Courmayeur 2011, giorno 4: Chi ha paura del buio?

La lunga notte del Noir in Festival è pronta ad accogliere Non avere paura del buio, horror scritto da Guillermo del Toro e ispirato all'omonimo TV movie trasmesso dalla ABC nel 1973.

Dopo aver attribuito il premio letterario Giorgio Scerbanenco a I materiali del killer di Gianni Bindillo ed aver risolto le indagini relative alla cena con omicidio organizzata dal canale Sky Diva Universal in occasione della presentazione di Assassinio sull'Oriente Express, episodio della serie britannica Poirot XII, il Courmayeur Noir in Festival si prepara ad una quarta giornata ricca di avvenimenti. Ad aprire il programma mattutino del PalaNoir è ancora una volta la retrospettiva dedicata a Stephen Frears che, dopo Sequestro pericoloso del 1971, torna nel 2000 a cimentarsi con il thriller grazie a A prova di errore. Basato sull'omonimo romanzo di Eugene Burdick e Harvey Wheeler, il film annovera nel cast attori del calibro di Richard Dreyfuss, nei panni del Presidente degli Stati Uniti, George Clooney in quelli del Colonnello Jack Grady e Harvey Keitel impegnato nella rappresentazione del Generale Warren Black. Girato completamente in presa diretta e mandato in onda dalla CBS, il lungometraggio è ambientato negli anni della guerra fredda. Durante un normale controllo dello spazio aereo sull'Atlantico, l'aeronautica americana avvista un oggetto volante non identificato. Controlli successivi lo classificheranno solamente come un aereo fuori rotta, ma l'allarme è stato lanciato e con lui l'ordine incomprensibile di sganciare ordigni nucleari niente meno che su Mosca.

Messe da parte le atmosfere retrò di un'America impegnata a contrastare la minaccia rossa della Russia, è la volta di dare voce alla parte più dark della manifestazione valdostana con due pellicole di sicuro impatto presentate nella sezione Concorso. Si tratta di Martha Marcy May Marlene, diretto da T. Sean Durkin, e We Need to Talk about Kevin, della scozzese Lynne Ramsay, entrambe già presentate con successo all'ultima edizione del Festival di Cannes. Ambientato nel Cunnecticut, il film di Durkin segue gli eventi che coinvolgono Martha, sedotta dal carismatico Patrick, leader di una setta religiosa. Riuscita finalmente a fuggire dal controllo di questo "padre padrone", la ragazza chiede aiuto alla sorella Lucy e al marito Ted che accettano di ospitarla nella loro casa sul lago. Però, nonostante tutto sembra essersi risolto nel migliore dei modi, i fantasmi del passato non intendono abbandonare la mente di Martha, ancora prigioniera di ricordi che, lentamente e in modo devastante, riportano alla luce un vissuto drammatico. Legata a rapporti famigliari malati è anche la pellicola firmata dalla Ramsay ed interpretata da Tilda Swinton. In questo caso la distanza effettiva e il successivo senso di colpa di una madre vanno a determinare in modo definitivo la follia di un figlio che, da bambino complicato, si trasforma in adolescente dagli impulsi omicidi.

Due storie, queste, adatte ad introdurre la notte noir del festival caratterizzata dall'horror Non avere paura del buio. Scritto da Guillermo del Toro e basato sull'omonimo TV movie Don't Be Afraid of the Dark, trasmesso dalla ABC nel 1973, il film si concentra sugli eventi sovrannaturali che caratterizzano la quotidianità di Sally Hurst, figlia introversa e solitaria di genitori separati. Gli eventi prendono un risvolto inaspettato nel momento in cui la bambina, mandata a vivere con il padre Alex (Guy Pearce) e la nuova compagna Kim (Katie Holmes), si avventura nell'esplorazione della villa del diciannovesimo secolo in cui abitano nel Rhode Island. Vagando per le stanze e i giardini, Sally scopre una cantina rimasta nascosta fin dalla misteriosa scomparsa del costruttore della casa, avvenuta ben un secolo prima. Attratta da una voce "amica", libera involontariamente creature malvage che vogliono trascinarla nelle oscure profondità della dimora. La ragazzina dovrà convincere Alex e Kim che non si tratta di una fantasia dettata dal suo stato emotivo ma di una terrificante realtà.

Altrettanto intenso il programma letterario e televisivo che, in un gioco d'incastri, alterna l'incontro su La battaglia di Julian Assange contro il segreto di stato, L'uomo con la faccia da assassino di Matti Ronka, e L'uomo dell'inganno di C.M. Jones con la presentazione della sesta stagione di Dexter e la settima di Criminal Minds.