Vite in Fuga, Anna Valle: “Le persone che scompaiono in Italia sono tantissime”

La nostra intervista a Anna Valle e Claudio Gioè, protagonisti di Vite in Fuga, in onda su Rai1 per sei prime serate dal 22 novembre.

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Vite in fuga: una foto di scena

Torna ad essere protagonista di una fiction Anna Valle e questa volta lo fa con accanto Claudio Gioè in Vite in Fuga, serie TV in sei prime serate su Rai1 dal 22 novembre. Con un'anteprima dei primi due episodi su RaiPlay dal 20 novembre, la serie diretta da Luca Ribuoli vede Claudio Gioè nei panni di un benestante dirigente di banca, Claudio Caruana, accusato ingiustamente dell'omicidio del suo collega e amico Riccardo (Marco Cocci). Senza mezzi per potersi scagionare e minacciato dai veri sicari dell'amico, con l'aiuto di Cosimo Casiraghi (Giorgio Colangeli), un ex poliziotto, sarà costretto alla fuga ed al cambio identità che coinvolgerà la moglie Silvia (Anna Valle) e i figli Ilaria (Tecla Insolia) e Alessio (Tobia De Angelis). Claudio Caruana e Silvia Stellati diventeranno così Giorgio Marasco e Anna Fabbri, insieme ai loro figli ora Lorenzo e Matilde, con un nuovo colore e taglio di capelli, nuovi nomi, rifugiati in quel di Ortisei, lontano da tutto e tutti, con la paura di tutto e tutti.

Partiamo dalla fine per arrivare all'inizio, scopriamo cosa è accaduto alla famiglia Caruana attraverso le parole di una narratrice dalla "calma noir", la stessa Anna Valle nei panni di Silvia/Anna, durante un interrogatorio dal set notturno di cui l'attrice rivela: "Me le ero preparate bene quelle scene con Luca Ribuoli e ha voluto farmele girare così come accadono nella storia, di notte alle 3, per 3 giorni consecutivi" Non solo Valle e Gioè nel cast della serie ma, oltre al già citato Giorgio Colangeli, nella parte dei "buoni" anche Barbora Bobulova, poliziotta inarrestabile che a detta di Anna Valle "gli starà alle costole per tutte le 6 serate" e Francesco Arca, un nuovo amico di Anna Fabbri che sempre per citare le parole dell'attrice "è una persona che non fa tante domande ma che in alcuni momenti la può aiutare molto"

Due ruoli in uno: Silvia/Anna - Claudio/Giorgio

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Vite in fuga: Anna Valle in una scena della serie

Trasformarsi in qualcun altro, immaginarsi un'altra vita e metterla in atto, con tutte le abitudini, routine, modi di fare, pettinatura, colore dei capelli che ne conseguono. Il lavoro che i due protagonisti e la loro famiglia devono fare è molto simile al lavoro che l'attore fa per calarsi nei panni del personaggio. Lo conferma Anna Valle: La cosa che piace a noi attori è proprio quella di andare a interpretare un personaggio per cercare di suonare corde nuove e scoprire in fondo anche qualcosa di noi che magari non sapevamo. Metterci alla prova in una situazione che noi non abbiamo vissuto nella nostra vita vera per capire come reagiremmo in quella situazione lì." Anche Claudio Gioè è consapevole di questa assonanza tra lavoro dell'attore e situazione vissuta dai personaggi nella serie e parla di "doppio livello di recitazione": nella serie ci saranno dei personaggi che cercano di interpretare altri da sé ed è un raddoppio di livelli recitativi perché è un gioco che permette ai personaggi stessi di fare quello che fa la recitazione: scoprire certe cose di sé magari nuove. Claudio Caruana, sua moglie e i suoi figli, attraverso questa finzione riusciranno anche a dirsi delle cose nuove di sé e questa è un po' l'evoluzione di questa famiglia attraverso questa storia".

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Nuova vita - Nuovi ruoli

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Vite in fuga: una scena della serie

Entrambi i protagonisti di questa storia, nel momento in cui la loro vita di fatto viene annullata, si troveranno inevitabilmente anche loro malgrado, a rivedere le scelte fatte, i desideri ambiti, le vite sognate. Così facendo, ridefiniranno i ruoli, anche all'interno della loro famiglia. lo spiega Anna Valle: "Anna/Silvia, è sicuramente un personaggio che all'inizio può sembrare non forte, lei stessa dice 'io sono sempre stata la moglie discreta di Claudio' perché si è messa nelle mani di Claudio in piena fiducia ma, questo percorso la porterà intanto a capire di più di quello che veramente desidera, attraverso una crisi personale perché tutto ciò in cui aveva forse voluto credere, piano piano si sgretola. Questa vita felice che si era raccontata forse non era così felice e viene messa in discussione da Silvia nel momento in cui diventa Anna e scopre di arrivare a pensare di fare cose che non avrebbe mai pensato di poter fare e questo lo vedremo nelle puntate successive" Se il personaggio di Anna Valle è colei che si rivela essere la più capace di reagire alla caduta di una vita da sogno, Claudio Gioè concorda sul fatto che il suo Claudio/Giorgio passa attraverso una scoperta di sé più dolorosa: "Per aderire sicuramente a certi modelli della società, vediamo questo Claudio che probabilmente fin dai tempi dell'università aspirava ad una carriera, un posto di lavoro prezioso, una bella casa, una moglie stupenda e tutto questo immaginario va in frantumi in un attimo quando si vede minacciato di morte con tutta la sua famiglia. Questa è chiaramente una situazione estrema - precisa Gioè - ma che lo riporta alle origini, a ciò che effettivamente magari è e quindi alle sue paure, le sue fragilità ma anche ai lati belli che si era lasciato indietro ed a cui non aveva dato troppa importanza per seguire appunto questi falsi miti della società contemporanea"

Diventare invisibili

Vite In Fuga
Vite in fuga: un'immagine della serie

In Vite in fuga, Giorgio Colangeli interpreta un ex agente segreto, esperto nella creazione di nuove identità. Nel consegnare alla famiglia Caruana le loro nuove generalità, racconta loro che in vent'anni ai servizi segreti ha perso il conto di quanti nomi ha cambiato ai civili che scappavano da qualcosa. Migliaia e migliaia di italiani dai nuovi nomi, ormai invisibili e lontani da ciò che un tempo erano. Che tipo di lavoro hanno fatto i protagonisti nell'immaginare il percorso emotivo di chi passa attraverso questo profondo cambiamento, vista l'impossibilità di confrontarsi con chi è di fatto scomparso dai radar? "Insieme a Luca e Claudio Gioè ci siamo posti il problema, in fase di preparazione, se la storia e i personaggi fossero così verosimili e abbiamo scoperto che le persone che scompaiono e fanno un'altra vita sono tantissime anche in Italia, anche se sembra una cosa da serie americana," rivela Anna Valle e aggiunge: "Non avendo potuto conoscere persone che hanno vissuto questa cosa, abbiamo dovuto scavare dentro di noi e cercare di capire quale potesse essere la sensazione nel trovarsi fuori con un nome che non è il tuo e una vita che non è la tua e avere il sospetto di tutto e tutti. Silvia/Anna non può avere un amico, deve difendere anche i ragazzi da se stessi, per fare in modo che non impazziscano lontano da tutto e infine, lei stessa deve cambiare completamente la sua vita senza poter contattare nessuno che conosce il suo vissuto. Le uniche persone su cui si può contare sono i familiari, Claudio e i ragazzi e per Anna contano soltanto loro". Claudio Gioè elogia invece il regista Luca Ribuoli, con cui aveva già lavorato nella serie La Mafia uccide solo d'estate, per una sceneggiatura piena di risposte: "Abbiamo fatto un lavoro di interpretazione di un buon copione che questo lo racconta. Quelle ansie, quelle paure, quelle difficoltà che vivono i personaggi sono state messe in scena dall'ottimo Ribuoli che comunque a queste dinamiche emozionali e psicologiche dei personaggi è molto incuriosito e interessato e ci fa lavorare molto su quello. Credo che la solidità del copione e l'ottima regia abbiano fatto il resto".

6 settimane con Vite in Fuga

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Vite in fuga: il cast della serie

Vite in Fuga accompagnerà i telespettatori di Rai1 per ben 6 prime serate, importantissime ancora di più in un periodo dove si tende per forza e per sicurezza a trovare conforto e svago nella serialità televisiva e nel cinema. Conscia di questo effetto, Anna Valle dichiara: "La cosa che spero è che come è capitato a me durante il primo lockdown in cui mi sono persa in svariate storie, ho visto serie e film che non avevo mai visto che mi hanno portato altrove con la mente, Vite in fuga possa fare lo stesso. È una storia nella quale ti puoi perdere, puoi staccarti dal sentimento di ansia e paura per due ore a serata e andare da un'altra parte. In fondo il cinema o le serie TV dovrebbe fare questo, prenderci per mano, portarci da qualche altra parte e farci anche riflettere"