idea di questo film risale al mio primo cortometraggio. Dopo venti anni, la storia continuava a girarmi in testa, così ho pensato di ampliarne le possibilità narrative. Tutto si sviluppa intorno ad una donna misteriosa che, categoricamente, si rifiuta di dare qualsiasi informazione sulla propria identità al suo accompagnatore. Questo, però, si trasforma in un problema quando l'uomo dovrà procurarsi un alibi."
Orgoglio italico a parte, non si può negare che l'attenzione del pubblico e degli esperti del settore sia concentrata tutta sul Fuori Concorso e sugli Eventi Speciali per delle anteprime da non perdere. La prima è The Counselor - Il procuratore che, come se non bastasse la regia di Ridley Scott e un cast stellare composto da Michael Fassbender, Penelope Cruz, Cameron Diaz, Javier Bardem, Brad Pitt e Bruno Ganz, si garantisce l'eccezionalità per tenere a battesimo l'esordio dello scrittore Cormac McCarthy alla sceneggiatura. Secondo Il regista " si tratta di un racconto straordinario, una vera corsa sulle montagne russe. Nella sceneggiatura sono presenti situazioni e personaggi epici e un senso d'ineluttabilità per qualche cosa di orribile che sta per capitare senza che nessuno lo possa evitare. I personaggi sono merce avariata. Sono in gamba, ma si barcamenano nel loro lavoro."
Al noir di Scott, però, risponde l'anteprima de Lo Hobbit: la desolazione di Smaug che, accompagnato da una vera e propria maratona- Hobbit in cui viene riproposto anche il capitolo inaugurale, si aggiudica senza dubbio il titolo di film più atteso della stagione, da ammirare, finalmente, con una proiezione in 4k grazie all'intervento della Sony. Un'innovazione tecnica che Courmayeur si vanta di aver accolto per prima e che gioverà anche alla visione dell'animazione Piovono Polpette 2 e all'europeo Il castello magico, realizzato dai creatori de Le avventure di Sammy.