Cannes 2010, giorno sette tra copie conformi e monaci martiri

Juliette Binoche, madrina del Festival è anche protagonista della pellicola in concorso 'Copia Conforme' di Kiarostami. Tra gli eventi della giornata anche Hommes et des dieux e Blue Valentine.

Con il 63esimo Festival di Cannes al suo giro di boa, la domanda che tutti si pongono è se ci sarà nella seconda metà dei film in competizione una pellicola in grado di prendere il posto di Another Year nel cuore dei critici, finora tutti unanimamente concordi nel considerare il film di Mike Leigh in assoluto il migliore tra i già visti. Segue forse Biutiful di Inarritu, non apprezzato da tutti ma comunque amato da molti, che probabilmente potrebbe puntare al premio per il protagonista maschile, l'ottimo Javier Bardem, mentre tra le donne ha entusiasmato soprattutto Lesley Manville, sempre dal film di Leigh.

Ma i giochi sono tutt'altro che conclusi, oggi è per esempio la giornata di Juliette Binoche, madrina del festival, ma anche in concorso come splendida protagonista di Copia Conforme, il nuovo film di Abbas Kiarostami, regista iraniano che però ha girato questa sua ultima fatica completamente in Toscana e in particolare nel paese di Lucignano, in provincia di Arezzo. La storia racconta dell'incontro tra uno scrittore inglese in Italia per presentare il suo nuovo saggio e una donna che è interessata a discutere con lui dell'argomento del suo libro, ovvero del concetto di originale e copia nell'arte. Quando quasi per scherzo iniziano a "giocare" a marito e moglie, improvvisamente il loro rapporto cambia destabilizzando lo spettatore: si tratta infatti di un film che lascia spiazzati per la sua ambiguità, ma è anche e soprattutto anche un pezzo di bravura dei due attori, con una Binoche che ovviamente non fa altro che confermare la sua fama e con la piacevolissima sorpresa di William Shimell, un baritono che proviene dall'opera e che è qui al suo esordio cinematografico.

L'altro film in concorso è il francese Des Hommes et des dieux (Of Gods and Men) di Xavier Beauvois che racconta la drammatica vicenda, realmente avvenuta nel 1996, di otto monaci che vivono in un monastero sulle montagne di Tibhirine coabitando pacificamente con la popolazione musulmana, ma che si ritrovano nel mezzo di un violento conflitto tra il governo algerino e degli estremisti religiosi, pagando con la loro vita la decisione di rimanere fino in fondo vicini alla gente del villaggio e al messaggio cristiano di solidarietà. Il film di Beauvois, accolto a fine proiezione da molti applausi, si sofferma all'inizio soprattutto sulla vita del monastero, indugiando sui riti giornalieri e sulla preghiera, ma emoziona nella seconda parte mostrando l'aspetto più umano e fragile di questi martiri.
Per quanto riguarda la sezione Un Certain Regard, il titolo più atteso è Blue Valentine dramma indie statunitense già passato con buon successo al Sundance e che vede gli attori Ryan Gosling e Michelle Williams come protagonisti di una coppia in crisi che cerca a tutti i costi di recuperare il proprio rapporto (Leggi la recensione del film) Concludono la sezione il sudafricano Life Above All, storia di una ragazza che cerca di combattere i pregiudizi, e l'argentino Los Labios che racconta del viaggio di tre donne attraverso il paese per scopi umanitari.
Per i fuori concorso da segnalare Chantrapas di Oter Iosseliani e il documentario rumeno The Autobiography of Nicolae Ceausescu e il collettivo 5xFavela realizzato da cinque giovani filmaker brasiliani.