Oscar 2012: un tappeto rosso sfolgorante di stelle

La cerimonia più attesa dal mondo del cinema e dai suoi protagonisti è stata un trionfo di eleganza quest'anno, a parte qualche scivolone qua e la' che ha macchiato di imperfezione un gala all'insegna dell'eleganza.

Diciamocelo: ci dispiace doverlo ammettere, ma quest'anno c'è poco da criticare sugli abiti delle star della notte degli Oscar 2012. Si potrebbe infierire sulla mancanza di originalità, ma meglio un'eleganza banale che una devastazione originale. Comunque non c'è da preoccuparsi, qualche intoppo qua e là si trova sempre, è la legge della statistica, su un tot numero di abiti qualcosa di orrendo deve capitare, è matematico. Partiamo proprio dagli orrori stavolta, e in terza posizione troviamo Viola Davis, nominata per il film The Help, indossava un abito color smeraldo di Vera Wang, che in sè è splendido, con intarsi preziosi nella parte alta del corpino e un delicato drappeggio nella parte finale. Sarebbe stato impeccabile se fosse stato della taglia giusta, ma la Davis, così come altre sue colleghe, ha peccato di orgoglio e ha preferito mettere in risalto le forme, abbondanti ai piani alti, piuttosto che il taglio. Problemi con le misure le ha avute anche Jennifer Lopez che troviamo infatti al secondo posto, sia per quanto riguarda l'onnipresente e fin troppo 'arieggiato' decolleté, sia per la scelta dell'abito a sirena optical bianco e beige, ma il trionfo spetta agli intarsi di stoffa beige/trasparente sulle braccia, un mistero degno di Sherlock Holmes visto che sarebbero stati molto più interessanti se fossero stati sulla pelle nuda. Ma comunque non sarebbero riusciti a salvare la mise di J. Lo, neanche con gli scintillanti orecchini di Schwartz e il suo consueto chignon alto che sottolinea i suoi bei lineamenti. In pole position troviamo la bella Rooney Mara, che al contrario delle due precedenti nominate ha avuto il problema opposto: l'abito bianco di Givenchy era di almeno una taglia più ampio e di fatto sul retro era ben visibile il rattoppo operato dalla sartoria nel tentare di evitare uno scandalo sul tappeto rosso, disgraziatamente il bianco delle aggiunte non era della stessa tonalità dell'abito e il tutto stonava come una campana. Forse se la Mara avesse dedicato più attenzione a sciocchezze come l'abito da indossare agli Academy Awards non avrebbe sfigurato, ma ha confidato durante un'intervista che si è ridotta letteralmente alla mattina del giorno stesso per trovare un vestito. Un premio di consolazione va alla giovane Shailene Woodley, in un Valentino Couture dal taglio rigido, accollatissimo e dalle linee geometriche che sarebbe stato molto più adatto a una signora di una certa età che non a una diciannovenne.

Passiamo a chi invece ha riflettuto a lungo su come presenziare a una cerimonia di questa portata e in un abito bianco dal taglio semplicissimo ma costellato di preziosi troviamo la vincitrice per l'Attrice non Protagonista, Octavia Spencer, inguainata in una confezione di Tadashi Shoji, con Jimmy Choo ai piedi e gioielli di Neil Lane. In bianco anche Gwyneth Paltrow, in assoluto la regina della serata, con un magnifico abito monospalla di Tom Ford, dalle linee purissime coronato da una mantella lunga fino alle caviglie che ha fatto ingelosire perfino Batman; anche Gwyneth come molte sue colleghe aveva ai piedi delle Jimmy Choo mentre i gioielli erano di Louis Vuitton. In versione fiocco di neve anche la meravigliosa Milla Jovovich, vestita da Elie Saab, con una clutch di Edie Parker tra le mani; abito candido, dalla texture ricca e dalle linee morbide. Anche qui troviamo il monospalla che ha imperato su tutte o quasi le celebs presenti. Anche Cameron Diaz ha preferito un non colore per il suo abito, arrivando sul tappeto rosso con una creazione di Gucci in nude look, movimentata dagli inserti verticali argento sulla gonna.
Gwyneth ha dovuto contendere lo scettro dell'eleganza e originalità con Jessica Chastain avvolta in una creazione di Alexandra McQueen, un maestoso abito nero con gonna larga, ricamato interamente a mano con filo di oro puro, in pratica una versione haute couture di un quadro di Gustav Klimt. Sempre sui toni dark troviamo Tina Fey in un Carolina Herrera con gioielli di Bulgari, nulla da eccepire se non fosse per la mancanza di originalità da un personaggio così carismatico e anche la bella Angelina Jolie, che accompagnata dal suo Brad Pitt in versione Gucci, ha sfoggiato uno spacco laterale mozzafiato su un abito di Versace dal taglio asimmetrico, con spuntatine nere in tono e gioielli di Neil Lane che sembra essere stato lo sponsor non ufficiale della serata. Suoi anche i gioielli di Kristen Wiig, drappeggiata in un abito dal colore nudo, con corpino semplice e gonna dall'effetto piumato. Nel settore "nero è bello" troviamo anche Rose Byrne con un abito di Vivienne Westwood e Anna Faris con un Diane von Furstenberg, entrambe hanno esaltato il nero lucido per l'occasione, per il resto anche qui non è spiccata l'originalità.

Facciamo una virata sul colore e passiamo ai rossi, indossati egregiamente da Michelle Williams, Emma Stone, Natalie Portman e Janet McTeer, quest'ultima essenziale in un abito di David Meister dalle linee semplici con scarpe e clutch in argento. La Portman era semplicemente deliziosa vestita da Dior, con una creazione a piccoli pois neri e un prezioso collier di di Harry Winston; perfetto anche lo smalto scuro in tono con la clutch. Michelle, dal viso sempre incorniciato dal taglio cortissimo, ha trionfato in una confezione di Giambattista Valli dal tono quasi corallo e sdrammatizzata da un rincorrersi di balze. Peccato che sul retro portasse un inserto color carne al livello della zip che ha rovinato l'incanto della quasi perferzione. Rosso ma non rosso invece era l'abito di Ellie Kemper, di Armani Privé, di un tessuto metallizzato di un range di colore che passava dall'oro al rame, con un fantastico caschetto rosso scuro a fare da unico contrappunto a una creazione estremamente impegnativa. In Armani anche la dolce Penelope Cruz, in un abito di organza dai richiami fiabeschi color azzurro intenso e ovviamente non poteva mancare la vincitrice per il premio di Migliore Attrice Protagonista, sua maestà in persona Meryl Streep, che ha sfoggiato un elegantissimo abito in lamé dorato di Lanvin, dai drappeggi morbidi e fermato in vita da una stretta cintura.

Un omaggio va a Virginia Madsen e a Berenice Bejo: entrambe hanno osato un tocco di colore diverso, la prima in un abito scultura viola caldo di Zac Posen e gioielli Bulgari, la seconda in un verde acqua chiarissimo di Elie Saab, con clutch di Swaroswki in tinta; peccato che il colore dei capelli e la pettinatura di Berenice non fossero all'altezza della preziosità dell'abito, sarebbe stata molto più chic con un liscio sciolto e una frangia piena, ma non si può avere tutto dalla vita. Dei signori uomini cosa dire, per loro la vita è sempre più facile, specie in queste occasioni, hanno spiccato George Clooney, in Armani, Christian Bale e Robert Downey Jr. in Gucci, quest'ultimo con un argenteo papillon e occhiali da sole blu e il candidato all'Oscar come Miglior Attore Protagonista Gary Oldman, in un tre pezzi di Paul Smith. Anche quest'anno gli Oscar ci hanno fatto sognare per una notte intera, al prossimo anno con i nuovi sogni, e incubi, delle nostre amatissime star.