Attack the Block: Joe Cornish combatte gli alieni a Locarno

Il neoregista britannico ospite della kermesse svizzera con l'atteso action alieno Attack the Block, che per una volta vede i nemici spaziali approdare nel sud di Londra.

Che accoglienza potrebbero riservare gli algidi sudditi di Sua Maestà a un manipolo di alieni irsuti e dalla dentatura scintillante? A darcene un'idea è lo sceneggiatore inglese Joe Cornish che, per il suo debutto dietro la macchina da presa, imbastisce un action movie fantascientifico brillante e citazionista che attinge a piene mani all'immaginario fantasy dei primi anni '80 introducendo un sostanziale cambiamento. Basta con Aree 51, New Mexico e assalti alle metropoli americane: stavolta gli alieni atterranno nel posto sbagliato, a South London, quartiere multietinico regno delle bande e zona malfamata per eccellenza della capitale britannica. Ecco cosa ha dichiarato Cornish, giunto a Locarno per presentare il suo lavoro nella prestigiosa Piazza Grande.

Come è nato Attack the block?

Joe Cornish: Il film è stato ispirato dal mio amore per le pellicole extraterrestri anni '80 che mescolano fantasia e realtà, come Critters - gli extraroditori, i film di Joe Dante e di John Carpenter. Inoltre sono affezionato agli outsider in stile I Goonies, però da spettatore mi sono reso conto che nessuno di questi film veniva mai ambientato a Londra, e in particolare a Brixton o a South London, dove sono cresciuto. Così ho deciso di porre un rimedio e ho proposto la mia idea ai produttori che hanno accettato. Era la mia prima regia e avevamo un budget molto limitato, perciò ci siamo dati da fare per realizzare l'opera come la avevamo in mente.

Il film contiene molti elementi di satira sociale. Come mai conosci da vicino una realtà periferica come quella mostrata nel film?

Io sono cresciuto a Brixton e a South London e conosco molto bene i problemi di queste aree periferiche e multirazziali. Il mio è un film sincero, nato da un lungo periodo di ricerca. Quello che volevo fare era restituire un quadro fedele e anche affettuoso dei personaggi che popolano il mio film, senza secondi fini e senza cattive intenzioni, anche perché il mio scopo primario era realizzare un film popolato di alieni mostruosi dotati di zanne fosforescenti. A dirla tutta alle radici della mia idea c'è un mio incontro con un gruppo di ragazzini che hanno tentato di derubarmi. Dopo aver vissuto questa esperienza ho iniziato a riflettere, a parlare coi giovani del quartiere per capire il loro modo di vivere e di pensare, ma anche il loro linguaggio e i loro atteggiamenti. Tutto questo è contenuto in Attack the block.

Ci puoi dire a quanto ammonta il budget?

Diciamo che il nostro budget era più di quello di The Blair Witch project - Il mistero della strega di Blair, ma meno di Cowboys & Aliens. Più o meno il film ci è costato un cowboy.

Possiamo affermare che un budget ridotto è filosoficamente più adatto all'operazione che avevi in mente

La mia idea principale era quella di realizzare un lavoro il più reale possibile, perciò con pochi soldi non ci siamo appoggiati sugli effetti speciali, ma abbiamo fatto girato quasi tutto fisicamente. Ad esempio la scena in cui la finestra viene infranta è vera, così come le lotte tra i personaggi e gli alieni. Mi piace questo modo di lavorare perché permette un maggior realismo sullo schermo.

E il look degli alieni? A che cosa ti sei ispirato?

Per gli alieni mi sono ispirato a una versione de Il signore degli anelli realizzata in rotoscope nel 1978 da Ralph Bakshi e al mio gatto. Ho un gatto nero e ho mutuato le sue movenze e i suoi balzi per far muovere i miei mostri alieni.

Ci puoi parlare degli attori che recitano nel filme, in particolare, della tua collaborazione con Nick Frost?

Ho collaborato a lungo a uno show comico inglese con Simon Pegg, Nick Frost ed Edgar Wright perciò quando ho scritto il personaggio dello spacciatore ho pensato immediatamente a Nick. Sono fortunato che lui abbia accettato e, come sempre, ha fornito una performance brillante e divertente.

##Insieme a Edgar Wright avete collaborato alla sceneggiatura di Le avventure di Tintin: Il segreto del Liocorno. Come è stata questa esperienza lavorativa?## E' stata incredibile. Sono un privilegiato ad aver potuto collaborare con Spielberg per questo film. Purtroppo per ora non posso dire molto, anche perchè ho visto solo una piccola parte del montato, perciò sono eccitato come voi e attendo con ansia l'uscita del film nei cinema.

Per il momento Attack the Block ha ricevuto una bella accoglienza. Pemnsi che il pubblico lo abbia compreso?

Il mio film contiene volutamente una certa ambiguità, ma credo che sia stato comunque compreso piuttosto bene. E' un film di personaggi, è divertente e il fine principale è lo spettacolo. Tutto il resto è secondario.