Locarno, giorno 4: parliamo d'amore e di follia

Tante le pellicole francesi presentate nella giornata odierna. Leit motiv comune: l'amore tormentato. La Piazza Grande stasera ospiterà l'anteprima del truce Red State di Kevin Smith.

La pioggia continua a non dare tregua al Festival di Locarno, ma siamo certi che non ostacolerà gli appassionati cinefili pronti ad accogliere l'arrivo della straordinaria Isabelle Huppert, volitiva interprete con un'incredibile carriera alle spalle che stasera sarà ospite della Piazza Grande per ricevere l'Excellence Award Moët & Chandon. La Francia è anche il paese di provenienza del primo film della sezione più spettacolare del festival, la romantica commedia corale The Art of Love. Dopo il sorprendente Solo un bacio per favore, il regista Emmanuel Mouret torna a parlare d'amore alla sua maniera declinando le relazioni più o meno improbabili che si instaurano tra alcune strane coppie. Tanti i volti noti del cinema francese, da Julie Depardieu a Gaspard Ulliel ed Elodie Navarre si trovano in balia del sentimento nei luoghi e nei momenti più impensati con consegenze talvota esilaranti. Di tutt'altra pasta è il secondo film della serata, l'atteso Red State, anomalo horror psicologico diretto dal polemico Kevin Smith. Film dalla genesi controversa,ispirato a un fatto cronaca realmente accaduto negli Usa, Red State ricostruisce le gesta criminose dell'invasato capo di una pericolosa setta fondamentalista dell'America rurale che adesca giovani su internet per poi torturarli e ucciderli in nome di Dio. Pellicola agghiacciante, violento atto d'accusa al fanatismo religioso, il film non è però privo del tocco ironico personalissimo di Smith. Visto il tema trattato, prevediamo che il farà discutere a lungo il pubblico festivaliero e che dividerà nel giudizio critico. D'altronde Smith o lo si ama o lo si odia.

Tre pellicole molto diverse tra loro animeranno il concorso internazionale di questa domenica bagnata. L'indipendente Terri, interpretato dal bravissimo John C. Reilly, narra la storia di un giovane outsider sovrappeso ingabbiato in una cittadina di provincia insieme allo zio malato. Terri, orfano, sovrappeso e ipersensibile stringerà amicizia con altri due nerd esclusi dai compagni di scuola, il ribelle Chad e la precoce Heather, una ragazza la cui bellezza si rivela difficile da gestire. Tra i tre si stabilirà un legame inaspettato e imperfetto, complice l'interessamento del preside della scuola. Ancora una storia di adolescenza tormentata per il bravissimo Reilly, capace di passare con disinvoltura dalla commedia al dramma senza mai perdere di vista le proprie radici indie. Il regista rumeno Anca Damian sceglie l'animazione come linguaggio espressivo per narrare la drammatica storia, anch'essa ispirata a un fatto di cronaca, di un giovane rumeno emigrato in Polonia condannato ingiustamente per furto. Nonostante la delicatezza delle immagini e la grazia delle tecniche usate che mescolano collage, foto e disegni realizzati a mano, Crulic - The Path to Beyond non perde nemmeno un grammo della sua durezza ricostruendo l'esistenza del giovane Daniel Claudiu Crulic, tutto sommato serena fino all'improvviso arresto che, nel 2007, sconvolse la sua esistenza. Impietosa la critica nei confronti delle autorità polacche e rumene, colpevoli di superficialità e disattenzione nelle indagini che, a seguito di un'accurata inchiesta, hanno 'scontato' il loro errore costringendo il capo della diplomazia romena, il liberale Adrian Cioroianu, a dimettersi. Batte bandiera francese anche l'ultima pellicola in concorso, il drammatico Low Life. Il film narra la tormentata storia d'amore della studentessa Carmen e del giovane poeta afgano Hussain, studente di letteratura francese. A ostacolare il loro amore ci penseranno però Charles, l'ex fidanzato di Carmen, e la scoperta che la richiesta d'asilo di Hussain è stata respinta. Dopo un periodo trascorso a nascondersi dalle autorità, il sentimento ormai logorato tra il poeta e la bella studentessa francese porterà a conseguenze impreviste.